Siamo ai piedi del Coleazzo, in alta valle Camonica. Un camoscio (probabilmente una femmina) si avventura su di un ripido pendio nevoso, guidando un gruppetto che lo segue in fila indiana, fino a raggiungere alcune rocce affioranti, dove brucare. La guida, però, non mangia, e si limita a sorvegliare il gruppo; alla fine si arrampica fino al margine del pendio, e scollina.

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Siamo sopra il bivacco Linge, all'imbocco del tratto superiore della Valmalza, a 2600m. Siamo seduti a mangiarci un panino. Due camosci corrono verso di noi, partendo dal centro valle, fino a raggiungerci. Uno, più timido, si ferma ad una ventina di metri. L'altro continua a correre fino a sfiorarci, si ferma a guardarci e poi, forse spaventato dalla propria audacia, scappa via in discesa. Il primo, invece, se ne torna indietro. Poco dopo, altri due faranno lo stesso, passandoci rasente di corsa e fuggendo poi verso il basso.

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in Valcamonica troverete il camoscio in abbondanza sulle pendici del Tremoncelli salendo dai laghi Seroti; in Val Grande sulla dorsale tra lago Reguccio e passo Dombastone; in val Canè un po' qua e un po' là; in valle delle Messi, intorno al, bivacco Linge.

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il camoscio sul Baldo sembra essere ormai fin troppo abbondante; lo trovi un po' dappertutto; ma ne vedrai a sazietà se scendi nelle vallette petrose verso il Garda, specie in quella a sud di cima Valdritta, percorsa da un sentiero che scende alla funivia di Malcesine

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Il camoscio nelle Orobie è un poco più sospettoso dei suoi simili camuni, perchè meno protetto da un parco come quello dello Stelvio. Lo si vede più da lontano, a meno di incontri ravvicinati nei boschi

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