Pur questo imparerai, come le cose che appaiono bisognava che veramente fossero
Parmenide
Ma è vero che i sensi ci ingannano sempre? Che quello che mostrano è completamente diverso dalla realtà?
Abbiamo già citato un esempio in cui i sensi non ci ingannano proprio: quello di una Sinfonia.
L’Autore sente la musica nella sua mente. La trasforma in simboli grafici su di un foglio. Un esecutore legge il foglio e trasforma i simboli in movimenti del suo braccio. I movimenti del braccio danno origine a movimenti dello strumento. Questi a movimenti dell’aria. A loro volta si suscitano movimenti di timpano, staffa, incudine e martello. Altri movimenti nel nervo acustico.
Sempre movimenti nelle cellule cerebrali.
Ma alla nostra mente si presenta la Sinfonia così come l’aveva pensata Mozart.
Qui l’inganno dei sensi non ha funzionato!
Parimenti i sensi non mi ingannano quando guardo un quadro: la mia mente mi mostra proprio quello che voleva che vedessi l’Autore.
E neppure se leggo un libro: nella mia mente si riformano sentimenti, sensazioni, ragionamenti presenti nella mente dello Scrittore.
Anche quando guardo una fotografia, rivedo l’immagine che il fotografo ha voluto trasmettermi.
Il tutti questi casi la Materia ed i Sensi sono solo tramite tra una Realtà mentale e la mia Mente.
I sensi non ci ingannano ogni qual volta ci mostrano una Realtà mentale.
Una intuizione.
Fino ad ora ho identificato tre punti indubitabili:
1) Il mondo esterno che appare nella nostra mente è assolutamente diverso da quello che immaginiamo sia il mondo materiale. Senza la nostra mente questo mondo mentale non potrebbe esistere.
2) La materia è inconoscibile ed irraggiungibile: anch’essa la conosciamo nella nostra mente, in forma mentale: concetti od equazioni.
3) Solamente quando vediamo o sentiamo una precedente creazione mentale di un autore simile a noi, vediamo o sentiamo qualche cosa che corrisponde ad una realtà uguale al nostro sentire.
.
Un giorno stavo pensando a queste cose, quando mi si presentò questa intuizione, che vi passo tale e quale:
Ma perché questo mondo così bello e vario che mi circonda dovrebbe essere un inganno?
Perché il mondo non può essere proprio così come lo vedo e lo sento?
Solamente perché mi son messo in testa che la realtà vera sia quella materiale, inconoscibile e frutto del mio pensiero.
Ma se il mondo fosse frutto di una Mente che lo pensa così come noi lo vediamo, e noi lo cogliessimo nella nostra mente così come questa Mente l’ha pensato, esso allora sarebbe proprio così come ci appare (esattamente come una Sinfonia).
La materia non sarebbe che l’insieme delle regole matematiche che regolano lo sviluppo della realtà, ed il nostro corpo non sarebbe che il terminale che ce ne permette l’accesso, cioè l’insieme delle regole che definiscono la nostra possibilità di accesso.
Il Mondo non sarebbe che una immensa memoria condivisa, tra la Mente che lo pensa e noi che lo percepiamo.
Non vi è nulla che possa obiettarsi logicamente a questa soluzione, mentre essa risolve un’infinità di contraddizioni create dalla idea di materia, compresa la assoluta validità della Ragione, della Scienza e del nostro Io, tornato centro della conoscenza, esattamente così come esso ci appare.