Non volendo sporcare la neve appena caduta sopra i 1500, rimanendo il tempo piuttosto incerto, scegliamo una passeggiata sui nostri monti, che ci porti in un luogo che non abbiamo ancora toccato, anche in ricordo dell’amico Gianni Remedio, compagno nella giovinezza di tante gite e gare sci-alpinistiche.
Si tratta di un bel giro ad anello, che definire per tutti sarebbe semplicistico, anche se non ancora per EE. Dopo i 1000m si transita, da una parte o dall’altra, su sentieri in faggeta, a tratti erti, stretti, scivolosi, a fianco di scarpate nel bosco. Occorre almeno una certa dimestichezza coi sentieri boschivi di montagna. La faggeta, infatti, è una grande distruggitrice di sentieri, che mangia con le radici e ricopre di fogliame a tratti scivoloso.
Per il resto, lunghi tratti su stradine asfaltate o cementate, da Graticelle fino in località Mughe (1030m), da una parte (Est) o a Bonaldo (1150m – Ovest), tra cascine e casette ristrutturate, ancora abitate, proprio perché oggi raggiungibili con mezzi meccanici, risalendo la valle del Mella di Sarle, che da Graticelle sale verso i monti silicei di Bovegno (Corno Mura, Rosello, Corni del Diavolo).
Si parcheggia appena fuori Graticelle, frazione di Bovegno che si raggiunge passando per il paese. Si attraversa il ponte entrando tra le case (santella di S.Antonio Abate, con porcellino, sulla dx) e, quasi subito, il bivio che fa scegliere tra il sentiero 339, che se ne va diritto, ed il 340, poi 340b, che sale a dx, per la cosiddetta “Rata di S.Antonio” (rata= tratto erto di strada). Noi saliamo a dx. Da qui si segue la strada asfaltata, prestando attenzione ai bivii, sempre segnalati, salvo appena prima di Mughe, dove si deve prendere a sn in discesa, ma il segno è quasi invisibile, mentre il cartello è 20m avanti, sotto. Qui infatti sbagliamo, prendendo la strada per Trapino, ma tornando indietro quasi subito, insospettiti dalla sparizione dei segni bianco-rossi.
Alle case basse di Mughe (casa rosa), si gira a dx è per un sentiero tra muretti, che si inoltra nella valle, avendo 50m sotto di sè il torrente mugghiante. Dopo mezzo km di percorso su fondo roccioso, si giunge al torrente (Mella di Sarle), attraversabile su un ponticello leggermente in bilico (cartello: ponte scivoloso, passare uno alla volta), e scivolosissimo (anche per le piogge dei giorni prima): sul fondo di legno saponoso è stato inchiodato un binario formato da due strisce di legno parallele, sulle quali si appoggiano i piedi, tenendosi ben aggrappati al corrimano.
Giunti dall’altra parte, il sentiero sale ripidissimo per un centinaio di metri, per poi calmarsi (si stancano anche i sentieri…). Alfine, un traversone orizzontale porta ad un dosso, sopra il quale vediamo (a 100m) le costruzioni di Bozzoline di Sotto (1200m). Appena prima della malga si incrocia il sentiero 339, dal quale scenderemo al ritorno.
Il sentiero prosegue nel bosco per altri 100m di dislivello: poi si viene dirottati sulla sn, al solo scopo di farci evitare un roccolo, dal quale si sente sparare, per un tratto meno marcato, per sbucare sul Dosso del Brolo, a 1400m, dove si lascia sulla sn il sentiero che sale diritto al baitello Prada (1715m), mentre noi proseguiamo diritti in falsopiano fino a Bozzoline di Sopra (1420m), ed al bivacco Remedio, appena più in alto.
Il bivacco è molto bello e ben tenuto, con cucina e stufa di sotto, letti con materassi e coperte al piano superiore.
Al ritorno, discesi a Bozzoline di Sotto, prendiamo a dx per il 339, scendendo per 70m fino al ponte sul torrente Valle Vesgheno . Il ponte è anch’esso scivoloso, ma molto meno dell’altro, e poi il torrente non fa paura: basta un po’ di attenzione.
Dall’altra parte il sentiero si biforca (ma vanno bene tutte due le soluzioni). Noi saliamo a sn, per un tratto stretto, erto e scivoloso, per rientrare poco sopra in una mulattiera più larga e tranquilla che scende al ponte (dovrebbe essere la soluzione di dx). Comunque si risale di tanto quanto si è scesi da Bozzoline, e poi un lungo tratto a sali-scendi. Anche qui si viene deviati su un pezzo leggermente avventuroso per evitare un roccolo (sparano anche di pomeriggio, oggi), fino a Bonaldo di sopra (casetta con acqua e galline). Subito dopo si deve prendere a sn (non indicato) e si inizia a scendere per stradella cementata. Da qui fino a Graticelle, lunga passeggiata tranquilla. Bella santella prima di Caprile, con dipinto coperto da un vetro che meriterebbe di essere pulito, almeno ogni 10 anni.
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Altitudine massima: 1446 m
Altitudine minima: 682 m
Totale salita: 986 m
Totale discesa: -992 m