Come prima uscita dopo la lunga pausa imposta dal coronavirus e dalla prevaricazione dei potenti della terra, che impediscono a noi che andiamo in montagna di muoverci, pur non costituendo pericolo alcuno per noi e per nessuno, scelgo una uscita non troppo impegnativa, ma seguendo un percorso nuovo, cioè entrando nella valle di Meola, la più occidentale di quelle a Nord di Bovegno. Prevedevo di salire fino al monte Campione e discendere dal Dosso Rotondo, ma dopo giorni e giorni di incredibile bel tempo, chiusi in casa, alle otto pioviggina, ed alle dieci, giunti alla Malga Gandina Bassa, riprende a gocciolare. Così approfitto di un sentiero non segnato sulla carta tra Gandina Alta e Casinetto di Re di Campo, per accorciare il percorso, pur mantenendo l’anello. (Naturalmente, al ritorno, per beffarsi di noi, il sole torna a splendere sulle sciagure dei mortali e sul nostro buontempo).
Partenza dai Prati Magri di Bovegno (1.110m), dove si parcheggia, dopo cento metri prendiamo la salita a sn, per malga Corti. Vi andiamo passando per il Roccolo dei Brentane (1250m), dove iniziamo a trovare una incredibile fioritura di Viola culminis (Viola del Guglielmo – la viola dal lungo sperone), endemismo bresciano che si trova dal Guglielmo al Croce Domini, e che troveremo su tutto il percorso, in tutte le varianti di colore possibili, dal viola intenso, al blu, all’azzurro chiaro fino al bianco con fauce gialla.
Giunti sopra Malga Corti saliamo a sn al Goletto delle Corti (1300m ca). Qui non prendiamo il sentiero che, salendo per il crinale, giunge fino al Dosso Rotondo, ma proseguiamo per la strada sterrata che si inoltra, quasi in piano, nella valle di Meola, giungendo fino in fondo, dove si attraversa il torrente e si ritorna all’indietro verso Gandina Bassa, per bei boschi di faggi. Qui giunti, a circa 1430m e non 1500 come dice un cartello, si inizia a salire per il crinale occidentale della valle, che ci porterebbe fino alla vetta di monte Campione (1830m), se non chè, per pioggia minacciante ed incombente, giunti appena sopra Gandina Alta (ruderi) – (1630m), vi scendiamo e prendiamo il sentiero che da qui parte ben evidente verso la malga ben visibile dall’altra parte, detta di Casinetto di Re di Campo. Sul percorso troviamo acqua di sorgente, sia vicino a m.ga Gandina, sia al Casinetto, dove pure vi è una fontana aperta. Vicino ad ogni fonte d’acqua, troviamo bellissime fioriture della gialla Caltha palustris. Dal Casinetto di Re di Campo scendiamo per sterrata alla vicina Malga di Re di Campo e da lì fino alla partenza.
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Altitudine massima: 1639 m
Altitudine minima: 1116 m
Totale salita: 601 m
Totale discesa: -605 m