Il monte Crestoso (2208m) segna il punto più settentrionale della valle Trompia, e la sua cresta forma un arco che sale da Sud-Est dal passo delle Sette Crocette (2041m) e scende poi verso Ovest-Sud-Ovest, prima alla Foppa del Mario (2058m) e poi alla Foppa di Mercato (1924m), passando per una serie di cimette secondarie che rendono faticoso il percorso (rompono la monotonia del percorso, a scelta), di cui l’ultima ad Ovest è il monte Stabil Fiorito (1997m). Pertanto, lo sviluppo più normale di una salita al Crestoso, partendo dal Casemone sotto il Dasdana, comporta la discesa sulla Foppa di Mercato, con rientro alle Sette Crocette da Nord (variante bassa 3V) o da Sud, per un sentiero che non appare sulla carta Kompass, ma si vede sulla mappa GPS qui sotto.
Poichè questo giro mi pareva troppo lungo per le mie stanche giunture, anche per il pericolo di temporali proprio del periodo, pensavo di accorciarlo un poco, o scendendo dalla Foppa del Mario, o, addirittura, per un sentiero che si trova subito dopo le due vette.
Così o fatto, ma risultando poi il giro troppo corto, mi son poi lasciato tentare dalla gita a S.Glisente (percorso classico per i valtrumplini), allungando così alla fine il percorso ben di più di quello evitato, con prevedibile temporale al ritorno.
Parcheggiata la macchina al tornante del Casermone (2060m), appena prima del passo Dasdana, si imbocca la variante bassa del sentiero 3V (il 3V, per chi non lo sapesse, è un sentiero che parte e ritorna a Brescia, percorrendo l’intero arco dei monti della ValTrompia). Il percorso è nel primo tratto una larga sterrata, che un poco scende, un poco sale fino al goletto di Cludona (2031m), dove si incontra con la variante alta, che ha percorso la cresta delle Colombine. Si prosegue per sentiero (alto o basso) fino alle Sette Crocette (2041m).
Qui si prosegue per il 3V – S.Glisente, avendo il Crestoso proprio davanti a noi. Si sale un breve tratto, e si incontra una deviazione a sn, segnata 4 MTB, che pare aggirare il Crestoso da Sud, ed infine salire alla Foppa di Mercato (sarebbe molto buona per il ritorno, salvo percorrerla subito all’andata e tornare per cresta). Noi, invece, proseguiamo diritti in salita, fino alla base della cresta, dove il 3V (altra variante bassa) se ne va verso dx al passo del Crestoso (2060m), mentre la variante alta risale le pendici del monte, sì che il piè fermo sempre era il più basso.
Salgo diritto per la comoda cresta, fino a che si spiana e sale più dolcemente alla vetta. Il crinale è ampio, roccioso a dx, erboso a sn. Dopo la vetta, segnata da un maestoso ometto, ne segue un’altra, quasi alta eguale. Bellissimo l’ambiente, mozzafiato il paesaggio. Poi si inizia a scendere, fino ad una prima sella. Qui sembrerebbe di poter scendere a sn per crinale erboso (che inizia dal cocuzzolo seguente) fino al visibile sentiero Sud, da cui tornare. Questa è la mia intenzione (pensavo, erroneamente, di essere già alla Foppa del Mario), quando, giunto al passo, trovo un bel sentiero che scende a Nord, sui larghi piani lastronati che si vedono dall’alto. Mi lascio tentare dall’idea S.Glisente, il cui percorso è ben visibile da qui, e scendo a dx. Punto alla base della salita del monte Fra, dove si trova la cosiddetta Nicchia di S.Glisente (1980m) e, un poco per ometti, un poco in libera, vi giungo, dopo aver attraversato il largo vallone che scende dal passo del Crestoso (bella acqua corrente che esce da un vasto bacino intorbato).
Qui si inizia a salire brutalmente per circa 100m, e poi più dolcemente fino ad aggirare sulla dx la, vetta erbosa del monte Fra (2158m). Al goletto successivo, discesa per 30m e poi risalita, dolce, fino alla Colma di S.Glisente (2160m), segnata da un ometto con santella e iscrizioni varie. Dopo la Colma si scende, dolcemente, fino al famoso Eremo (1950m).
Bel bivacco, costruito solidale con la antica chiesetta. Il bivacco guarda a Sud, la chiesetta a Nord, verso la valle. Sotto la chiesa, in fondo ad una bassa galleria, l’affascinate Cripta, da non mancare, con quattro incredibili colonnette, degne di una architettura non usuale in montagna.
S.Glisente, narra la verace leggenda, aveva un fratello e una sorella: S.Cristina e S.Fermo, entrambi eremiti, che tenevano i loro due rispettivi eremi alla base della valle di Baione (S.Cristina) e sotto il Moren (S.Fermo). I due fratelli non potevano vedersi, essendo sullo stesso lato della ValleCamonica, e si comunicavano i saluti fraterni con fuochi, che S.Glisente ripeteva per l’uno e per l’altra.
Al bivacco, basta chiedere, una gentile signora di passaggio ti offre il caffè. Fuori, una fontana con acqua potabile. Adesso siam pronti all’interminabile ritorno, con temporale di rito alle 15, tra Sette Crocette e Cludona, dove si cammina sui sentieri trasformati in torrentelli (fortunatamente ho il poncho nello zaino).
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Altitudine massima: 2198 m
Altitudine minima: 1953 m
Totale salita: 977 m
Totale discesa: -972 m