Perdurando le ignobili proibizioni all’accesso alla montagna del tempo del Covid (si può proibire ciò che è realmente pericoloso, non ciò che è comodo proibire), siamo costretti a questi brevi giri di cabotaggio nei dintorni di Brescia, rischiando anche per questi di essere fermati e multati.
Sulla strada interna che da Bovezzo va a Concesio, via Kennedy, poco dopo il cartello Concesio, si trova la via Donizetti, che va verso la montagna, compiendo un giro a ferro di cavallo. Proprio nel tratto più vicino al monte si trova l’inizio di un sentiero, non segnato né indicato, ma ben visibile, che entra nel bosco (200m). Subito dopo si trovano alcuni bivii, sempre privi di indicazioni. Questa mancanza di indicazioni è una caratteristica di questo monte: se ne trovano alcune solo molto più in alto, apparentemente messe da quei di Bovezzo. Evidentemente i montanari di Concesio adottano la teoria Gender: ciascuno sceglie come vuole, e quel che si trova saranno poi cavoli suoi. Altra caratteristica tristemente negativa che scopro, è che ogni seppur piccolo appezzamento privato è rigorosamente recintato, impedendone l’accesso ai viandanti. Dai roccoli fino al grande prato di cascina Grassi, tutto è recintato, sì che non si può appoggiar piede nè, tantomeno, gluteo sull’erba.
Comunque, basta tenere la massima pendenza, girando dapprima verso destra e poi salendo a sn, per portarsi sulla cresta del costone che sale verso dx fino a S.Onofrio, nel goletto denominato Prà della Cà (350m). Da qui si segue la cresta fino al dosso della Pentera (540m), dove si incontra una sterrata che sale da Bovezzo. Si segue la strada che passa sotto dei roccoli assolutamente inaccessibili, si giunge alla cascina della Pentera e poi alla santella Pentera (640m) (indicata anche come Pantera, forse dagli animalisti). Si prosegue sempre sulla cresta, per la max pendenza, fino a giungere sulla vetta del monte Spina, dove sorge il santuario di S.Onofrio. L’altitudine è indicata da un cartello in 972m, mentre sulla mappa qua sotto si dice 958m. Il Garmin, evidentemente starato, segna 1000m.
Per compiere un giro ad anello, prendo per l’ampia cresta verso sn, seguendo una sterrata pianeggiante, per poco più di un km, fino ad una strada che scende sulla sn, senza eccessiva pendenza e con lunghi tornanti, fino alla bella cascina Grassi (800m), dal grande prato visibile fin da Brescia, tutto rigorosamente recintato. Bellissimi castagni.
Qui si gira a sn, passando sopra il prato, e poco dopo, nei pressi di una bella pianta (vedi foto), si trova un sentiero che scende.
Lo prendo, anche se si potrebbe andare diritti e riportarsi sulla cresta di salita. Il sentiero porta a Concesio Roncaglie. In realtà, poco prima di giungere alle case ed all’asfalto, si trova una deviazione a sn che ci riporterebbe al Prà della Cà, abbreviando il percorso ed evitando l’asfalto (questo era quello che intendevo fare). Ma, vedendolo in leggera salita, lo salto pensando di trovarne uno più in basso. Invece l’errore mi costa un lungo giro sull’asfalto per riportarmi in via Donizetti.
Altri, diversi giri ad anello sono documentato qui e qua – per quo occorre attendere.
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Altitudine massima: 1021 m
Altitudine minima: 215 m
Totale salita: 831 m
Totale discesa: -839 m