Durante questo giro, la macchina fotografica ha deciso di fare le bizze, cosicché le foto sono tutte sfocate. Le posto ugualmente perché possono servire ugualmente a capire il percorso.
Questo giro ad anello è stato pensato allo scopo di trovare e visitare due grotte o buchi carsici tra i tanti della zona, e giungere al culmine del percorso al santuario di S.Onofrio (972m).
I due “buchi” (Büs de le Bedole e Büs de le Cocche Basse, indicato erroneamente come Conche Basse) non li abbiamo trovati, per le difficoltà del terreno (erto ed irto di spine), ma ne abbiamo trovato un terzo (Büs de la Cava) su indicazione di un gentile indigeno, incontrato per strada. Ingrandendo opportunamente la traccia GPS potete trovare e localizzare i tre Buchi.
Partenza da Concesio Roncaglie, area delle feste (270m), dove si parcheggia comodamente. Pensavo di prendere la sterrata che parte dove via Roncaglie curva a destra per divenire via S.Onofrio, ma, amara sorpresa, la strada è sbarrata da un inaccessibile cancello.
Fortunatamente mi son ricordato di un sentiero, visto sulla carta, che parte da via dei Biusconi. Si imbocca la fatidica via (via degli Scivoloni) poco sopra il parcheggio. Appena imboccata, tenere la strada di sn, bassa. Al prossimo incrocio va bene qualsiasi, perchè le due scelte si ritrovano più sopra, dove la strada si spiana e traversa orizzontalmente, di fronte ad un gruppo i case. Nel punto mediano, tra due case, parte il sentiero, senza indicazioni, ma contrassegnato sul muro in bianco-giallo. Più in alto si rientra nella strada sterrata chiusa all’imbocco. Si risale la sterrata fino a dove finisce (Dosso Cornasello 605m), e si prosegue sul sentiero di cresta. Si superano due bei roccoli, e si prosegue sul sentiero, qui un poco erto, fino a trovare sulla sinistra una pianta con caratteristico buco (vedi foto). Si sale ancora per 30-50metri, poi si entra nel bosco sulla dx e, seguendo tracce in orizzontale, ci si porta ad un costone dove si trova la Buca (730m circa), utilizzata come cava. In basso resti di muri a secco, in alto la cava, che presenta un possibile accesso alle profondità, chiuso da una frana detritica. Sassi quarziferi sparsi qua e là fanno pensare a cosa servisse la cava.
Si torna sul sentiero e si sale ancora per 100m, quando, al roccolo Feri (830m) troviamo una freccia a dx per “Grassi“. Qui parte un bel sentiero orizzontale che attraversa tutta la val Bedole fino alla località Cascina Grassi. Giunti sul fondo della valle, dove il sentiero cambia bruscamente direzione, si trovano tre attraversamenti di torrente a breve distanza l’uno dall’altro. Qui sono segnate le due Buche oggetto della ns esplorazione, l’una più in basso, l’altra più in alto. Ho cercato la seconda (Büs de le Cocche Basse), arrampicandomi su per il Rio Bedole per una cinquantina di metri, fino a trovare una traccia che usciva verso sn. L’ho seguita per poco, perché si infilava diritta in un bel cespo di spine e, dopo essermi graffiato un sopracciglio e bucato un dito ho rinunciato scendendo per il bosco fino al sentiero sottostante. Giunti ai Grassi si prende la strada che sale, ed al primo tornante sinistrorso si prosegue diritto, seguendo l’indicazione S.Onofrio. Dopo poco si trova l’indicazione S.Onofrio sulla sn, ma si può andare anche diritti. Giunti al Santo, siamo discesi per stradella verso Sud fino al Roccolo Squassina (rifugio Rosa-Santo), dove si prende il sentiero a dx che riporta sulla via di salita Concesio-S:Onofrio. La percorriamo fino in Pentere (550m) ed ancora più sotto.
La via, se percorsa tutta, porta a Concesio via Toscanini o via Donizetti. Non essendo in vena di musica, ed avendo parcheggiato in via Roncaglie, quando si trova il cartello “Giro dei Grassi” (450m) giriamo a dx (dx per chi scende) e traversiamo in orizzontale fino a trovare il sentiero Grassi-Roncaglie, tenendo, all’incrocio del torrente Valle Insinigo, il sentiero di dx (quello di sn che sale vi riporta a Pentere). Il percorso presenta un passaggio un poco esposto, in discesa su terra smossa, in occasione del passaggio del torrente Valle Dosso Mosco (vedi GPS). Il punto critico è facilitato da tondini di ferro piantati nel terreno, cui aggrapparsi.
Alla fine ci si ritrova sulla strada asfaltata (Medolo), che riporta al parcheggio. Altri percorsi in zona, premendo qui.
Altitudine massima: 984 m
Altitudine minima: 273 m
Totale salita: 904 m
Totale discesa: -894 m