Siamo saliti l’ultima volta al CAI Macherio (ed al Forcellino del Dosso, allora, 100m più sopra) nel 2005, 19 anni fa. Vedo dalle foto (allora se ne scattavano veramente poche, non ancora abituati ai prodigi del digitale) che portavo calzoni alla zuava, con calze corte. Sicuramente, se mi riincontrassi, non mi riconoscerei, anzi, quello non riconoscerebbe me. Comunque, avendo saputo di una gita organizzata dal CAI Brescia, dopo due salite di acclimatazione al Volano le settimane precedenti (passo di Mezzamalga e giro del Volano), ci siamo aggregati da clandestini (solo per non costringerli ad aspettarci, nel caso, visto che la velocità non è più il nostro forte) e ci siamo saliti. Comunque, siamo arrivati al bivacco nel gruppo…
Mentre sabato scorso il tempo era splendido, questa volta c’era neve sul percorso dai 2000m in su, e giunti sopra i 2300m, dopo una mattinata splendida, ci ha colto la nebbia che ci ha privato di uno splendido panorama.
Questa volta, approfittando della cortesia delle sorelle De Marie, gestrici dell’omonimo rifugio al Volano, abbiamo scamonato 140m di salita, dal Put del Sergio al rifugio, sfruttando un passaggio su quattro ruote nell’ultimo tratto, erto e sconnesso.
La salita al bivacco presenta tre tratti ben differenti: il primo, dai 1430m del rifugio De Marie, alla malga del Dosso (1910m), su comoda strada sterrata, purtroppo un poco malridotta per la presenza di acqua corrente su lunghi tratti, per mancanza di pochi scarichi laterali (visto l’impegno a sistemare i percorsi superiori, si potrebbe dare qualche colpo di vanga e piccone anche qui); il secondo, da malga Dosso fin quasi a 2300m, sui resti di strada militare, che sale piuttosto dolcemente (meno del 15%), nel primo tratto ristretta a sentiero, ma poi generalmente più larga; il terzo tratto, negli ultimi 300m, su sentiero militare, sempre piuttosto dolce (15-20%), ma con tratti esposti e qualche passaggio con uso mani, anche se senza particolari difficoltà. La presenza di neve poteva dare qualche apprensione, ma la neve fresca non è scivolosa, e sul siliceo non scivola giù neppure lei. Comunque, in discesa, abbiamo calzato i ramponcelli, che prudentemente ci eravamo portati appresso.
Godetevi ora i panorami del mattino. Il Volano è un luogo veramente splendido, per gli occhi. Per le papille gustative, ci pensano le signore De Marie al rifugio, dove conviene fare una sosta.
6 Ottobre 2024; i picchi del Tredenus, placcati di neve, dal Put del Sergio.
6 Ottobre 2024; il Badile dal rifugio De Marie al Volano.
6 Ottobre 2024; partenza dal De Marie (1430m); il bivacco (2600m) è segnato dalla freccia rossa.
6 Ottobre 2024; ancora il Badile, salendo sopra il Volano.
6 Ottobre 2024; sulla strada che sale verso malga Dosso, le cime del Volano
6 Ottobre 2024; salendo verso malga Dosso, i picchi del Tredenus.
6 Ottobre 2024; ad un tornante, il Corno Craper. a ds e cima Becant.
6 Ottobre 2024; la strada sale comodamente fino a malga Dosso.
6 Ottobre 2024; ecco malga Dosso.
6 Ottobre 2024; malga Dosso: qui la strada finisce ed inizia un sentiero
6 Ottobre 2024; il sentiero dopo malga Dosso: per cento metri resta così, poi, al primo tornante, inizia ad allargarsi, fino a rivelare l'originale strada militare.
6 Ottobre 2024; al primo tornante troviamo una piccola Croce commemorativa.
6 Ottobre 2024; compare la prima neve (siamo a 1950m). davanti a noi, da sn, cima Becant, Corno Craper ed il Naso del Tredenus.
6 Ottobre 2024; a 2000m il paesaggio è maestoso. Qui il sentiero gira a sn.
6 Ottobre 2024; il bivacco, nel sole, è ora ben visibile.
6 Ottobre 2024; la vecchia strada militare sale piuttosto dolcemente, con vari tornanti.
6 Ottobre 2024; qui restiamo a bocca aperta per la bellezza della vista
6 Ottobre 2024; la stradella (all'indietro) punta ora verso il Badile. Si vede che il tempo, splendido fino a poco fa, sta cambiando velocemente.
6 Ottobre 2024; fortunatamente la neve non è troppa, ed è già stata battuta da almeno 6 persone, che incontriamo mentre tornano.
6 Ottobre 2024; ecco il sentiero visto all'indietro.
6 Ottobre 2024; qui il percorso si fa più erto. Alle nostre spalle, la fila sgranata della gita organizzata dal CAI Brescia. Al di sotto sale, inesorabile, la nebbia.
6 Ottobre 2024; il tratto più impegnativo: l'esposizione, pur marcata, dura solo per pochi metri. La neve fresca, fortunatamente, non è scivolosa.
6 Ottobre 2024; il primo gruppo ci raggiunge e sorpassa (lo facciamo passare...). ma ci attacchiamo dietro.
6 Ottobre 2024; dietro a noi ancora altri meno svelti.
6 Ottobre 2024; intanto è calata una nebbia fitta e fastidiosa, che toglie ogni panorama
6 Ottobre 2024; il bivacco è di fronte, ma si confonde con i macigni
6 Ottobre 2024; il tratto finale (30m), si percorre tra i macigni, con grande attenzione di non finire in qualche buca.
6 Ottobre 2024; ci sono anch'io; vedi la tracciolina nella neve davanti alla inquadratura.
6 Ottobre 2024; confrontandola con l'ultima foto (2005) si vede che il bivacco è stato ringiovanito. Ma solo lui.
6 Ottobre 2024; le vette innevate sopra il bivacco.
6 Ottobre 2024; il sentiero del ritorno.
6 Ottobre 2024; scendendo, la nebbia si alza un poco e riappare il Badile.
10 Luglio 2005: allora usavo calzoni alla zuava. La fascia da kamikaze la uso ancora. Per il resto, sono tutto nuovo.
Distanza totale: 17420 m
Altitudine massima: 2585 m
Altitudine minima: 1247 m
Totale salita: 1179 m
Totale discesa: -1354 m
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