Questo è un giro che avevo fatto nel 2003, quando il sentiero per il lago di Mare non era ancora segnato. E’ una bella passeggiata, non troppo lunga, ma da valutarsi per EE, perché il tratto lago di Mare –passo d’Avolo non è segnato ne tracciato, e va affrontato a vista, trovando i passaggi migliori, su pendii abbastanza erti. In particolare, l’ultimo tratto del canalino erboso (4-5 metri) sotto il passo è un poco scivoloso, da affrontarsi con prudenza.
Parcheggiati a 1850m, nel grande spiazzo sopra il lago (derubati di 6 euro, ad Ottobre!), si prende il sentiero per malga Ervina, ora bivacco Cai Cassano (2060m) (dove ci si può rifornire di acqua).
Superata la malga, verso destra, dopo pochi metri si trova il bivio che sale a sn indicato per il lago di Mare (andando, invece, diritti si va al Forcel Rosso). Si segue il sentiero, che in realtà è quello per il passo Ignaga, che non è però indicato, e si prosegue fino ad un altro bivio dove, andando diritti si sale al passo Ignaga, da cui scenderemo, mentre a sn è indicato “lago di Mare – placca Ervina”. Immagino quindi si tratti di un sentiero per arrampichini. Lo seguiamo, entrando in una bella conca pianeggiante, dietro la quale si vede la cascata che esce dal lago. Si attraversa la conca, stando sulla sn, e poi il sentiero prende a salire brutalmente tra i mirtilli, fino a scaricarvi in riva al bellissimo lago di Mare (2234m).
Dando retta alla mappa del GPS questo sarebbe il sentiero principale per passo Ignaga. Non è così. Al lago il sentiero cessa di essere segnato, e diviene una traccia, che perdiamo subito. Si aggira il lago a sn, e, superato l’emissario, subito la traccia sale verso le rocce sovrastanti: questo è il sentiero segnato, ma, pensando sia quello per la placca, non lo seguo. Giunti dalla parte opposta del lago, iniziamo a salire tra i mirtilli e continuiamo per percorso intuitivo (vedi immagine con traccia) fino a giungere ad un grande pianoro dove spiccano altri laghetti. Da qui si prosegue per erba e rocce, stando un poco sulla destra (non entrare nel macereto, che è infernale..), fino all’ultima conca con laghetto proprio sotto il passo d’Avolo. Il passo è raggiungibile per un canalino erboso sulla sua sn, ma che si raggiunge aggirando a destra il macereto. Sono venti metri un poco erti, ma ricchi di appigli, con un’uscita sulla destra un poco scivolosa, ma non difficile.
Al passo d’Avolo bellissima vista sul Campellio e sul lago d’Avolo, sottostante. Chi volesse salire sul monte Avolo, deve prendere una strada militare che dal passo va verso sn, stando a destra del monte. La strada diviene poi sentiero che porta alla vetta con tornanti dal versante Sud, erboso. L’ultima volta che ci sono stato (saran trent’anni) era un po’ franata: in vetta appostamenti militari.
Dal passo d’Avolo passa il sentiero N.1, che, andando a destra, porta al passo Ignaga, dove ci portiamo, con qualche saliscendi. Dal passo scendiamo per sentiero segnato ed indicato, fin sopra il laghetto dell’Ignaga sulla nostra sn. Qui abbandoniamo il sentiero per scendere al lago (2287m), e poi proseguire per la valle per percorso libero, fino a che il torrente scende di botto. Allora giriamo a destra, passiamo sopra un grande lago intorbato e ci riportiamo al sentiero segnato, poco sopra il bivio per il lago di Mare, dove chiudiamo il cerchio.
Altitudine massima: 2550 m
Altitudine minima: 1840 m
Totale salita: 815 m
Totale discesa: -823 m