Monte Campellio
Sul Campellio salii d’anni ancor breve
E mi rimase negli occhi da lassù
Lo stupore del blu e della neve
Del lago d’Avolo che brillava giù
Son tornato lassù tant’anni dopo
Non come allor, che avevo arrampicato.
Ai Laghi della Vecchia andar t’è duopo
E da lì puoi salir dov’è franato.
Quando sei giunto a cavallo del crestone
Sali tranquil, fin che sarai alla grotta.
Qui il sentierin s’impenna, e saran buone
Le mani per tener dritta la rotta.
Quando sei su, dinnanzi hai l’Adamello
Dall’altra parte il Re, quel di Castello.
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Dopo tanti anni sono tornato su questo splendido monte, abbandonato da Camuni e Trentini, che non lo hanno mai segnato (il percorso è però indicato da ometti, lasciati da splendidi benefattori). Sono salito da destra, dai Laghetti della Vecchia, contrariamente a quanto fatto la prima volta. (Nelle immagini trovate il percorso ben segnato). Partenza: lago di Malga Bissina, 1800m circa. Si sale al passo di Campo (2296m). Percorso il primo tratto della Traversera, dopo il passo di Campo, si giunge alla base della grande conca tra Campellio e Corno della Vecchia, dove si trova la traccia della strada militare che vi sale. La si segue (ometti) fino ai laghetti. Li si supera tenendoli entrambi sulla destra, si segue la strada ancora per pochi metri, fino ad un tornante a destra, dove la si abbandona e si comincia a salire verso un evidente ometto. Qui inizia una conca pietrosa, che si attraversa direttamente, seguendo gli ometti, fino ai piedi del monte, dove è evidente un traversino a sinistra, che punta ad una franetta superiore, che permette di superare senza difficoltà il salto roccioso. Si giunge alla base della franetta e si inizia a salire, prima sulla frana stessa, poi nell’erba a destra, fino a superare la frana, sia costeggiandola in orizzontale sn, sia salendo ancora, sempre verso sn, fino a raggiungere la cresta. Questa è impegnativa e faticosa, ma non difficile, Dopo un primo tratto erto, che si supera un poco in cresta, un poco a dx, sull’erba, per tracce, si trova un lungo macereto. Poi ancora salita (seguire gli ometti), che porta alla base del cocuzzolo finale, dove si scende a sn, alla sommità di un canalone (resti di grotta militare). Qui si può salire a destra (canalino), ma si va sull’esposto. Seguire invece l’evidente sentiero che va a sn alla base della parete, la aggira e poi sale con più agio, tornando verso destra. All’ultimo splendida vista sul lago d’Avolo. In vetta, panorama grandioso, visto che il monte si erge isolato da ogni parte.
Att.ne. La traccia mostra un evidente errore di quota di circa 40m: la vetta è a 2809m, non 2770.
Altitudine massima: 2770 m
Altitudine minima: 1758 m
Totale salita: 1231 m
Totale discesa: -1235 m