forcella Bombià (2782m) e monte Bombià (2857m): superata la diga del lago Baitone e imboccato il sentiero che costeggia, dall’alto, il lago, dopo circa 200m si attraversa un torrentello e si risale alcuni metri dall’altra parte, portandosi ai piedi di un roccione. Subito dopo un cartello indica un sentiero che si stacca sulla sinistra e sale per il pendio erboso (indicazioni per Bombià, passo e malga). Si tratta di un sentiero segnato, anche se erto e difficoltoso, che procede anche per macereto, ma che vi porta senza pericoli fino al passo (o forcella) Bombià, dove poi discende precipite in val Rabbia. Dalla forcella, bella vista sulle pareti occidentali del Corno delle Granate, che sovrasta il passo sulla destra. Per salire al monte Bombià (percorso non segnato) occorre salire di poco sulla sinistra e superare un cordone roccioso che scende dalla cresta, cercando un passaggio a vista. Al di là del cordone, si scende di qualche metro fino ad un sentierino orizzontale, o quasi, che vi porta, passando per un goletto, fin sotto la vetta agognata. Qui si sale facilmente per il pendio (qualche ometto), fino alla cima. Nella discesa fare attenzione a tracce secondarie di sentierini trasversali, che vi possono ingannare (come è successo a me, che comunque sono tornato indenne). Meglio segnare bene il punto dove si inizia a salire.