Al Dosso dei Morti si saliva con gli sci in occasione del Rally scialpinistico di Roncone (Roncone Ski Adventure – ai tempi che nevicava, i paesi delle Giudicarie organizzavano ciascuno un raduno, per sci e ciaspole, nelle domeniche da gennaio ai primi di marzo). Vi son salito un’altra volta nella nebbia, portatoci da quelli di Praso, altri bravi organizzatori di passeggiate invernali. Ecco qui e qui i collegamenti.
Stavolta, approfittando della poca neve di questi giorni, vi siamo saliti coi soli ramponcelli, dato che la neve iniziava sopra i 1800m.
Siamo saliti fino a 1260m per la strada che dalla località La Pozza (rist.Miramonti) sale a malga Avalina. La strada è libera fino ai 1400m, ma la presenza di tratti di ghiaccio ci hanno consigliato un parcheggio anticipato, approfittando di un tratto di prato disponibile.
Giunti alla Avalina, ci incamminiamo verso la pala Nord-Est, da cui generalmente si sale in invernale. Ma la neve inizia a sprofondare, rendendo difficoltoso l’avvicinamento. Giunti all’attacco, una provvidenziale traccia di scialpinista ci porta una cinquantina di metri sopra, dove però cessa. Ancora qualche pesta, poi cessa ogni traccia, e si riinizia a sprofondare.
Dall’alto, però, vedo che la stradella che dalla Avalina porta alla cresta Sud-Est sembra percorribile.
Su questa strada, circa trent’anni fa, o forse quaranta, due scialpinisti che mi precedevano (me ed il mio amico Secondo) di qualche decina di metri, vengono sbalzati giù da una valanga improvvisa, proprio davanti ai nostri occhi (aveva nevicato durante la notte). Fortunatamente all’Avalina c’è parecchia gente, e li tirano fuori in tempo…Questo non ci impedì di arrivare in vetta, beata gioventù…
Discendiamo e, con qualche difficoltà, perché la neve crostosa cede di colpo passo sì passo no, prendiamo la strada che ci porta a sbucare sul versante Sud-Est. Solo nell’ultimo tratto. dopo una brusca salita, la strada si perde, ma ci si passa senza troppi problemi. Sarà più difficile trovare l’imbocco al ritorno, ma la ritroveremo seguendo le nostre tracce.
Da questa parte si sale nell’erba senza difficoltà fino alla cresta finale. Un breve tratto un poco stretto porta alla vetta. Torniamo per lo stesso (per ritrovare il percorso, abbiamo lasciato, nei punti critici, gli zaini come segnale).
12 Febbraio 2022; da qui partiamo (1260m), dopo aver parcheggiato, risalendo la strada asfaltata per malga Avalina
12 Febbraio 2022; la strada passa accanto a numerose casette e villette
12 Febbraio 2022; santella di S.Uberto, patrono dei cacciatori, a 1400m. Qui si trova il divieto di transito (ma si può salire al'Avalina a luglio-agosto)
12 Febbraio 2022; appare tra gli alberi il Dosso dei Morti (malga Avalina è subito sotto, a destra)
12 Febbraio 2022; il primo tornante, a 1700m
12 Febbraio 2022; foto all'indietro, con vista sui tornanti; in fondo, l'Altissimo di Tione
12 Febbraio 2022; dopo i 1800m inizia la neve
12 Febbraio 2022; tratti di strada innevata
12 Febbraio 2022; sulla cresta questo impianto fotovoltaico. Dinnazi, da sn, il Corona, poi le Crode dei Meric, cioè la cresta che conduce al Benna
12 Febbraio 2022; da sn il Fistolo ed il Benna, poi, allineati, il Giuggia ed il Cengledino; a dx il Brenta
12 Febbraio 2022; la grande conca sotto la cresta che dal corno Vecchio (sn) porta al Corona
12 Febbraio 2022; arriviamo a malga Avalina
12 Febbraio 2022; malga Avalina
12 Febbraio 2022; il retro di malga Avalina
12 Febbraio 2022; cartello a malga Avalina
12 Febbraio 2022; ci avviamo verso il Dosso dei Morti; a sn si vede la strada che porta alla cresta Sud-Est; qui iniziamo a sprofondare
12 Febbraio 2022; stiamo risalendo la pala Nord-Est; la neve è in parte dura, in parte si sprofonda
12 Febbraio 2022; un tratto di neve dura ci permette di salire agevolmente; ma poi si inizia a sprofondare, e decidiamo di tornare per salire da Sud-Est
12 Febbraio 2022; il versante Sud-Est: a sn si vede la striscia erbosa che permette di salire senza difficoltà
12 Febbraio 2022; si giunge sulla cresta: a sn sbuca cima Valbona, a dx il Carè Alto
12 Febbraio 2022; l'anticima, seguita dalla cima del Dosso dei Morti
12 Febbraio 2022; il tratto finale è piuttosto stretto
12 Febbraio 2022; sul tratto finale
12 Febbraio 2022; la vetta
12 Febbraio 2022; fortunatamente gli Standschützen tirolesi hanno messo la loro Croce, nobilitando la cima, altrimenti miserrima.
12 Febbraio 2022; il cartello di vetta
12 Febbraio 2022; la cresta NNO che porta al Corona; a sn il Re di Castello
12 Febbraio 2022; in centro, il Blumone
12 Febbraio 2022; verso N-E: il Corno Vecchio, il Corona, cima di Valbona ed il Carè Alto
12 Febbraio 2022; dall'allto la Croce degli Schützen sullo sfondo del Brenta
12 Febbraio 2022; la Rossola di Predona, dal nome altisonante
12 Febbraio 2022; il Re di Castello
12 Febbraio 2022; cima di Valbona
12 Febbraio 2022; il Blumone, di ogni cima il re!
12 Febbraio 2022; si torna
12 Febbraio 2022; malga Avalina sotto di noi; ma qui giriamo a dx per la cresta SE
12 Febbraio 2022; l'imbocco della strada per tornare all'Avalina è piuttosto incerto: ma avendolo già percorso all'andata, lo troviamo agevolmente
12 Febbraio 2022; eccoci al passaggio chiave
12 Febbraio 2022; la stradella si fa più decisa
12 Febbraio 2022; il primo tratto pittosto erto, poi si spiana
12 Febbraio 2022; ecco la strada, che non abbiamo fotografato all'andata: 40 anni fa, proprio qui, ho visto due, venti metri da me, portati giù dalla valanga...
12 Febbraio 2022; al ritorno, bei picchi sulla cresta che porta al Benna dalla Giuggia
Distanza totale: 15010 m
Altitudine massima: 2205 m
Altitudine minima: 1266 m
Totale salita: 1090 m
Totale discesa: -1088 m
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