Bella passeggiata, per tutti, con giro ad anello. Il percorso si sviluppa su strade forestali o su sentieri ben percorribili. E’ tutto segnato, salvo un punto, proprio a cento metri dal rif.Magnolini, dove i due percorsi (andata e ritorno) si incontrano. Questo bivio non è segnato, per cui, a seconda di dove si è arrivati (giro orario o antiorario), si deve prendere l’altra direzione. Per noi che abbiamo percorso un anello atiorario, al ritorno abbiamo girato a destra, per scendere a malga Ramello e poi all’omonimo Forcellino.
Si sale in automobile a Ceradello, fraz. di Costa Volpino (il percorso è indicato da cartelli, sulla strada che da C.Volpino porta a Lovere). Appena giunti al paese, si trova una strada sulla destra che porta a Ristorante Ciar. La strada è parzialmente non asfaltata, ma larga e pianeggiante. Giunti al ristorante, si aggira sulla sn per trovare un ampio parcheggio libero.
Da qui (804m) parte la strada della val Supine, che sale fino al Forcellino di Ramello (1328m) (l’ultimo tratto è un sentiero piuttosto malagevole). Noi, però, scegliamo di salire per un percorso sulla dx, che si incontra subito appena partiti (5 min). Il percoro sale, con varie pendenze, comunque mai eccessive, prima nel bosco, poi tra varie cascine, infine giunge, verso i 1500m, ad una bella chiesetta edificata dagli Alpini di Costa Volpino e Lovere, in memoria dei lorio caduti (Madonna delle nevi), in località Cascina Doro o case di monte Alto. Da qui il percorso si fa pianeggiante o quasi (sale ancora 100m), fino al rif.Magnolini (1610m), dove vi attende una folla delle grandi occasioni, proveniente in gran parte dai vicini impianti del monte Pora. Dal Magnolini si può quindi salire alla vetta del sovrastante monte Alto (1721m), oggi completamente innevato. Dal monte si gode uno spettacolo grandioso, di tutti i monti bresciani e bergamaschi. La vista sul lago è invece, oggi, offuscata da nebbie a bassa quota.
Il ritorno si effettua riprendendo il percorso dell’andata, sotto il Magnolini, ma scendendo sulla destra 100 metri dalla partenza, girando a dx e scendendo prima alla malga Ramello e poi all’omonimo Forcellino. Dopo questo, il percorso è su sentiero, anche ripido, ma agevole, per un centinaio di metri di quota, fino alla località Fontanafredda (bella fontanella), e poi riprende su strada cementata o selciata, fino al parcheggio di Ciar. Nell’ultimo tratto si passa sotto rocce alte ed incombenti, che costeggiano la val Supine.
3 Febbraio 2024; il parcheggio di Ciar e la rocciosa val Supine.
3 Febbraio 2024; cartelli al parcheggio.
3 Febbraio 2024; appena partiti, si attraversa il torrente Supine, sul ponticello a sn.
3 Febbraio 2024; subito si incontra questo bivio: noi prendiamo a dx (torneremo dal centro).
3 Febbraio 2024; il cartello ci mostra che entrambe i percorsi portano al Magnolini.
3 Febbraio 2024; in lontananza la parrocchiale di S.Giorgio a Ceratello.
3 Febbraio 2024; la strada sale con pendenza non troppo accentuata (non sempre).
3 Febbraio 2024; località Casera. Sulla destra si aprono prati con baite e cascine.
3 Febbraio 2024; la strada prosegue incurante delle possibili soste.
3 Febbraio 2024; questa settimana è giunta Primavera: si incontrano le prime primule a bordo strada.
3 Febbraio 2024; grandi prati e cascine; giriamo attorno e saliamo fin sopra.
3 Febbraio 2024; sbucano i monti della val Seriana: a sn l'Alben, in centro Arera, Fop e Monte Secco, a dx il Corte ed il Farno.
3 Febbraio 2024; roccoletto.
3 Febbraio 2024; ora lòa cerchia dei monti si apre allo sguardo; dall'Arera a sn al Diavolo di Tenda a dx; in centro il Pradella e il Cabianca.
3 Febbraio 2024; i prati delle cascine di monte Alto
3 Febbraio 2024; chiesetta della Madonna delle Nevi.
3 Febbraio 2024; quante volte ti abbiamo cantato, in giro per i tuoi monti...
3 Febbraio 2024; interno della chiesetta.
3 Febbraio 2024; Madonna delle Nevi.
3 Febbraio 2024; cascina Doro, ristrutturata a nuovo.
3 Febbraio 2024; ora la strada prosegue quasi piana fino al Magnolini.
3 Febbraio 2024; appare il primo ghiaccio sulla strada.
3 Febbraio 2024; ecco il Magnolioni, con la Presolana sulla sinistra.
3 Febbraio 2024; rifugio Leonida Magnolini.
3 Febbraio 2024; la Presolan, con alla sn il Ferrante, a dx Recastello, Treconfini e Gleno
3 Febbraio 2024; il Pizzo Camino, che sbuca dietro le corna di S.Fermo; appena a dx, cima Moren.
3 Febbraio 2024; la salita al monte Alto (a ritroso).
3 Febbraio 2024; a dx della Presolana il trittico Recastello, Treconfini, Gleno; a centro-dx il Tornello
3 Febbraio 2024; tanta fatica per...
3 Febbraio 2024; da sn, monte Fumo, Crozzon di Lares, Cavento e Carè Alto. Poi una lunga fila di monti, con Re di Castello, Blumone e Bruffione, confusi nella mischia.
3 Febbraio 2024; all'estrema dx la vetta del Pora; poi il Camino e la fila dei monti Camuni, dal Torsoleto al Telenek, da indovinare nel mucchio.
3 Febbraio 2024; Il Diavolo di Tenda, con a sn l'Aga (ultimo del gruppo)
3 Febbraio 2024; il cartello che indica la via del ritorno (Forcellino di Ramello); peccato che, dopo 100m, il bivio a dx non sia segnalato. Questa è infatti la stessa strada da cui siamo saliti.
3 Febbraio 2024; malga Ramello, da dove si transita per il Forcellino.
3 Febbraio 2024; il Ferrante ed il Ferrantino si offrono ad un ultimo sguardo.
3 Febbraio 2024; Forcellino di Ramello; prendiamo a sn per Fontanafredda e Ciar.
3 Febbraio 2024; Fontanafredda: il nome dato per due belle fontanelle
3 Febbraio 2024; fontanafredda rustica
3 Febbraio 2024; fontanafredda elegante
3 Febbraio 2024; nel tratto finale (in basso) la val Supine passa tra rocce incombenti
3 Febbraio 2024; Galanthus nivalis.
3 Febbraio 2024; ancora primule.
3 Febbraio 2024; cascina sotto le rupi.
3 Febbraio 2024; le pareti.
3 Febbraio 2024; fascino delle rocce incombenti
3 Febbraio 2024; Helleborus foetidus
3 Febbraio 2024; parete.
3 Febbraio 2024; ritorno al bivio di partenza, poco sopra il parcheggio.
Distanza totale: 13452 m
Altitudine massima: 1688 m
Altitudine minima: 796 m
Totale salita: 913 m
Totale discesa: -905 m
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