Quindici giorni fa siamo saliti al Magnolini da Ciar di Ceratello, ed ogni sentiero era ben segnato, ed ogni bivio munito di palette di indicazione. Ingannati da ciò, abbiamo pensato di salirvi da S.Vigilio di Rogno, per la valle dell’Orso. Tutto il contrario: segni radi e vecchi, incroci non segnalati, nessuno in giro (non un’anima viva incontrata sui sentieri, gran folla, invece, tra Termen e Magnolini, dove si sale con la teleferica).
Cosicchè, partiti con l’intenzione di fare un giro ad anello in senso antiorario (arrivo al Termen, ritorno dal rif.Pian de la Palù), pur partendo correttamente, siamo arrivati, nostro malgrado, prima al rifugio, per poi scendere dal Termen, in senso orario. Tutta colpa di un incrocio non segnato (sgorbio vecchissimo su una pietra, non visto), dove si doveva girare all’indietro, quasi in discesa. Dal tracciato e dalle immagini si vede. Comunque ne è riuscito un giro più bello, con angoli sconosciuti e, credo, non più frequentati.
Uscendo dalla superstrada all’uscita per Rogno, ad una rotonda trovate l’indicazione S.Vigilio, a cui si sale passando per Castelfranco (altra frazione di Rogno). Giunti ad 800m, si supera S.Vigilio e si prende, in piano, per Monti. Giunti ad una curva (a destra piazzola elicottero), si parcheggia sulla sn (5-6 posti). Da lì parte una strada cementata (cartello con indicazione rif.Pian de la Palù), che sale pittosto ripida. Si supera una casa e, poco sopra, si giunge ad un incrocio. A sn si prosegue per il rifugio, a destra, in piano, si attraversa il torrente e si riprende a salire per strada cementata. Giunti a quota 1070m, si incrocia una strada concorrente da ds, che sembra salire essa stessa. Invece bisogna prendere proprio quella e, dopo circa mezzo km pianeggiante, si giunge ad incrociare la strada che da Monti (altra fraz di Rogno) sale al Termen. Da qui non si sbaglia più, ma noi già avevamo sbagliato all’incrocio precedente, proseguendo diritti per la bella stradella, che alternava tratti selciati e tratti scoperti. Qualche pianta caduta, si supera facilmente aggirando. Giunti ad un secondo incrocio (sempre non segnato- i segni oramai li abbiamo persi), teniamo la sn, per la strada più larga. Una breve erta, poi la strada gira a ds ed entra nella valle, in orizzontale. La strada è bella, sembra militare, sorretta da muretti a secco, sullo strapiombo che cade sul torrente che scorre chissà dove giù sotto. Troviamo perfino una santella, con Madonna vezzosetta. La strada giunge alfine ad incrociare il torrente, ma qui si ferma e scompare. Di là prosegue un sentiero che sale indiagonale nel bosco. Lo seguiamo fino ad un rudere, a 1250m. Qui il sentiero finisce. Qualche labile traccia al di là, ma nessun segno di recente passaggio. Fortunatamente, 50 metri sotto, avevo già notato un altro sentiero, meno battuto, che saliva diritto, infilandosi in un canaletto, passando sotto due tronchi caduti. Torniamo indietro e prendiamo quello (tanto, a quel punto, ci eravamo già accorti di aver sbagliato, ma pensavamo all’ultimo incrocio, non a quello effettivo). Ma un sentiero con qualche traccia di passaggio, da qualche parte porterà. In effetti, dopo 200m di salita, a 1400m incrociamo, nei pressi di una villetta nuova, la strada cementata che sale al Pian Palù. Si tratta di una scorcaiatoia del percorso effettivo, molto erta, realizzata proprio per servire alcune case nel bosco. La seguiamo fino ai 1600 del rifugio, trovando prima la neve abbondante. Al rifugio si arriva girando a ds ad un trivio, dove a sn si sale al monta Alto, quasi diritti a sn si va al Magnolini, a ds al Pian Palù. Qui non ci sono palette di indicazione, ma solo un numero scritto su un palo. Se non lo sai, non lo prendi.
Percorriamo un grande giro sulla neve battuta, incrociando la lunga processione dei gitanti, e giungiamo proprio sotto il Termen. Vista terrificante di una folla accalcata. Sotto si vede l’imbocco della stradella di discesa, ancora innevata. Scendiamo ed imbocchiamo, passando sotto due tronchi. La neve cessa subito, rimanendo solo a brevi tratti. Passiamo per quasi un km tra piante cadute e divelte dalla tempesta del 2018. La strada è stata chiusa dal 2018 fino a quest’anno, quando è stata parzialmente riattata, almeno per gli ecursionisti. Scendiamo fino alle case della Plaza, dove mangiamo.
A quota 1070m, grande santella, occorre girare bruscamente a ds, all’indietro, per tornare in piano all’incrocio dove ci eravamo sbagliati. Da lì si rientra al parcheggio.
18 Febbraio 2024; la partenza del percorso nella curva dopo S.Vigilio (piazzola elicottero), con piccolo parcheggio.
18 Febbraio 2024; superata la prima casa, si incontra questo bivio: a sn si sale direttamente al rif.Pian Palù, da dove pensavamo di scendere; noi prendiamo a ds per il Termen.
18 Febbraio 2024; altro gruppo di case, che superiamo proseguendo diritti
18 Febbraio 2024; la strada prosegue un poco cementata, un poco lastricata, un poco al selvatico.
18 Febbraio 2024; bel tratto con lastricato originario
18 Febbraio 2024; qui incontriamo piante cadute, che si superano sulla dx (abbiamo già sbagliato strada, per segnalazione carente)
18 Febbraio 2024; si sale tra bei faggi
18 Febbraio 2024; dopo un incrocio, dove prendiamo per la strada più larga, a sn, il percorso sale un poco dissestato, ma poi gira a ds e si spiana.
18 Febbraio 2024; dovrebbe trattarsi di un percorso militare, visto il muretto di sostegno: qui si prosegue in piano per circa 500m, fino al fondo valle.
18 Febbraio 2024; piccola caverna sul percorso.
18 Febbraio 2024; rocce incombenti su radura.
18 Febbraio 2024; bella santella che indica un percorso noto e battuto.
18 Febbraio 2024; si entra nel vallone e si prosegue con caduta a strapiombo sulla sn, verso il torrente sottostante
18 Febbraio 2024; qui la strada si riduce a sentiero, ma la struttura è ancora ben visibile
18 Febbraio 2024; il torrente è ora appena sotto di noi, e siamo vicini all'attraversamento.
18 Febbraio 2024; dopo aver attraversato, la strada scompare e ci si trova su di un sentiero, che sale tra le conifere.
18 Febbraio 2024; giungiamo ad un rudere.
18 Febbraio 2024; i resti della casa nel bosco: ma qui il sentiero si ferma, ed intorno troviamo solo tracce, non percorse da tempo.
18 Febbraio 2024; torniamo indietro per circa 350m (50 di quota), a trovare una deviazione verso monte, chiusa da rami caduti, che avevo già scorto nel passare: qui la vediamo al contrario.
18 Febbraio 2024; il percorso sale diretto, dentro questo canalone.
18 Febbraio 2024; dopo 200m di salita, sbuchiamo in un largo prato, terminato da questa costruzione nuova.
18 Febbraio 2024; di fronte a noi le case della localita Plaza, dove avremmo dovuto passare, se non avessimo sbagliato strada, da dove torneremo.
18 Febbraio 2024; incrociamo una strada cementata, piuttosto erta, da dove saremmo dovuti scendere, nel piano originario. Con il traversone orizzontale ci siamo portati dalla parte opposta della Valle dell'Orso.
18 Febbraio 2024; la strada sale talora comoda, taora cementata ed erta.
18 Febbraio 2024; incrociamo il secondo percorso di discesa dal ri.Pian Palù: noi saliamo da sn, che è solo una scorciatoia più erta (vista al contrario, e proseguiamo alle ns spalle).
18 Febbraio 2024; dopo i 1550 incontriamo neve piuttosto alta.
18 Febbraio 2024; il rif.Pian de la Palù, ora nostra meta.
18 Febbraio 2024; il rifugio, con dietro il monte Pora: notiamo che la strada di discesa non è indicata da alcuna paletta, così come quella che prenderemo sotto il Temen. I titolari dei cosidetti rifugi (ristoranti) pensano solo ai gitanti che vengono dal Termen, dove arrivano in funivia.
18 Febbraio 2024; dal rif.Pian de la Palù, il rif.Magnolini.
18 Febbraio 2024; sulla strada per il Termen, appare la Presolana, con alla sn il Ferrante. Noi prenderemo la strada che si vede a dx in basso.
18 Febbraio 2024; giunti sotto il Termen (folla accalcata), si vede sotto sulla dx questa strada che parte da lì, subito bloccata da alberi caduti (vista al contrario)
18 Febbraio 2024; la strada è stata bloccata nel 2018 dagli alberi caduti, ma ora è ripristinata, almeno per i pedoni.
18 Febbraio 2024; la strada scende tra gli alberi caduti, tagliati e spostati
18 Febbraio 2024; ancota un tratto con le tracce della devastazione
18 Febbraio 2024; questo grupp di case, dall'altra parte della valle, sorge presso quella dove siamo giunti dopo la slaita nel canalone.
18 Febbraio 2024; la bella strada di discesa, ta i faggi (vista al contrario)
18 Febbraio 2024; località la Plaza (1350m), dove ci fermiamo per il pranzo.
18 Febbraio 2024; Potentilla micrantha Ramond: l'anno scorso la fotografammo alla Croce di Salven, il 2 Febbraio.
18 Febbraio 2024; la strada scende tra alberi e muretti, e se ne andrebbe fino a Monti, se non troviamo da girare a dx.
18 Febbraio 2024; giunti a questa santella, si deve girare bruscamente a dx, su strada pianeggiante, per portarsi a trovare il percorso di salita da S.Vigilio (dove abbiamo sbagliato strada)
18 Febbraio 2024; si deve prendere il percorso a sn (qui segnato, ma senza indicazioni)
18 Febbraio 2024; si attarversa il bosco in orizzontale, passando presso quella presa di acqua potabile.
18 Febbraio 2024; bel pietrone
18 Febbraio 2024; l'incrocio con la strada in salita, dove avremmo dovuto girare stamattina (1070m). Invece noi abbiamo proseguito diritti (c'è un segno semicancellato, sulla pietra a sn).
18 Febbraio 2024; ecco l'incrocio visto al contrario: per il Termen si deve prendere il percorso pianeggiante, all'indietro.
18 Febbraio 2024; Veronica polita, altro fiorello precoce.
18 Febbraio 2024; calchera, nei pressi dell'arrivo.
18 Febbraio 2024; gufo ligneo nei pressi della calchera.
Distanza totale: 12813 m
Altitudine massima: 1647 m
Altitudine minima: 822 m
Totale salita: 917 m
Totale discesa: -907 m
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