salita al Piz Tri (2308): questa è una classica sci alpinistica, adatta anche ad escursioni estive. Si parte da Loritto frazione beneaugurante di Malonno, che equilibria le sorti con l’altra frazione di Moscio. Proseguendo per la strada principale, si supera il centro abitato e si prosegue per circa un km. Quando la strada, dopo una curva a sinistra in salita, gira a destra e si spiana, perdendo l’asfalto (1093m), si trova una deviazione a sinistra, percorribile con una certa attenzione fino ad un tornante, una brusca salita ed un tratto piano con area di sosta, e fontanina (1250m circa). Qui si parcheggia (a meno che la neve vi abbia fermato prima), e si prosegue per la strada che conduce ad un tornante a destra. Si può anche salire per un sentierino, poco prima della fontana, che taglia il tornante con un diagonale verso sinistra. Dopo l’incrocio col sentiero, la strada prosegue fino ad incontrare una altra deviazione verso sinistra, con sentiero che gira all’indietro, con mancorrente in legno ed indicazione Piz Tri. In realtà sarebbe preferibile seguire la strada, meglio segnata, ma in inverno si deve invece seguire le tracce già presenti, per non correre il rischio di perdersi. Il sentiero, infatti, ritroverà la strada molto più avanti, dopo un percorso abbastanza tortuoso e non facile da raccontare, ma semplice da seguire se già tracciato. Comunque la salita avviene seguendo la cresta Nord-Est del monte, tenendosi però sul versante sud. D’estate si seguano i segni, d’inverno le tracce. Verso i 1900m si incontrano i due laghetti del Piz Tri, che possono costituire da soli degna meta, per chi non volesse strafare. Il sentiero segnato passa tra i due laghi, sale su di un costone retrostante e gira poi a sinistra, puntando alla base della elevazione finale. Si sale per traversone sinistro fino alla cresta Sud, dove si prende e si segue una bella strada militare che porta fino alla vetta. Appena giunti sulla cresta si incontra un’altro sentiero che sale da Lezza, altra frazione di Malonno. D’inverno la strada si perde qua e là, e si seguono le tracce.
L’ultimo tratto di qualche metro è piuttosto erto, e merita attenzione. In vetta, Madonnina.
Att.ne: sul Piz Tri soffia sempre un vento da bufera: coprirsi, chi può…
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