la Valfurva: la val Zebrù e la valle dei Forni.
La strada che scende dal passo Gavia verso la Valtellina incontra a 1733 metri la bella località di S.Caterina Valfurva, ed a 1300m il centro di S.Nicolò Valfurva. Sui due centri abitati confluiscono, da destra scendendo, rispettivamente la valle dei Forni, su S.Caterina, e la val Zebrù, su S.Nicolò. Sono entrambe valli di grandi escursioni, che introducono a ghiacciai e monti che sfiorano i 4000 m. Noi ci limitiamo a riportare il ricordo di due escursioni: al rifugio V Alpini in val Zebrù (2877m) ed al bivacco Giampaolo del Piero (3180m) nella valle dei Forni.
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1) al rifugio V Alpini (2877m); disl. 1500m; (anche rif.G.Bertarelli) da S.Nicolò Valfurva si sale alla frazione di Niblogo, dove si parcheggia. Evitando (o non evitando) il comodo servizio di navetta che vi porta senza sforzo oltre i 2000m, ci si addentra a piedi (sentiero 29), lungo la carrareccia che si inoltra nella valle, ripassa più volte il Torrente Zebrù e guadagna lentamente quota attraverso caratteristici nuclei di baite raggiungendo poi il Rifugio Campo (mt. 2000 in circa 2 ore).
Proseguendo, si arriva presso la Baita del Pastore (mt. 2166), da qui la strada prosegue con una serie di tornanti per arrivare alla grande morena della val Rio Marè. La strada sterrata sterrata prosegue, fino a diventare un comodo e largo sentiero che porta al rifugio, ben visibile sul costone roccioso, ai piedi del Monte Zebrù con sullo sfondo l’imponente cresta dell’Ortles. Dietro il rifugio si può salire fino ai piedi del ghiacciaio.
2) al bivacco del Piero (3180m); disl. 1000m; il bivacco sta appollaiato sulla sella tra il monte Confinale e cima della Malgina, ed è base di escursioni su questi monti. Si parte dal rifugio-albergo dei Forni, nella valle dei Forni, raggiungibile in automobile da S.Caterina Valfurva. Dietro l’albergo parte il sentiero ben indicato, che, puntando verso sinistra, porta al lago della Manzina (2785m) e poi, andando sempre a sinistra, entra in una valletta che conduce al bivacco. Alla fine, diagonale verso destra su pendio piuttosto erto (io l’ho fatto con neve, e non so cosa ci sta sotto).
3) girovagando tra i Forni: sopra il rifugio dei Forni, salendo come per il del Piero, ma girando subito a destra (verso il biv.Passi del Zebrù), si trovano numerosi resti militari. Si tratta di una breve passeggiata, ma ricca di fascino e con vista sui ghiacciai maggiori dall’altra parte della valle.
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