La Concarena è il primo grande gruppo calcareo che si incontra scendendo da Nord in Valle Camonica. La cima principale è cima della Bacchetta (2549m), meta più per alpinisti che per escursionisti, ma tutt’intorno coronata da mete più facili e raggiungibili.
A Sud troviamo il monte Vaccio (2338m), a Nord cima dei Ladrinai (2403m), entrambe raggiungibili senza eccessive difficoltà.
A Nord-Est il gruppo è delimitato dalla valle di Campelli, con un percorso autotransitabile, che da Ono S.Pietro (500m) sale fino al passo di Campelli (1892m), che si apre a Nord del gruppo, passando dalle Baite del Mella (1578m), mentre ad Ovest la valle di Baione sale da Sommaprada di Lozio (1045m) fino al passo di Baione (2163m), ma transitata da un sentiero erto e difficoltoso. Il passo di Baione e quello di Campelli sono collegati da sentiero, anche se non facilissimo (EE).
Ad Est della Bacchetta, sopra Ono S. Pietro, troviamo il rif.baita Iseo (1359m), punto d’appoggio per cima dei Ladrinai, mentre ad Ovest, in piena valle di Baione, il bivacco Val Baione (2016m) offre rifugio ai salitori della Bacchetta (anche se da qui le due mete sono interscambiabili).
Dal passo di Baione parte, verso Sud-Ovest, il mitico sentiero n.6, che porta, passando dalla vetta della Bagozza e da Vai Piane, al rifugio Laeng, sotto il pizzo Camino, transitando per creste e per balze. E’ un sentiero da lasciare a chi lo ha segnato, perchè, causa dei malsegni, ci si può perdere con troppa facilità (parlo dei tempi andati, ora, magari, è peggio….).
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Escursioni e località
1) valle di Baione e cima della Bacchetta (2549m) disl.1550m; in vetta sono stato solo da giovane (cioè prima del digitale), pertanto non ho immagini, e ne parlo solo per completezza. E’ da affrontare solo da escursionisti esperti plus, perché vi sono passaggi in arrampicata ed altri esposti. La valle, invece, è solo faticosa, ma molto bella.
Si parte dalla chiesetta di S.Cristina, raggiungibile sia da Sommaprada (1045m), sia da Villa di Lozio (1000m). Il sentiero parte a dx della chiesetta e sale in valle, sempre erto. Niente acqua (come, di regola, sui monti calcarei), salvo in una vasca naturale, sulla sinistra, in località Plagne del Sale (1600m), bevibile solo ad occhi chiusi. Verso i 1900m si trova la deviazione a dx per cima Bacchetta. Si deve salire per un conoide di detriti o neve, ed affrontare un traversino a sn, aiutato da corda metallica (parte più alpinistica). Poi si risale in un vallone, dove si arrampica un gradone dietro l’altro, senza eccessive difficoltà, fino alla cresta finale, sulla sinistra. Vi posto un collegamento ai Sass Baloss, che descrivono bene la salita.
Se, invece, si sale diritti per la val Baione, si passa al piccolo bivacco Val Baione (2016m), fino a raggiungere il passo di Baione (2163m)
2) rifugio Baita Iseo (1335m); disl. 850m; si può partire sia da Ono S.Pietro (via facile), sia da Cerveno (più difficile). Da Cerveno non si prende il sentiero indicato dalla cartina (sentiero dei Contrabbandieri), che parte in centro al paese, ma invaso da ramaglia, ma una bella mulattiera, segnata in giallo, che parte a Nord del paese (dal centro prendere a dx), dopo il torrente, e va ad incrociare il sentiero a quota 1000, poco prima della Tavola, un bel pianoro, patria della Daphne alpina. All’incrocio, segnato, si gira a destra, si scende un poco, si attraversa la Tavola, risalendola, e si giunge al torrente che scende su Ono, che si attraversa. Pochi metri dopo il torrente, si risale un canalone detritico, fino ad un segno (bastone con bottiglia). Qui il sentiero attraversa in piano verso destra, fino ai pianori abitati dove sorge il rifugio.
Da Ono S.Pietro si imbocca la strada (asfaltata) che sale a destra del paese, e che va fino alle baite del Mella (bel gruppo di baite e malghette). Dopo breve si trova una prima deviazione a sn per il rifugio, per strada erta ma asfaltata, mentre, proseguendo, se ne incontra un’altra più avanti, che sale al rifugio per sentiero. Dal rifugio si prosegue verso destra (Nord-Est), per sentiero, fino ad un bivio a sn per cima Ladrinai (non lo conosco), o diritti fino alle baite del Mella (sopra o sotto, a scelta).
2a) alla Baita Iseo da Pescarzo, con traccia GPS. Da Pescarzo si prende la strada che esce sopra il paese, verso sinistra (cartello indicatore). Appena usciti dal paese si trova un sentierino che scende a sinistra: è buono anche questo, ma non ha indicazioni, e noi proseguiamo sulla strada. La si segue fino alla vicina località Pisine, dove un cartello ci manda a sinistra. Appena superata la malga sovrastante, un bivio non segnato ci dà la possibilità di sbagliare, prendendo a destra e salendo alla vicna località Poma. Qui torniamo indietro e prendiamo invece a sinistra, per la strada in discesa che ci porta al Ponte delle Capre. Si supera il torrente e si sale dall’altra parte, fino ad incontrare la strada che sale da Ono S.Pietro. Da qui si segue il percorso precedente. Giunti alla Baita Iseo, proseguiamo seguendo l’indicazione “Laghetto”, sul sentiero per cima Ladrinai. Giunti al laghetto, ormai asciutto ma con bella sorgente, ritorniamo alla Baita prendendo a sinistra per l’indicazione “Tamba del Giass”. Il percorso si sposta fin sopra la Baita Iseo e poi scende, con varie alternative, o al Rifugio o alle casette nei pressi.
3) baite del Mella e passo di Campelli (1578m-1892m); disl. 1400m; da Ono S.Pietro si prende la strada che sale alle baite; qui finisce l’asfalto, ma prosegue la strada fino al passo. Gita per tutti, in inverno possibilità di ciaspolata collettiva con traversata fino a Schilpario (collegamento solo per esempio).
4) monte Vaccio (2338m); disl. 1300m; bella cima, dirimpettaia Sud della Bacchetta, che si sale senza particolari problemi, salvo la fatica di un percorso erto e poco segnato. Da Sommaprada di Lozio (1045m), nella parte alta del paese, si imbocca la mulattiera che sale verso sinistra per un breve tratto, ma poi prende a destra (segnata), verso Est, fino ad una bella conca che si apre tra il dosso Isiga a dx e il monte Vaccio, a sn (Pià de Stabel). Qui cessa il cammino comodo, perchè per il Vaccio occorre inerpicarsi per tracce su un lungo pendio erboso. Solo in alto si esce sulla destra della cima, su un sentiero di cresta che porta alla vetta con bella Croce. Gran panorama e, allungandosi, si sfiora col dito cima Bacchetta (da qui irraggiungibile). Leggete anche qui.
5) cima dei Ladrinai (2403m); disl. 1400 da Sommaprada; 900 da rif. Bagozza di Schilpario. Cima di media difficoltà (EE), con arrampicata finale con aiuto di cavo metallico (un pò troppo sottile). Si parte dal passo di Baione (2163m), che potete raggiungere per la val Baione da Sommaprada di Lozio (percorso1), o dal passo di Campelli, a cui si sale con facilità dal rifugio Bagozza Dal passo di Campelli si scendono pochi metri verso la Valcamonica e si trova un sentiero segnato verso destra che attraversa il lungo pendio sassoso e sfasciumoso, con vari saliscendi, fin sotto il passo di Baione, dove sale in verticale, con passaggi un tanto franosi, un tanto esposti (è più difficile questo tratto che la salita finale).
Riprendendo dal passo di Baione, si prende il sentiero segnato verso destra (guardando Schilpario). Questo sentiero si innalza inutilmente a sn, a raggiungere la cresta, per poi ridiscendere; si può benissimo abbandonarlo e seguire l’evidente pendio-valloncello erboso che sale dolcemente verso un goletto, dove si riprende il sentiero segnato, girando a destra. Si raggiunge un secondo goletto, dove inizia la salita vera e propria, per cresta e canaletti, sempre aiutati dal cordino metallico tagliamani (guanti), fino alla cresta sommitale, che prima scende un poco e poi risale alla vetta. Gran vista di cima Bacchetta che cade dirupata di fronte a noi. Ad uno dei due goletti dovrebbe sbucare il sentiero da baita Iseo, che però da me non si è fatto vedere.
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