Il rif.Baita Iseo, nel comune di Ono S.Pietro, può essere raggiunto da Ono, con il percorso più naturale, che documentiamo oggi, ma pure da Cerveno, attraverso la Tavola, o da Pescarzo, passando per la località di Parzanica, dove si ricongiunge con il percorso odierno. Può essere utilizzato come base per la salita al Ladrinai, o per raggiungere le baite del Mella ed il passo di Campelli, o per gite ai Corni Rossi ed alle Pimpinelle (complessi rocciosi, ricchi di fascino).
Giunti ad Ono, si attraversa l’intero paese per la via principale e, subito dopo la chiesa, si prende strettamente a destra per via Corno, che si può risalire per 400m fino al divieto, dove si può parcheggiare. Leggo che con un permesso che si ritira di fronte alla chiesa al PerBacco bar, si può salire ancora fino al bivio di Valaiù o, ancor più su, a quello di Pisol, che permettono di abbreviare il tragitto (notizia che non so confermare).
Comunque, dal divieto (600m circa), si può sia salire per strada asfaltata (che va fino alle baite del Mella, ma vi porta al rifugio, prendendo a sin a Valaiù, oppure, girando a sn a Pisol, fino a Parzanica, dove si prosegue per sentiero), sia prendendo una ripida mulattiera, di fronte al parcheggio, che porta in breve ad un prato dove, salendo a ds si giunge all’Abisso, una profonda dolina carsica, del cui fondo non so altro. Si costeggia verso ds e si prosegue nel bosco fino a una serie di casette. Seguendo sempre le indicazioni, si raggiunge la strada che sale da Valaiù, a quota 840m. Si segue la strada fino quasi a 900m, dove si trova un bivio sulla ds che permette di raggiugere il Baita Iseo per sentiero, passando per Parzanica, mentre, proseguendo per strada, si può salire o all’Iseo o, a sn, alle case di Natù, e da lì poi all’Iseo. Come si vede, vi sono numerose alternative. Noi saliamo per sentiero fino a Parzanica (ragiungibile in fuoristrada da Pisol), e poi fino al rifugio, trovando neve piutosto dura negli ultimi 100m (utili i ramponcelli). Nel tratto di sentiero prima di Parzanica, il percorso, normalmente largo a mulattiera, si stringe per pochi metri a sentierino per costeggiare una forra (facile).
Dal rifugio prendiamo la strada di discesa, ma subito giriamo a destra per salire ad un punto panoramico dove abbiamo alle spalle l’incombente Concarena, e davanti i monti dal Pian della Regina (a sn) fino al Frerone a ds, od addirittura fino al Maniva. Bellissimo!
Sotto di noi vediamo l’incantevole gruppo di case di Natù, immerso nella neve. Lo raggiungiamo per strada e, girando verso sn, imbocchiamo la ripida via di discesa (ancora utili i ramponcelli, sul cemento innevato). Raggiungiamo il bivio della strada che scende dall’Iseo, e poi, sempre per strada, il bivio di Valaiù, da dove, girando a ds, raggiungiamo in breve la partenza.
Poco prima dell’arrivo transitiamo di fronte ad un casolare con grandi affreschi rappresentanti San Biagio e San Carlo Borromeo.
18 Gennaio 2025; da Ono si prende via Corno per circa 400m e, trovato il divieto a proseguire, si parcheggia di fianco e si prende quel viottolo. Sembra erto, ma non fatevi ingannare: poi peggiora!
18 Gennaio 2025; questa lapide benaugurale alla partenza ricorda un'antica tragedia: dite un Requiem.
18 Gennaio 2025; dopo il primo strappo, un breve riposo
18 Gennaio 2025; si giunge ad un prato, dove si sale a ds, fino ad una dolina, e poi dinuovo a ds.
18 Gennaio 2025; baitello con vista
18 Gennaio 2025; giungiamo ad una bella costruzione, dove gireremo a sn; ne troveremo altre lungo la via.
18 Gennaio 2025; a circa 850m riincontriamo la strada asfaltata, da cui potevamo salire proseguendo su via Corno
18 Gennaio 2025; dopo poco, a 900m, troviamo questo bivio: si può proseguire per strada o per sentiero: noi prendiamo a ds. Torneremo poi dalla strada, che, comunque, da qui si fa molto più erta anch'essa.
18 Gennaio 2025; il percorso è il tipico viottolo del calcareo: pieno di sassi e di inciampi
18 Gennaio 2025; bellissimi castani, nei pressi di due cascinette
18 Gennaio 2025; grande castano contorto si protende sul sentiero
18 Gennaio 2025; cascina in località Duil, che raggiungiamo con una breve deviazione.
18 Gennaio 2025; la mulattiera diviene per un breve tratto un sentierino che attraversa una forra
18 Gennaio 2025; breve discesa per giungere ai prati di Parzanica (1000m)
18 Gennaio 2025; prati di Parzanica, dove sale una carrabile. Grande vista sui monti che vanno dal passo Campelli all'Elto ed al Pizzo Garzeto.
18 Gennaio 2025; di fronte, invece, vista meravigliosa: da sn, Piz Olda, Pian d.Regina, Marser, Corno Miller (spunta da dietro); alta val Salarno; Blisie e Lendeno, Colombè e cima Barbignaga.
18 Gennaio 2025; cartello a Parzanica
18 Gennaio 2025; Colombè e Barbignaga
18 Gennaio 2025; alta val Salarno: da Sn Corno Miller, cima Prudenzini, Cornetto di Salarno e monte Fumo.
18 Gennaio 2025; si riprende per bei sentieri con alberi complicati ed artigliati.
18 Gennaio 2025; a furia di camminarci, lo hanno scavato (!?)
18 Gennaio 2025; sempre tra alberi bellissimi, anche i caduti!
8 Gennaio 2025; sopra i 1200 inizia la neve: è dura e servono i ramponcelli a scanso di scivolate.
18 Gennaio 2025; la neve si fa più spessa.
18 Gennaio 2025; appena sotto la Baita Iseo, questa bella costruzione, con vista sul Badile camuno.
18 Gennaio 2025; rifugio Baita Iseo, immerso nella neve.
18 Gennaio 2025; sopra di noi sbuca la Bacchetta (Concarena).
18 Gennaio 2025; la vista è un poco impedita dagli alberi: a vista vediamo Colombè e Barbignaga, a sn Pian d.Regina e Marser.
18 Gennaio 2025; saliamo al punto panoramico, a Sud delrifugio, e ci si apre una serie di viste allucinanti! Qui la Concarena.
18 Gennaio 2025; un poggio contornato da betulle candidissime. all'estrema destra un intruso, di quelli che non mancano mai di mettersi in mezzo!
18 Gennaio 2025; Badile in centro, Tredenus a sn e Blumone a ds
18 Gennaio 2025; la bassa val Camonica: in fondo a ds, i monti del Maniva.
18 Gennaio 2025; l'icantevole gruppo delle case di Natù, sulle quali poi scendiamo.
18 Gennaio 2025; una sega della Concarena
18 Gennaio 2025; Concarena
18 Gennaio 2025; Badile a ds con Tredenus a sn
18 Gennaio 2025; a cn-sn sbuca il Blumone, con a ds Cime Terre Fredde e poi il Frerone; in mezzo la Val Braone.
18 Gennaio 2025; in lontananza identifichiamo il CAI Macherio.
18 Gennaio 2025; le case di Natù, imboccando la ripida via di di discesa
18 Gennaio 2025; incrocio con la strada che scende dal baita Iseo (da ds)
18 Gennaio 2025; incrocio alle baite di Valaiù con la strada che sale alle baite del Mella e al passo di Campelli,. La strada ci riconduce al parcheggio.
18 Gennaio 2025; prima del parcheggio, cascinale con grande affresco raffigurante San Carlo Borromeo.
Distanza totale: 8382 m
Altitudine massima: 1372 m
Altitudine minima: 608 m
Totale salita: 788 m
Totale discesa: -784 m
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