sulla Tavola (1100m) da Cerveno, alla ricerca della Daphne alpina, con GPS

La settimana scorsa siamo saliti sul monte Filaressa, alla ricerca della Daphne alpina là segnalata. Avendola trovata, abbiamo pensato opportuno approfittare di una mezza giornata prevista senza acqua in questo periodo di acquazzoni continui, per salire a rivedere lo stesso fiore nell’unica stazione bresciana che ci è nota, e che già vistammo nel lontano giugno del 2015, cioè la lcalità denominata Tavola, sopra Ono S.Pietro, ma raggiungibile solo da Cerveno (due piccoli comuni posti ai piedi della Concarena). Nel gennaio dell’anno successivo pecorremmo la stessa strada, per giungere fino al rifugio baita Iseo, posto più avanti sullo stesso percorso.

In quella occasione (giugno 15) cercammo l’imbocco del sentiero (“Sentiero dei Contrabbandieri”) che parte dal centro del paese, al termine della via “dei mulini” (lo si vede anche nella traccia GPS qui sotto). Ma un locale (=indigeno) a cui ci rivolgemmo, ce lo sconsigliò, perchè chiuso da vegetazione, e ci indicò il percorso seguito allora ed anche oggi. Anche questa volta abbiamo chiesto lumi ad un passante, di aspetto consono alle opinioni richieste, ed anche stavolta questi ci ha sconsigliato il sentiero “ufficiale”, perchè troppo erto (le motivazioni sono cambiate, ma il risultato no), indicandoci anch’egli il percorso poi da noi seguito. Ci ha inoltre avvisato che non è più possibile raggiungere il bivacco Baita Iseo, per questo percorso, perchè le piene nel torrente Ble, che scende su Ono S.Pietro, hanno reso inagibile il suo attraversamento. Abbiamo inoltre constatato che sia lui, sia altri interpellati, non conoscono il toponimo Tavola, che pure avevamo conosciuto da una pubblicazione locale, assieme all’informazione che ivi si trova l’introvabile Daphne alpina. (In effetti, mio padre, che mi insegnò ad amare ed andare in montagna, mi diceva, genericamente: “Non chiedere mai informazini sui monti alla gente del posto, perchè non sanno mai niente“, cosa che mi risulta in gran parte vera). Poichè il torrente in questione è successivo alla Tavola, siamo ugualmente saliti fino alla nostra meta di oggi, anche se avevamo pensato di proseguire poi fino all’Iseo, cosa cui abbiamo rinunciato, visto l’informazione ricevuta.

Questo percorso ha la caratteristica di non essere nè indicato nè segnato, nè presente in alcuna cartino o mappa, ma è ben tracciato e non perdibile, perchè evidentemente ben battuto. Lo si prende al termine Nord del paese, presso il parcheggio alla fine di via Staffolno (via dal nome stranissimo che si imbocca sulla destra poco prima di entrare in paese dalla provinciale). Qui si prende una stradella cementata, che sale fino ad una villetta sorvegliata da due enormi, simpaticissimi cani, che vi terrorizeranno con il loro abbaiare di circostanza, ma non vi mangeranno. La mulattiera parte a destra della abitazione, e sale fino a 1050m, dove incontra il “Sentiero dei Contrabbandieri”, che proviene dal centro paese, come già detto. Si prosegue sulla destra e si giunge alla Tavola dopo una leggera discesa in poco meno di 200m. La Tavola è una piccola conca, delimitata a valle da un rialzo del terreno, mentre a monte vi cade una zona di sfasciumi. Qui si trovano bellissime fioriture di Daphne e di Saxifraga hostii, che potete ammirare, almeno in parte, qui sotto. Si poteva scendere ancora un attimo, almeno fino al torrente Ble, ma per pura pigrizia ci siamo fermati qui a fotografare ed a far colazione, prima del ritorno per lo stesso percorso (scendere dove poi si deve risalire è una cosa alla quale si perde l’abitudine col passare del tempo e degli anni). 

n.b. Il salto della traccia in prossimità del culmine è dovuto ad una ricalibrazione del Garmin.

Distanza totale: 5290 m
Altitudine massima: 1108 m
Altitudine minima: 497 m
Totale salita: 626 m
Totale discesa: -591 m
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