disl. 1300m da Pianezza; si sale ai ruderi della diga del Gleno (1524 m), si attraversa l’emissario del lago sul ponticello, si contorna la sponda occidentale (dx orog) del lago e, in fondo al pianoro erboso, si raggiunge la baita bassa del Gleno; si continua per il sentiero segnato, risalendo il vallone e si raggiunge un secondo pianoro erboso, dove, a quota 1818 m, si trova la baita di mezzo del Gleno (1818 m). Si attraversa poi il torrente per giungere ai ruderi del rifugio Bissolati (distrutto da una valanga nella primavera del 1925) a 1950 m di quota. Qui si gira a sinistra e si sale verso il salto roccioso, che si supera per una larga cengia diagonale verso sn, non visibile dal basso. Si giunge poi ad un baitello con bello stazzo (baita alta del Gleno -2050m), dove si prosegue verso destra fino ad un ritorno del sentiero all’indietro. Si sbuca su un vasto pianoro, con grande omettone, si gira a dx seguendo il sentiero, oppure si attraversa diretti ai piedi del monte Gleno che incombe sopra di noi (possibile ma difficile via di salita, segnata da ometti, per chi sa affrontare 1800 metri di dislivello). Si incontra il sentiero Curò che, provenendo da destra dal rif. Tagliaferri, se ne va, attraverso il passo di Bondione, al rif. Curò. Seguendolo verso destra si giunge in breve al passo di Belviso (2518 m), con bella vista sul lago e sulla valle omonima. Dal passo di Belviso, girando a destra, rimanendo sul versante Sud, si giunge, attraverso un sentierino che taglia gli sfasciumi, al vicino passo dei Lupi, che si apre un po’ più in alto, a Sud, verso il Tornello. Dal passo dei Lupi si può scendere direttamente sul crinale, per percorso libero, al grande omettone che apre il pianoro superiore, e da lì riprendere il sentiero di ritorno.