La valle delle Messi (forse la più bella delle convalli camune non adamelline) si stende a Nord di Ponte di Legno, salendo dalla località di S.Apollonia (1500m) fino al passo di Pietra Rossa (2963m). E’ percorsa dal torrente Oglio Frigidolfo.
Nella parte superiore, accanto al solco principale che piega a sinistra (Ovest), si aprono a ventaglio le convalli del Rio di Monticelli ad Ovest, di Valmalza a Nord e di Savoretta più ad destra (EST).
Il sentiero di fondo valle parte da S.Apollonia e giunge alla baita di Valmalza (1998m), in forma di comoda carrareccia. Poi, divenuto sentiero, sale al bivacco Linge e da lì al passo di Pietra Rossa.
Sul lato orientale si inerpica la strada che sale al passo Gavia, mentre l’altro versante è attraversato da un sentiero d’alta quota che, partendo a Sud dalla baita di Somalbosco (1952m), porta fino al bivacco Linge (2273m), Un altro sentiero (Alta Via camuna N.2) scende dal passo Gavia (2618m), passa nei pressi del lago Negro (2386m) e giunge al Linge, proseguendo poi per Pietra Rossa, dove cala in val Grande di Vezza.
Sentieri secondari salgono, ancora ad inizio valle, ad Ovest, alla baita Monticelli (2071m) e da lì alla valletta di Monticelli e/o ai laghi di Monticelli; ad Est al lago Negro.
Da S.Apollonia si sale anche alla bocchetta di Val Massa (2599m), dalle splendide fortificazioni, cui dedichiamo un capitolo apposito.
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Escursioni documentate:
1) salita (invernale) al bivacco Linge: giunti a S.Apollonia, si abbandona la strada per il Gavia, prendendo a sinistra una stradella che prosegue nel piano fino ad una grande area pic-nik con parcheggio. Qui si lascia la macchina, e si prosegue diritti sul fondo valle, per una carrareccia non asfaltata, che per un primo tratto passa accanto a varie baite. Si lascia sulla destra il percorso per baita Monticelli, che attraversa il torrente su di un bel ponticello e si prosegue sempre diritti, fin quando la strada inizia a salire con maggior decisione. Quando ci si trova di fronte ad alcuni tornanti che superano l’ultimo salto prima dei 2000m di baita Valmalza, se si sale con neve, si preferisce abbandonare la strada all’ultimo tornante a destra, per inoltrarsi sul fondo valle e costeggiare dall’alto il torrente, piuttosto di affrontare un costone ripido da attraversare più sopra. Giunti a baita Valmalza, la strada cessa e si trasforma in sentiero. Si deve attraversare il torrente su di un ponticello abbastanza da brivido, se il corso d’acqua è in piena. Poi ci si porta verso sinistra per salire un pendio non molto aspro, fin sotto le balze che coronano verso il basso la, piana del Linge. Il sentiero le supera con un largo giro verso sinistra, Con neve, invece, si può o salire per un bel canalone che porta alla sommità del sentiero, o proseguire sul fondo valle, per aggirare il Linge e giungervi dall’alto, quando la pendenza tende a diminuire.
2) da Somalbosco al Linge: sentiero sempre sopra i 2000m, in ambiente selvaggio e affascinante, tutto ben segnato. Si parte da S.Apollonia, albergo Pietra Rossa. Dietro l’albergo sale una strada che supera alcune case. Si prende la prima deviazione a sinistra (pianeggiante) e poi subito a destra, in un sentiero che sale tra le conifere. Superati circa 300m, si interseca un percorso proveniente da Ponte d’Allegno, e si prosegue verso destra, giungendo alfine alla baita di Somalbosco (1952m). Qui, girando a sinistra si sale alla malga Prisigai e poi a ValMassa. Noi, invece, proseguiamo sulla destra, trovando un sentiero, dietro la malga, che si inoltra nel bosco, aggirando il costone del monte ed entrando in una profonda vallata, della quale attraversiamo tutto il versante sinistro (dx orog), fino a giungere al fondo. Attraversato il torrente, si risale sulla sponda opposta, dove il bosco finisce e si entra nella brughiera dei 2000m.
Il sentiero qui continua a salire ed a spostarsi lungo la valle (Nord), fino a che non giunge in una bella radura dove scende una cascata e dove troviamo l’indicazione, a sn, per i laghetti meridionali di Monticelli. Chi vuole può salire e poi scendere, ma noi proseguiamo diritti. Il percorso inizia ora a scendere, fino al primo, splendido, lago di Monticelli (2300m circa). Si scende ancora fino all’imbocco della valle di Monticelli, dove, attraversato il torrente, si ricomincia a salire per attraversare tutto il versante orientale di p.ta Monticelli (questo tratto è, in alcuni punti, attrezzato con funi metalliche) e giungere poi alla piana del Linge, sulla quale si scende da sinistra.
3) ai laghetti di Monticelli: i laghetti di M. si dividono in due gruppi: i meridionali (4) ed i settentrionali (2), secondo stiano a Sud o Nord del Rio Monticelli. Qui parliamo dei meridionali, poichè gli altri li raggiungiamo scendendo da p.ta Monticelli, nella prossima escursione.
Partiti dal parcheggio dopo S.Apollonia, in direzione biv.Linge, dopo circa un km si trova una deviazione a sinistra (secondo ponticello sul Frigidolfo), con indicazione. Si attraversa il torrente e si inizia a salire per un bel sentiero segnato, che porta a baita Monticelli (2071m). Si prosegue, a destra della baita, fino ad un cartello indicatore, che segna un bivio. Si sale ai laghi da entrambe le direzioni: a sinistra si raggiunge il sentiero Somalbosco-Linge (punto precedente) prima della deviazione per i laghi, a destra ci si porta all’imbocco della valletta di Monticelli, dove si incontra lo stesso sentiero, ma dopo i laghi. Pertanto, chi prende a sinistra, giunto sul percorso Somalbosco-Linge dovrà girare a destra, mentre prendendo a destra, si dovrà girare a sinistra. Si tenga inoltre presente che il laghetto inferiore (il più bello) si trova sul percorso Somalbosco-Linge, tra l’incrocio per i restanti laghetti e la valletta di Monticelli. Chi avrà scelto il percorso di sinistra lo visiterà per ultimo, chi è andato a destra, lo incontra per primo, appena abbandonata (a sn) la valletta di Monticelli e risalita di poco la china.
Comunque, seguendo il sentiero Somalbosco-Linge, giunti nel suo punto più alto, in una grande radura dove cade una cascata, si trova indicata la deviazione per i laghetti, che si trovano a diversi livelli da lì (l’ultimo in una grandissima conca a circa 1700m). Si torna da lago superiore o per lo stesso itineratrio o dall’altra parte della conca, dove si ritrova un percorso segnato che ci riporta a basso, sul sentiero principale.
4) p.ta di Monticelli (2636m): si sale a baita Monticelli, con il percorso precedente, e si prosegue, dopo la baita, sul sentiero di destra fino a raggiungere la valletta di Monticelli, dove si incontra il sentiero che viene da Somalbosco e va al Linge. Si prende questo, girando a destra; si attraversa il torrente e si inizia a salire, girando dietro un costone, che resta sulla sn. Si approfitta del sentiero per prendere quota, ma poi lo si abbandona per salire alla sommità del costone (omettone), che ci porta alla base della piramide finale di cima Monticelli. Qui si supera un primo gradino erboso, diagonaleggiando verso sinistra, e poi, giunti ad un pianoro, si gira a destra e ci si porta sulla cresta Sud, che si segue facilmente fino in cima. Nell’ultimo tratto, tenere la sinistra della cresta, rimanendo nell’erba, perchè a destra si va sull’esposto.
Per tornare, seguire un tratto (50m) la cresta sommitale rocciosa, fino ad una spalla, dove scende un vallone erboso verso sn. Lo si segue per un centinaio di metri, poi, per non perdere troppa quota, si gira a destra e si supera un cordone che limita il vallone, proseguendo in diagonale destra fino al fondo valle.
Qui si sale nel vallone ben visibile, fin dietro un colletto con un grande ometto. Troviamo qui il lago superiore settentrionale di Monticelli; ridiscendendo nel vallone, si incontra il lago inferiore. Qui, si gira a destra e si trova un sentiero che scende nel fondo valle di Monticelli, dove si ridiscende alla base e si ritrova il sentiero di salita.
5) salita al passo di Pietra Rossa: questo passo mette in comunicazione la valle delle Messi con la val Grande di Vezza, ed il percorso fa parte dell’ Alta Via camuna N.2 , che, partendo dal rifugio Bozzi (valle di Viso) giunge al bivacco Occhi (val Grande).
Dal bivacco Linge si prende a sinistra dell’edificio (guardando l’ingresso), per percorso ben segnato fino in cima. Si sale dapprima di traverso per la costa erbosa, attraversando avventurosamente alcuni torrenti e portandosi sotto un alto gradino che si supera, giungendo ad un’ampia conca ricca di acque. Poi si continua a salire per sfasciumi, prima verso destra e poi riportandosi in centro, fino al passo, cui si perviene per alcuni tratti di sentiero piuttosto erti e malfidi (sfasciumi). Possibilità di incontro con stambecchi.
6) salita in Valmalza: questa valletta, che sale fino ai 3000m, tenendo la p.Valmalza a sinistra, è facile, molto bella e ricca di selvatici. La valle inizia poco sopra il Linge, a destra del percorso per il p.so di Pietra Rossa. Dal bivacco si prende il percorso precedente (a sn), ma lo si abbandona ben presto (al primo torrente), per salire per la max pendenza sulla cresta del costone alla ns destra. Si segue la cresta e si sale verso destra, puntando all’evidente imbocco della valletta, restando a destra del torrente che vi scende. Giunti nella valle, stupore, questa sale dolcemente, quasi piana, per gran tratto, fino ad ergersi al fondo, dove si sale per sfasciumi, per tracce evidenti, prima verso destra e poi riportandosi al centro. Giunti sulla cresta (3000m), si può andare a dx o sn, raggiungendo le vette circostanti, o , accontentandosi come me, tornare a valle. Al ritorno, giunti all’imbocco della valle, attraversare a dx il torrente e scendere sul bel laghetto di Valmalza, che alla salita non abbiamo visto, perchè nascosto in una conca. Da qui, ritorno al Linge per percorso libero.
7) salita nella valle di Savoretta: chiamiamo così una splendida valletta che cade sul percorso che dal Linge va al lago Negro (e al passo Gavia), tratto dell’ Alta Via camuna N.2, e che termina con il passo di Savoretta (2931m). Dal Linge si prende il sentiero che sale alla destra del bivacco, raggiungendo la cresta del costone alle spalle della costruzione (qui è l’unico posto in cui prende il cellulare). Da qui si prosegue pianeggianti, attraversando la vallata, fino ad un tratto aiutato da catene (non difficile). Poi si sale ancora, fino ad aggirare il costone, e ci si porta sotto la bella valletta. Il sentiero prosegue diritto, ma noi giriamo a sinistra e saliamo per percorso libero nella valle, superando alcuni gradoni e giungendo ad un bel laghetto, da dove si può salire fino al passo. Il ritorno può essere fatto dall’altra parte della valle, fino a ritrovare il sentiero (Alta via), in prossimità di impressionanti uscite d’acqua dal terreno. Si prosegue sul percorso fino al lago Negro, dove si trova l’indicazione (attenti sulla dx) per ridiscendere in valle delle Messi per un sentierino (anch’esso molto bello) che ci riporta all’inizio valle (occorre prestare attenzione ai segni, un poco radi, specie in alto).
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Traccia GPS di una salita al Linge da S.Apollonia, per la strada di fondo valle
Altitudine massima: 2271 m
Altitudine minima: 1599 m
Totale salita: 698 m
Totale discesa: -725 m