la valle di Vo

La valle di Vo, in val di Scalve, cade da Nord sulla frazione di Ronco di Schilpario, appena prima di Schilpario. Subito sopra si divide in due: da destra cade la valle del Venerocolino, a sinistra la valle di Venano.

La valle di Venerocolino termina al passo del Venerocolo (2314m), nei pressi dei bei laghetti del Venerocolo.

La valle di Venano sale al passo di Venano (2328m), sotto il quale sorge il rifugio Tagliaferri.

Le due testate di valle sono unita dal tratto più suggestivo del sentiero naturalistico A.Curò, che parte dal passo del Vivione e giunge al rifugio Curò, in alta val Seriana, ma che in questo tratto ha il suo sviluppo più alpinistico, con tratti di grande esposizione, anche se mai difficili. Questo fatto rende possibili bei percorsi ad anello, nei due sensi.

Dal rifugio Tagliaferri è possibile raggiungere, con facile percorso, il pizzo Tornello (2687m), che viene aggirato ad Est, e raggiunto dal crinale Sud.

.

Percorsi documentati

1) al rifugio Nani Tagliaferri (2300m), per la valle di Venano; disl. 2200m; subito dopo Ronco di Schilpario, superato il ponte sul Vo, si prende sulla sinistra la strada per lo Chalet del Vò (indicato). La si supera e si parcheggia dove si può, ai margini della strada. Si prosegue sulla bella mulattiera, tralasciando sulla destra il percorso per la valle del Venerocolino. Si sale fino a quando la strada si trasforma in sentiero e, nei pressi delle cascate del Vo (che non si raggiungono), si gira a sinistra e si attraversa il torrente su di un ponticello. Dopo il ponte si sale per sentiero un breve tratto tra le conifere, fino a prendere un’altra mulattiera che sale da Ronco. Si gira a destra e si segue questa nuova strada, che ci porta sicura fino a alle baite Venano di sotto (1542m), poi al rif.Placido Piantoni (1671m) (chiuso) ed infine alla grande conca di Venano di sopra (1864m), che si attraversa girando a sinistra, per affrontare il guado del torrente dall’altra parte (se è in piena, togliete gli scarponi e passate a guado). Qui si continua a salire fino ad un lungo tratto semipiano che porta al rifugio da Sud (possibile scorciatoia, ma non indicata). L’ultimo breve tratto si stringe in un sentiero parzialmente attrezzato.

2) ai laghi ed al passo del Venerocolo (2314m); disl 1200m; parcheggiato dopo lo Chalet del Vò, come per il percorso precedente, si prende il sentiero di destra (indicato), che risale dapprima il fianco destro (sin.orog) della valle, per poi attraversare il torrente e portarsi sul lato sinistro per chi sale, fino a raggiungere una bella conca a 1900m, dove, fuori sentiero, a dx, si trova un bivacchino veramente selvaggio (cascina del Venerocolino), nei pressi dei ruderi di un bello stazzo. Il sentiero, invece, sale il fianco del monte, e, con ampio giro destrorso si porta sopra la conca e continua ad innalzarsi, dapprima vero sn, poi tornando a dx, fino ad incontrare i due grandi laghi del Venerocolo (il primo fuori sentiero a sn), dopo i quali si sale in breve al passo del Venerocolo, con vista sulla valle di Belviso. Nei pressi del secondo lago, si incontra da dx il sentiero Curò, che viene dal p.so Vivione, sul quale ci si immette per l’ultimo tratto che costeggia il lago.

3) al pizzo Tornello (2687m); disl. 400m, partendo dal rif.Tagliaferri; dal rifugio si torna brevemente indietro e si prende a dx per il passo di Belviso (rif.Curò). Si segue per breve tratto questo percorso, poi si abbandona per proseguire in falsopiano verso sinistra, seguendo ometti e tracce, puntando alla base del Tornello, sempre ben visibile. Quando si giunge sullo sfasciume che contorna il monte, il sentiero si fa più marcato, fino ad aggirare completamente il lato orientale e giungere al sentiero che sale dal lago di Varro, poco sotto la vetta, che si raggiunge per la facile cresta Sud. Sul percorso ho visto camosci, cervi e pernici bianche.

4) sentiero naturalistico A.Curò, dal p.so del Venerocolo (2318m) al rif.Tagliaferri (2328m), raggiungendo il passo del Demignone (2485m). Bellissimo sentiero, bellissimi fiori. Molta attenzione, perché esposto con salto di 500m sopra il Venano di sopra. Il sentiero è tutto segnato, ed aiutato da catene nei posti più esposti. Oltre al passo di Demignone, si passa anche al passo del Vo (2368m)

.

per vedere le immagini, clickare sui titoli delle escursioni.