La valle del Singol cade su Limone s.G. da Nord-Ovest, ma piega a Nord-Est nella parte superiore, dove si apre a ventaglio sotto il monte Carone (1621m), andando dal monte Traversole (1441m) ad Ovest a cima di Mughera (1161m), attraverso passo Rocchetta, la bocca dei Fortini (1245m) ad Ovest del Carone e passo Guil (1208m), ad Est.
Ad Ovest è delimitata dalla catena cima della Selva (1278) – monte Traversole, che la separa dalla valle di Bondo, con il piccolo altipiano di Dalco (842), che si estende alla base di cima della Selva, e chiuso ad Est da una bassa dorsale morenica.
A Sud del monte Carone troviamo il piccolo ma accogliente bivacco Bonaventura Segala (1250m), su di una strada militare quasi orizzontale, che porta dal passo Nota (1205m) fino al passo Guil, passando dal passo Bestana (1274m) e bocca dei Fortini, attraversando il versante Sud del monte Carone.
Si accede alla valle partendo dalla locanda La Milanesa, dove si parcheggia, che si raggiunge in breve da Limone partendo dalla Gardesana, al centro paese, girando all’indietro a sinistra (guardando a Nord) e continuando sempre in salita, tenendo diritto a destra ad un incrocio successivo.
La valle è percorsa da molti sentieri nuovi, molto belli, ben segnati alla partenza, ma alcuni infidi, in quanto difficili od esposti (126 e 140 e, in parte, il 120) e poco segnati più in alto: quindi occorre fare attenzione e limitarsi, se non esperti a quelli principali, cioè a quello di fondo valle che sale al bivacco Segala, con qualche variante in alto.
1) al bivacco Bonaventura Segala (1250m): disl.1000m; dalla Milanesa si attraversa il torrente S.Giovanni sulla sinistra e si inizia a salire per comoda mulattiera che segue il fondo valle; si lasciano sulla sinistra ben due sentieri segnati per la località di Dalco, e a destra un altro segnato come senter del Bepi ; la strada riattraversa il torrente e inizia a salire con bei tornanti, fino a raggiungere l’anfiteatro superiore, nei pressi della cascina Valacco, dove si apre un ventaglio di sentieri, che salgono tutti alla strada orizzontale superiore (uno va direttamente al bivacco). Il percorso principale sale verso destra fino a cima Mughera (un poggio con panchina raggiungibile con due sgambate) e passo Guil, da dove attraversa tutta la testata di valle da Est ad Ovest fino a raggiungere il bivacco Segala, proseguendo poi per bocca dei Fortini e raggiungere il passo Nota, superato il passo di Bestana (1274).
Nella parte superiore della valle non si trova acqua, salvo per alcune sorgenti, che occorre conoscere; ma al bivacco vi è una riserva di bottigliette di cui ci si può servire previa offerta.
n.b. Al bivacco Segala si giunge, con maggior facilità, dal passo Nota, dove si sale in macchina: questo vale, soprattutto, per la salita al Carone, che altrimenti si presenta più impegnativa, con1400m di dislivello.
2) al monte Carone (1621m) (anche Carona, nome sulle lapidi di guerra) per il sentiero degli Alpini: dal bivacco Segala (cui potete arrivare anche dal passo Nota, con percorso più breve rispetto alla salita da Limone) si prende a sinistra verso la bocca dei Fortini (Ovest) (se venite dal p.Nota, vi arrivate direttamente, ma fate riferimento al bivacco per non sbagliare). Ad uno spiazzo si trova per terra a dx una lapide che indica (falsamente) l’inizio del sentiero per il Carone: infatti, dopo pochi metri di salita nel bosco, si deve piegare a sn e proseguire (tra i rovi) quasi piani fino ad incrociare un sentiero ben più marcato, che sale da bocca Fortini. Si sale per vari tornanti, poi si gira verso destra, attraversando sotto le pareti del Carona, e si sale, con qualche tornante, fino sotto la parete rocciosa Sud del monte. Qui si trova un bel percorso, parzialmente scavato nella roccia, che, risalendo con stretti tornanti un vallone verticale, porta in sicurezza (con qualche corda metallica di supporto) fino alla cima del vallone. Prima di scollinare, si deve girare a dx e, passando sotto la cresta, raggiungere i ruderi di un villaggio militare, da cui si prosegue sempre verso dx, fino a superare un costone e salire alla cima per pochi metri sul versante Sud-Est. Bella Croce, bella vista. Si scende sul versante Sud-Est, fino ad un goletto che separa la cresta Sud-Est da un bel picco caratteristico – Punta Mois – (cui si può da qui salire facilmente). Dal goletto parte un sentierino militare (dx) molto bello, che scende e riporta sulla strada ad Est del bivacco Segala. Se invece si continua a scendere per costa, si raggiunge il passo Guil, da dove si può tornare al Segala o ridiscendere a Limone. Scendendo, verso sinistra, si vede una bella grotta: traversando orizzontali a vista, si può raggiungere e visitare senza difficoltà.
3) al monte Guil (1322m): il monte sorge ad Est dell’omonimo passo ed è attraversato sulla vetta dal sentiero che porta al Nodice sopra Pregasina, attraverso cima Nara e cima Bal, sentiero di cui parleremo più avanti. Da qui si tratta perciò di una breve deviazione (ad es. dal percorso precedente), per trovare un posto isolato dove sedersi a far colazione. Dal passo si risale il prato verso Est e si tiene sempre la cresta, seguendo il sentiero, fino alla cresta-vetta, dove il sentiero inizia a scendere dall’altra parte.
4) alla piana di Dalco (865m): dalla Milanesa si prende la strada di fondo valle per il Segala; si incontra quasi subito una indicazione sulla sn per Dalco (111), ma si prosegue, lasciando quel percorso per la discesa. Un poco più avanti si incontra una seconda indicazione,sempre a a sn, che indica un secondo percorso (102) che risale in modo più umano il pendio montuoso, con vari tornanti, un traversone a dx e qualche ultimo, stretto tornante fino all’imbocco Nord-Est della piana di Dalco, una lunga striscia pianeggiante, con alti faggi, tra la montagna a Nord-Ovest ed un basso cordone morenico a Sud-Est, che la separa dalla scarpata verso la valle. Per il ritorno, ci si porta al centro della piana e, contro la dorsale morenica si trova un sentiero che vi sale e la scavalca, scendendo in una valle rocciosa precipite, che par dall’alto impraticabile, mentre risulta poi più facile di quanto l’occhio vi abbia fatto credere. Alla fine, girando a sn, si torna alla Milanesa per il primo percorso trovato.
5) alla Corna Vecchia (1410m) da Dalco: percorso che completa il precedente: giunti all’imbocco Nord di Dalco, per il percorso precedente, si gira a dx e, per un sentiero segnato (nr 102), si continua a salire la costa del monte verso Ovest e poi Nord-Ovest, fino a portarsi sopra la bocchetta tra Corno Nero e Corna Vecchia (alla bocchetta si scende girando a destra); per la Corna Vecchia, si gira a sinistra, continuando per il sentiero 102, che, quasi orizzontale, si porta sulla cresta Nord alla capanna dei Cacciatori, passando sotto la vetta, lato Est. Occorre abbandonare quasi subito il sentiero e salire a sinistra, diritti sull’erba, per giungere alla vetta. Ridiscesi alla bocchetta, si può tornare dalla valle di Bondo per la sottostante strada militare, fino a trovare, a circa 1000m, sulla sn, l’indicazione per Dalco – Bocca Sospiri. Presala, si segue il sentiero fino a rientrare a Dalco, dove, riposativi sotto un grande faggio, ridiscendete per il 111 come qui sopra.
Se, ridiscesi dalla vetta, si prende il 102 verso sinistra (scendendo), si va alla capanna dei Cacciatori e poi, seguendo la cresta Nord, con vari saliscendi, si giunge al valico tra Corna Vecchia e monte Traversole, dove si può salire a questa cima, scendendo dall’altra parte oltre il passo di Bestana, verso la capanna Segala, o scendere a sn sulla strada militare Vesio-passo Nota di cui sopra.
5a) alla Corna Vecchia per la valle Faigole (sentiero 124 per EE): salendo dalla Milanesa per il fondo valle, superato il sentiero 102 per Dalco, si trova sulla sinistra un altro sentiero indicato per Corna Vecchia, nr 124, che si addentra nella rocciosa valle Faigole, salendo per un tratto lungo il torrente, per i resti di una bella mulattiera. Giunti ad una cascata, si gira a sinistra e si sale fino ad un bosco, che costeggia dall’alto la valle. Dopo aver guadagnato quota, si torna orizzontalmente verso destra fino ad attraversare il torrente e poi un breve tratto franoso; si risale dall’altra parte con bei tornanti, fino ad un altro traversone a destra, che porta a fondo di altro vallone, in bell’ambiente boschivo. Qui si trova un bivio (*): a sinistra si sale per Corna Vecchia, passando per il Cuel del Diaol (Cuel: anfratto sotto la roccia), dopo un Cuel minore. Il sentiero in questo primo tratto è stretto ed esposto; dopo il Cuel divien più facile. Alla fine sbuca sul sentiero 102 (vedi precedente), a Nord della vetta, poco prima della capanna dei Cacciatori, che si raggiunge in 10min, girando a destra. Andando invece a sn, attraversato in piano il versante Est del monte, e poi si scende a Dalco da dove si torna alla Milanesa per il 102 o il 111 o il 112. Alla cima si sale per il percorso di cui sopra, appena sotto la vetta, per ripido pendio prativo.
Se, al bivio (*) si va diritti, si risale il versante Est del Traversole, fino ad incontrare un altro bivio: a sn si va su Traversole (128), a dx alla Capanna Segala (144) o al 103, con ritorno a Limone per Valacco.
6) el senter del Bepi (nr 140): dal termine di Limone, nei pressi dell’albergo Europa, parte un sentiero detto delle Creste, dichiarato piuttosto difficile. Io non lo conosco, ma ho percorso per caso quest’altro sentiero, che, da poco sopra la Milanesa risale il monte a dx e va a prendere il sentiero delle Creste più in alto. Da lì si sale fino a cima Mughera non del tutto facilmente, ma neppur in modo troppo difficile. Superata la Milanesa, per il solito percorso di fondo valle, ancora nel tratto con il torrente a dx, si trova una indicazione a dx per il senter del Bepi (senter dei Nadai). Un altro accesso, probabilmente migliore, si ha più avanti, dopo il ponticello che porta dall’altra parte del torrente, appena iniziata la salita. Questo percorso alterna tratti avventurosi, per tracce, specie nella prima parte, e poi per sentieri ben tracciati e segnati, per ritrovarsi con il sentiero delle Creste su di un bel dossello (io vi sono arrivato attraverso un valloncello erto e scivoloso, ma forse per mio errore, avendo abbandonato il segno seguendo una traccia ingannevole). Da lì il sentiero è chiaro, anche se in alcuni punti impegnativo (corda), oppure salita nel fango. Si giunge alla fine a cima Mughera per il costone Sud, rientrando da lì nel percorso normale per il Segala.
Elenco e descrizione dei sentieri
a) nr.101: dalla Milanesa alla capanna Segala per cima Mughera. Facile. Parte dalla Milanesa come strada acciottolata, salendo in direzione NO a sinistra del torrente S.Giovanni; superata una bella fontana (Aqua del Singol), ed una calchera, giunto verso i 500m gira a destra, supera il torrente su ponticello e inizia a salire con bei tornati. Prima di giungere a malga Valacco, si stacca a destra, sempre come strada acciottolata. Diviene poi sentiero e sale fino al baitello di Nenbra, dietro cima Mughera (1161m). Qui incontra il sentiero che viene, da destra, dal passo della Rocchetta (101B), e diviene bella strada sterrata, militare, fino al passo Guil, dove prende nome di nr.421, proseguendo sotto punta Mois e le pareti del Carone, fino al bivacco, a 1250m.
Da questo sentiero se ne dipartono numerosi altri:
sulla sinistra, appena prima della fontana Aqua del Singol, il nr 111 per Dalco; dopo la fontana, il 102, sempre per Dalco e poi Corna Vecchia; poi troviamo il 124 per valle Faigole, indicato per Corna Vecchia e Capanna Segala; davanti alla calchera si stacca il senter del Fiore, nr 126; che sale a congiungersi al 125 e poi al 103; subito dopo il ponticello sul torrente, il nr 125, Piana dei Salcc, che offre una bella variante di salita per Valacco ed il 103.
sulla destra: il senter del Bepi (140), con due varianti: l’una ancora nel tratto iniziale (“senter di Nadai nr 141), l’altra subito dopo il ponte sul S.Giovanni, dopo il 125.
b) nr.102: dal fondo valle alla Corna Vecchia per la piana di Dalco. Facile con leggera esposizione in un punto. Si stacca dal 101 sulla sinistra, poco dopo la fontana de l’Aqua del Singol e giunge alla capanna dei Cacciatori, dietro la Corna Vecchia, da dove poi raggiunge la strada militare che sale da Vesio al passo Nota. E’ già descritto nei percorsi 4-5.
c) nr.103: dal 101 (Valacco) fino alla strada militare 421. Facile. E’ il più occidentale del ventaglio di sentieri che da Valacco salgono alla strada 421, mentre il 101 è il più orientale. Poco prima della malga Valacco, il 101 si stacca sulla destra, mentre la strada che prosegue diritta diviene il 103. Raggiunto in breve Valacco (sorgente), divien sentiero e prosegue, lasciandosi sulla destra prima il 117-118 per Guil e Segala; poi il 120 (bocca Fortini). Subito dopo Valacco, sulla sinistra una deviazione torna a Limone, collegandosi al nr.125. Questo sentiero lo si incontra da sinistra più avanti, dopo una santella e passato il torrente, in localtià Baita del Tuna (ruderi-809m). Il 103 prosegue un tratto con il 125, che poi lo abbandona sulla destra, seguendo il torrente. Il 103 risale la valle del Bosco, fino a dei ruderi (circa 1000m). Subito dopo si trova un quadrivio, segnalato da un cartello (senter dei Vitori-144). Questo sentiero sale a sinistra verso il monte Traversole, e scollina in val Faigole, scendendo sul 126, mentre a destra va alla capanna Segala (cartello nascosto), portandosi al 421 (strada militare). Il 103, contrariamente a quanto indicato dalle cartine, prosegue diritto (Ovest) con la massima pendenza, lasciandovi senza fiato, fino a sbucare sul 128, sulla cresta che scende a Nord del Traversole. Qui, scendendo subito verso un roccolo, si raggiunge il sentiero per Bestana, mentre girando a destra si segue la cresta (nr.128), molto bella, tra trincee, e si scende sul 421, alla confluenza col senter dei Vitori, lasciato sulla destra più sotto.
d) nr 104: da Valacco alla capanna Segala. Facile. Subito dopo Valacco, dal 103 si prende sulla dx il 120 e poi ancora a destra il 104, che sale fino ad incontrare ed unirsi col 118 (sentiero più naturale). Da qui sale fin proprio alla Capanna, che raggiunge da sinistra (Ovest)
e) nr.111: dal fondo valle alla piana di Dalco. E’ il primo sentiero che si incontra sulla sinistra, partiti dalla Milanesa, dopo qualche centinaio di metri (trascurando quindi quello che si trova subito alla partenza, che torna a Limone). Questo sentiero è diviso nettamente in due, da un ponticello di ferro accostato alla parete che supera un salto roccioso. Nel primo tratto è ben disegnato e facile; in quello superiore sale precipite per sfasciumi, anche se con scarsa esposizione. Giunge sopra Dalco, proprio in centro alla spianata, e vi scende in meno di 50m.
f) nr.117: da Valacco a passo Guil. Facile. Appena prima della malga Valacco si stacca dal 103 e sale fino al passo Guil, raggiungendo lì la strada militare 421. Poco prima del passo, sulla destra salendo, bella sorgente “Aqua de Guil“. Vedi 103.
g) nr.118: collegamento tra 117 e 104. Facile. Poco sopra Valacco, si stacca dal 117 e raggiunge il 104. Vedi 103.
h) nr.119 “senter de l’Aldo”: collegamento tra 103 e 104. Non lo conosco. Lo si incontra percorrendo il 103, poco dopo la malga Valacco, poco prima dell’incontro con il 120. Vedi 103.
i) nr.120: da Valacco a bocca Fortini. Leggermente esposto. Lo si prende dal 103 subito dopo Valacco. Sale per la val Piana, fino a ricevere dalla sn il collegamento col 125, verso 1000m. Poi si divide in due tronconi, quello a destra per la val de la Vaca – senter de la Marogna 129, che si ricongiungono più sopra. Nell’ultimo tratto fa un traversone verso destra un poco esposto.
j) nr.124: dal fondo valle alla Corna Vecchia per la val Faigole. Difficile, specie nell’ultimo tratto, stretto ed esposto. Molto bello. Descritto nel percorso 5a.
l) nr.125 “Pala dei Salcc”: dal ponte a fondo valle a Valacco e al 120. Abbastanza facile, con tratti attrezzati. Molto bello, specie nel primo tratto, che si stacca dal Nr 101 al ponticello sul torrente S.Giovanni, prima di iniziare la salita con tornanti. Il sentiero segue il corso del torrente, stando sulla sin (dx orog.), aiutato da qualche facile tratto attrezzato. Giunto all’altezza di Valacco, una deviazione verso dx porta alla malga, mentre il sentiero principale supera due ponticelli consecutivi verso sn, dove incontra il 126, e continua lungo il torrente fino ad incontrare il 103 in località Baita del Tuna. Sale poche decine di metri con questo sentiero, poi lo scavalca a destra, continuando lungo il torrente. Incontra varie sorgenti, finendo ad una cascatella (secca), ” Aqua dela Piana del Pom“. Qui gira a destra e, con un breve diagonale, si porta a raggiungere il 120, che sale a bocca Fortini. Il sentiero si compone di due tratti ben distinti: il primo, dal fondo valle all’incrocio col 103, tra orridi e cascate; il secondo, dal 103 all'”Aqua del Pom”, nel bosco.
m) nr.126 “senter del Fiore”: dal 101 al 125, per la cresta tra val Faigole e la valle principale. Molto bello e abbastanza facile (un pò trascurato nell’ultimo tratto). Si parte all’altezza della calchera lungo il 101, tra il 124 ed il 125. Si costeggia dapprima la val Faigole sul lato sn (dx orog), poi si gira decisamente a destra, all’indietro, e si sale in un vallone tra picchi scoscesi. Al goletto si prende un tratto la cresta (catena), poi un altro vallone ed infine un tratto piano, con una breve discesa, che porta a raggiungere il 125 nei pressi di due ponticelli consecutivi.
n) nr.128 “senter del Limes”: da cima Traversole al 421: parte dal goletto tra Corna Vecchia e Traversole, dove il 102 scende sulla strada militare Vesio-Passo Nota; sale sul Traversole, scende un poco precipite verso Nord, riceve da destra il 103 e segue la cresta, tra trincee, fino al 421, dove questo cambia versante, e dove giunge il 144 “senter dei Vitori“.
p) nr. 129 “senter de la Marogna” per la val dela Vaca. Non lo conosco che per i cartelli indicatori. Si stacca e si ricongiunge al 120, sulla destra salendo, sia nei pressi di Valacco, sia più sopra. Vedi 120.
q) nr.136-137 “senter dele Creste” dall’hotel Europa a cima Mughera. Sentiero attrezzato solo per EE. Non lo conosco se non per il tratto sopra la confluenza con il 140.
r) nr.140 “senter del Bepi”: da fondo valle al 136. Impegnativo. Descritto nel percorso 6. Lo si imbocca a destra salendo nel primo tratto dopo la Milanesa per il 141, oppure dopo il ponte sul torrente, appena iniziata la salita per Valacco.
s) nr 141 “senter dei Nadai“: bretella dal fondo valle, poco dopo la Milanesa, al 140. Erto e impegnativo.
t) nr. 143 “senter del Lolo”: dal 144 al 124: seguendo il nr 124 in val Faigole, quando questo, verso i 1100m gira a sinistra, il sentiero principale prosegue diritto fino ad un goletto (dove incontra un altro sentiero non segnato che sale dall’altra parte); qui gira a sn e sale verso il Traversole per un crestone, fino ad una spalla dove incontra l’inizio Sud del 144, che va a destra, mentre a sn un altro sentiero, a me sconosciuto, se ne va orizzontale verso il Traversole: il tratto dal 124 a questo incrocio dovrebbe essere (da cartello) il nr 143.
u) nr.144 “senter dei Vitori”: dalla val Faigole al 421, attraverso il 103. Facile. Dalla spalla tra val Faigole e valle del Bosco, raggiunta dal 124-143 si scende un tratto fino a girare a sn e raggiungere, un poco in piano, un poco scendendo, il 103, ad un quadrivio, poco prima di alcuni ruderi. Qui il 144 prosegue in piano verso capanna Segala, e raggiunge il 421 dove questo scollina sul versante Sud della grande conca del Singol, dove giunge anche il 103-128.
z) nr.421: da Passo Nota a passo Guil per la capanna Segala. Bella strada militare ancora transitabile con fuoristrada, che attaversa orizzontalmente tutta la testata della valle del Singol, ed in cui confluiscono tutti i sentieri che salgono dal fondo valle o da Valacco.
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Percorso: dalla Milanesa (Limone) per il 101, poi “senter del Fiore” 126, 125-103, “senter dei Vitori” 144, 421 fino al bivacco Segala; discesa per il 104; 103; 101.
Altitudine massima: 1270 m
Altitudine minima: 186 m
Totale salita: 1212 m
Totale discesa: -1219 m