Il lago di Garda è circondato da monti calcarei che stanno sotto i 2000 metri nella sponda bresciana e poco sopra i 2000, con le cime del Baldo, sulla sponda veronese; unisce le due rive il breve tratto trentino di Riva. Sono monti ricchi di fiori di ogni tipo e solcati da mille sentieri.
Attribuiamo alla zona del Garda anche la Valvestino, i monti calcarei del lago d’Idro e quelli calcarei delle valli Giudicarie (valle del Sarca e alta valle del Chiese).
Li descriviamo partendo da Sud sulla sponda bresciana e compiendo l’intero giro del lago, terminando con il Sud della riva veronese.
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Li suddividiamo in questo modo:
da Gavardo ai Tormini
il monte Selva Piana ed il Santuario Madonna della Neve
da Salò a Toscolano
la valle dell’Agna (il prato della Noce; il m.te Zingla; Campei de sima; il rif.Pirlo allo Spino; il buco del Tedesco; il m.te Forametto)
la valle di Collio di Vobarno o del torrente Traversante (monte Forametto, Rul della Saetta)
la valle di Sur (il rifugio Pirlo allo Spino; il monte Spino)
il monte Pizzocolo (salita da Sanico; salita dal passo dello Spino; giro del Pizzocolo da Sanico per S.Urbano)
la valle di Campiglio (Campei de font e Campei de sima; al rifugio Spino; il Castello di Gaino)
tra Pizzocolo e Tremalzo
Cima Rest (cima Tombea; monte Caplone; sentiero del Costone)
i monti di Gargnano (cima Comer; monte Denervo; eremo di S.Valentino)
i monti di Tremosine
il salto sul Garda (l’orrido di Campione; il monte Cas; la salita alla Pieve; salita a Tignale)
la val Tignalga (passo di Scarpapé; passo Puria; monte Puria; cima Tignalga)
la valle di S.Michele (la val Negrini ed il sentiero delle Tracce; la val Puria; il Pom del Pin; m.ga Lorina e monte Caplone; m.ga del Prà Pià; bocca di Fobia; bocchetta di Nansesa; cima delle Sclape e punta Molvina)
la valle di Bondo (passo Nota; Bocca Sospiri; cima della Selva; Corno Nero; Corna Vecchia; m.te Traversole; boc.tta di Nansesa; cima Molvina; Nalbo; Pra della Rosa; cima Tuflungo)
i monti di Limone
la valle del Singol di Limone (piana di Dalco; bivacco Segala; senter del Bepi; monte Carone; monte Guil, val Faigole)
la valle di Ledro e la val d’Ampola
i monti di Pregasina (il Nodice; l’anello di Pregasina)
i monti di Biacesa (cima Capi; lo Sperone e cima Rocca; Rocchetta Giochello e cima Valdes)
i monti del lago di Ledro (il monte Corno; bocca Giumella e cima Valdes; Cima d’Oro, cima Parì e cima Sclapa; il Tremalzo: cima Caset e cima Avez)
la valle dei Concei (bocca dell’Ussol; Mazza di Pichea)
la val Lorina (monte Caplone dalla val Lorina)
i monti di Storo (la val Lorina, Rocca Pagana, il monte Stigolo, cima Spessa)
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il lago d’Idro e i monti di Lavenone
con audace sforzo geografico inserisco anche il lago d’Idro nel territorio benacense, per le somiglianze geologiche e botaniche.
la sponda occidentale del lago (monte Breda, cima dell’Ora, monte Censo, bivacco Gatolé, rif.Rosa al Baremone, valle delle Tese, monte Pizza, Corna Pagana, Dosso Sassello e cima Paghere)
la sponda orientale (monte Spino, Bezplel, monte Cingla, monte Croce di Perlé, Bocca di Cocca- Bocca di Valle- Bocca di Cablone)
i monti di Lavenone (passo della Berga, da Bisenzio a Pezzeda mattina, Corna Zeno, Casina Vecia, la val Canale e cima Paghere, malga Marmentera)
i monti di Riva e della valle del Sarca
di qua e di là dal Sarca (monte Misone e monte Stivo; Durmont e Carcadur)
la sponda orientale
il monte Baldo (l’Altissimo di Nago; la cresta del Baldo; cima Valdritta; punta Telegrafo; la cresta di Naole; salendo da Brenzone)