Passeggiata infelice. Eravamo già stati a malga Stigolo con tempo inclemente, ma oggi è peggio. La nevicata notturna ha riempito i rami degli alberi, che ora aspettano pazientemente che tu stia passando sotto, per scaricarti direttamente dentro il colletto.

Partenza dal lago d’Ampola  (740m) (qualche cento metri dopo, presso un agriturismo, strada indicata). Ciaspole sulle spalle: oggi sono solo un peso, perché fino a 1000 metri si cammina abbastanza bene: ma l’obiettivo è a 1300, quindi pensiamo servano.

Poco dopo inizia a nevicare. Giunti al Put del Visi (Visi è il torrente, quindi non Visì, Ponte del Vicino), sembra la nevicata del secolo, e torniamo indietro.

Giunti quasi alla partenza, di colpo smette di nevicare, ed esce il sole. Tra imprecazioni varie, per non fermarci subito, prendiamo il “senter dei Tocc“, un percorso indicato per bimbi ed accompagnatrici, che porta dal lago d’Ampola a Tiarno di Sopra. A metà percorso, incrociamo una stradella che sale all’incontrario, con pendenza sostenuta. La seguiamo, senza sapere dove va. Ci son già passati in due (tracce evidenti), più una Panda, parcheggiata più avanti (il guidatore-passeggero ha preso il sentiero per la bocchetta sovrastante (Bochet Casedri, dice la carta): è un temerario, meglio evitarlo.

Saliamo fino ad un bel prato, quello di malga Uslera (da cartina, tornati a casa), dove nel frattempo ha ripreso a nevicare ed è pure scesa la nebbia. Nella nebbia, per l’appunto, vediamo i due che ci precedevano su una torretta di avvistamento, in mezzo al prato.

(Nel prato sorgono due case, una in basso, una in alto: noi siamo nel mezzo, ma disperiamo di trovar riparo.)

Salutati e interpellati da lontano, i due affermano di essere cacciatori. Attendono camosci, caprioli o incauti passanti (questo non lo dicono, ma lo pensiamo noi…). Non ci invitano per un caffè, o un bicchier di vino. Probabilmente ci stanno maledicendo, proferendo oscure minacce…(facciamo scappare il selvatico).

Per non disturbarli, ed anche perché siamo bagnati fradici (non fa freddo, e la neve ti si scioglie addosso), torniamo alla macchina, dove consumiamo al sacco, dentro l’auto.