Questo valico (1328m) divide il monte Stino (1466m) dal gruppo, più erto e selvaggio, Bezplel-Cingla (1512-1669m). Rappresenta lo sbocco della vallecola di Piombino, che cade da Est su Vesta, stretta sul fondo, ma amplissima alla sua testata. Vesta è una piccola località turistica, che sorge sull’estuario detritico del torrente Piombino, al centro delle sponda orientale del lago. Alla Pieve vecchia di Idro si prende la strada per Capovalle, che, dopo circa un km, si abbandona sulla sinistra per Ventone e poi Vesta. Una comoda strada asfaltata a bordo dell’acqua porta alla località, dove, dopo una breve risalita, si parcheggia di fronte ad un folto gruppo di indicazioni (1374m). Si prende il sentiero della Calva, che parte assieme a quelli dei tralicci e dei contrabbandieri, che si abbandonano sulla dx dopo circa duecento metri. Il sentiero sale comodamente, con bei tornanti e pochi tratti erti, fino ai fienili Berard (1000m), dove si gira brevemente a sinistra per raggiungere la strada carrozzabile che sale da Bondone. Questa ci porta al Cingolo Rosso (1100m), uno stretto istmo che congiunge il monte Calva (1194m) al Bezplel (1512m), separando la valle di Piombino da quella delle Freole, di Bondone. La strada, chiaramente militare (qui passava il confine, e le fortificazioni che troviamo erano l’analogo di quelle di Anfo-Censo) ci porta fino alle pendici del Bezplel, dove divien sentiero, in un ambiente veramente selvaggio e ricco di fascino. Troviamo quasi subito una deviazione per il Cingla (difficile!), a sn, mentre il nostro percorso attraversa le rocciose pendici del Bezplel, con qualche tratto appena appena esposto, ma sempre sicuro. Superato il tratto più a picco, ancora un lungo aggiramento della testata di valle, fino ad un incrocio con un sentiero che sale dalla malga Piombino. Qui si gira all’indietro, a sn, e si sale in breve alla Bocca. Sopra di questa, seguendo per pochi metri il percorso per Bocca di Valle (indicato come percorso storico) e prendendo subito a sn, all’indietro, belle trincee e grotte fortificate, visitabili in sicurezza (corda metallica). Per il ritorno conviene rifare quello di andata, mentre noi, seguendo una traccia nella neve, abbiamo preso per la malga Piombino (1100m), verso dx all’incrocio sottostante. Giunti appena sopra la malga, le tracce non hanno seguito il percorso (credo selvaggio) della valle, ma hanno proseguito risalendo per ben duecento metri e aggirando la testata di innumeri valloncelli, con passaggetti infidi, fino a congiungersi con il bel sentiero che scende dal monte Stino, e che ci riporta a valle con innumerevoli brevi tornanti, tra Paröle e Vesta. Poco prima della strada asfaltata, si prende a destra per la via dei Forti, che ci riporta a Vesta in breve, rimanendo nel bosco.
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Altitudine massima: 1382 m
Altitudine minima: 387 m
Totale salita: 1231 m
Totale discesa: -1221 m
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Altitudine massima: 1382 m
Altitudine minima: 387 m
Totale salita: 1231 m
Totale discesa: -1221 m