La valle di Bondo si apre sopra Vesio di Tremosine (la frazione più alta – 620m : Tremosine è solo un agglomerato di frazioni sparse sull’altipiano), sale verso Nord-Nord-Ovest e termina la passo Nota (1205m). La valle è molto caratteristica:si apre con un laghetto (lago di Bondo) formato da uno sbarramento morenico naturale che chiude una lunghissima piana (resto del vecchio lago) che si addentra tra le catene Corno Vecchio–Corno Nero–monteTraversole a destra e la Cocca–cima Molvina–punta delle Sclape a sn. Alla fine della piana si stringe e sale piuttosto verticalmente fino al passo Nota, che separa la catena del Tremalzo dal m.te Carone.
La valle è percorsa tutta da una comoda strada asfaltata che collega Vesio col passo Nota; un’altra bellissima strada militare (sterrata, e solo parzialmente carrabile) sale da Vesio sul versante Est della valle, fino al passo Nota, costeggiando le cime di quella catena. Il versante Ovest è percorso da numerosi sentieri che portano alla bocchetta di Nansesa, cui si sale più comodamente da un percorso che inizia a mezzo della piana, nei pressi di una azienda agricola. Dalla bocchetta di Nansesa a bocca Puria vi sono due percorsi, quello di cresta e quello a mezza costa dalla parte di S.Michele, di cui abbiamo già parlato.
Nella parte superiore, dalla strada asfaltata si staccano a destra tre percorsi su erti sentierini (val Clemone, Tregadone e Muravalle), che salgono ad incontrare la strada militare superiore. Appena più su, a sinistra salgono una erta carrabile per la località di Nalbo ed un bellissimo sentiero per la bocca di Puria.
Dal passo Nota (dove troviamo ben due rifugi, quello grande del passo ed uno poco prima, a sinistra della bella fontana), si staccano a sn una lunga strada militare per il passo Tremalzo, a destra il percorso che porta al monte Carone ed al bivacco Segalla, di cui parliamo nella sezione val del Singol di Limone.
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1) passo Nota (1205m): potete giungervi anche in automobile o per diverse vie, tutte facenti riferimento alla strada militare del versante orientale della valle; di fronte al rifugio degli Alpini (dove si può vedere un enorme cannone da 220), di là dalla piana, sale un sentierino che raggiunge sul dosso la campana del cimitero militare, che scende dall’altra parte; una lapide ricorda una disgrazia anche in tempo di pace, per un incendio che coinvolse il personale che lo stava costruendo. Il cimitero, dall’altra parte, dà sulla strada militare di cui parlavamo prima, e che arriva al passo con un giro più lungo, da Ovest.
2) la strada verso il Tremalzo: appena prima del passo Nota sale a sn una strada militare, molto bella (adatta a ciaspole e bici) che raggiunge cima Marogna ed il passo Tremalzo. La strada aggira una cima minore (m.te Nota-1384m), poi si stende con vari tornanti sul versante Sud del monte, passando sotto ad un primo passo (breve sentierino a dx), denominato Pra della Rosa, e poi un altro (passo del Gaton -1636m), sotto cima Tuflungo (1715m), che può essere raggiunta con facilità. Da cima Tuflungo scende un sentiero militare (dalla grotta sotto la cima) che va fino a Pra della Rosa, costeggiando dall’alto la strada principale (fare attenzione, non è segnato né tenuto).
3) a p.so Nota per la strada militare del versante orientale: da Vesio fino al passo Nota sale una bellissima strada militare che segue il versante orientale della val di Bondo, parallela a quella di fondo valle. La strada offre varie uscite sulla destra, che elenchiamo. Appena sopra Vesio, prima di imboccare la valle di Bondo, si gira a dx (spiazzo) verso un gruppo di case. Qui parte, a sn, la strada, che, dopo poco passa davanti ad un monumento degli Alpini (Piazzale Angelini), poi sale con tornanti fino a prendere decisamente la direzione della valle.
- a quota 1000m troviamo, a dx, il sentiero per Bocca Sospiri (1026m), che porta al piccolo altipiano di Dalco (842m), che sovrasta la valle del Singol di Limone
- poco più in alto, una strada si stacca a dx per salire con tornanti ad una cascina (indicazioni per cima della Selva); dalla goletta sovrastante si sale con facilità a dx su cima della Selva (1278m), mentre a sn parte un sentiero che, dopo punta della Brusa (1288m), aggira il Corno Nero (1402m) sulla dx, fino alla bocchetta tra C.Nero e Corna Vecchia, permettendo anche la salita al C.Nero. Sentiero per EE: io non ho potuto percorrerlo se non in parte, perché allora intralciato da alberi caduti (2008)
- appena dopo si incontra, sulla sinistra, la ridotta di Broso, una vecchia fortificazione.
- sulla sinistra si incontra il sentiero di val Clemone (o Tregadone grande), che sale dal fondo valle
- sulla destra, dopo due tornanti, la deviazione (indicata), che sale in breve al goletto tra Corno Nero e Corna Vecchia. A sn si sale con facilità alla C.Vecchia, mentre a dx parte il sentiero che porta alla b.tta di cima della Selva, con indicazione Corno Nero (ne abbiamo parlato qui sopra). Sentiero esposto. Sempre sulla dx, dopo il passo, scende un facile sentiero fino a Dalco.
- ancor più avanti, su di una curva a sn, verso dx, all’indietro, sale un sentiero (non indicato) che, rigirando a sn, si porta fino sul monte Traversole (1441m), ultima vetta della cresta Est. Si scende dall’altra parte e, con percorso un poco avventuroso (non è segnato e si va per sentieri a naso), giunti sul fondo si gira a sn e si perviene al passo Nota o da m.ga Bestana, o dal goletto a quota 1280 a Nord del Traversole, che riporta sulla strada militare di partenza.
- Ora inizia un lungo tratto quasi pianeggiante, anzi in discesa alla fine, che riceve sulla sinistra il sentiero di Tregadone e poi quello di Muravalle. Questo sentiero è segnato dalla cascina di Muravalle (1280m), che incontriamo sulla sin, ma da qui, dopo breve discesa, torna indietro a sn fino a portarsi sopra la discesa vera e propria. Presso il passo Nota troviamo sulla dx il cimitero militare, e poi giungiamo al passo girando a dx, dopo aver aggirato il colle del cimitero.
4) dal fondo valle alla strada militare: seguendo la strada asfaltata di fondo valle, superata la grande piana di Bondo, nel tratto ancora pianeggiante dove a sn, si trovano varie aree attrezzate, sulla destra, tra i pini si vedono le indicazioni di due percorsi, prima quello di val Clemone, poi quello di Tregadone, che salgono ad incontrare la strada militare di cui abbiamo parlato qui sopra. Il sentiero di Muravalle parte invece più avanti, quando la strada, superato un ponte, sale sul versante Ovest, ad una curva a sn, dove si trova una fontanina. Si deve attraversare il torrente a piedi e trovare il sentiero segnato dall’altra parte.
5) bocchetta di Nansesa e punta Molvina (1294m e 1522m); (ne abbiamo già parlato nella sez. precedente, poichè vi si sale anche da S.Michele); giunti a mezzo della piana di Bondo, un cartello indica un’azienda agricola sulla sinistra; si segue la strada sterrata fino all’azienda e si parcheggia poco oltre. Si prosegue sulla stradella in direzione di una casa contro il monte, fino a trovare il sentiero sulla sinistra che sale alla località di Arsone (malghetta). Il sentiero sale in una stretta valletta e poi si addentra in una più larga fino alla casa di Arsone; da qui raggiunge la Colma (1050m), un dossello dove si trova un bivio: a dx si va pianeggiando fino a Nalbo (due cascine, una a 1022m, l’altra a 1062, da cui si scende per strada cementata fino alla strada di passo Nota). Prendendo a sn si sale dapprima ad un bel Cuel (roccione a strapiombo), da cui a dx un sentierino porta ad una bella grotta, mentre continuando a sn si raggiunge la bocchetta di Nansesa, dopo aver incontrato sulla sn il sentiero che scende in valle verso Vesio. Da Nansesa si sale verso destra alla punta Molvina per un sentiero infido ed una strada militare il cui passato non riscatta il disastroso stato odierno.
6) bocca di Fobia (1157m); (anche di questa abbiamo già trattato nella valle di S.Michele); salendo verso passo Nota per la strada asfaltata, superato sulla destra il sentiero di Muravalle e, più avanti, sulla sn la stradella cementata per Nalbo, si giunge ad una presa d’acqua (basso edificio sulla sn), dietro la quale parte il sentiero (questo molto bello) per la bocca di Fobia. Il sentiero sale per un tratto fino a scavalcare la spalla che lo porta nella valletta del Piles, che percorre tagliando la costa, quasi pianeggiante per quasi un km, fino in fondo, dove trova una strada militare che sale alla bocca con numerosi tornanti.