la valle di Sur

La valle di Sur cade da Nord tra Serniga (frazione di Salò) e S.Michele (fraz. di Gardone Riviera), scendendo dai piedi del monte Spino. Percorsa dal torrente Barbarano, è la via di accesso privilegiata al rifugio Giorgio Pirlo allo Spino (1167m), assieme a quella da Gaino, di cui parleremo più avanti..

Si sale a Serniga per una bella strada subito dopo Salò, con indicazione a sinistra. Proseguendo dopo il borgo, si giunge ad una svolta netta a destra, sul torrente Barbarano, dove si entra nel comune di Gardone. Alla prima località abitata (Colomber-392m), si trova l’indicazione per la valle e per il rifugio Pirlo.

In realtà i percorsi per il rifugio sono due: uno seguendo sulla sinistra il fondo valle pianeggiante, lunghissimo, fino ad un spiazzo dove inizia il percorso in salita a piedi, lungo il corso del torrente; l’altro, seguendo la strada carrozzabile che sale a destra e che porta (solo con fuoristrada, e solo per un tratto) fino al passo di Spino (1134m), da dove, girando a sn, si raggiunge il Pirlo per percorso pressoché pianeggiante.

1) al rif.Pirlo allo Spino per la valle di Sur; disl, 700m; giunti da Serniga in località Colomber, si gira a sinistra, seguendo le indicazioni per il rifugio, e poi si tiene la strada bassa a sinistra, che si inoltra, sterrata e pianeggiante, nella lunghissima valle di Sur (2,5km). Quando la strada non risulta più percorribile (attraversamento di un torrentello), si parcheggia (540m) e si prosegue a piedi. Poco dopo, incontrando il torrente Barbarano, si trova a sinistra l’indicazione per il Buco del Tedesco; attraversando il torrente (ponticello) si può seguire un sentiero, piuttosto erto, che conduce ad intersecare il percorso che dal Buco del Tedesco porta al rifugio.

Il percorso principale, invece, prosegue sul fondo valle, per un tratto proprio nel torrente, per portarsi a destra pochi metri dopo. Si sale per una bella strada selciata, all’inizio a fianco del torrente e a tratti invasa dall’acqua, fino ad un incrocio segnato, nei pressi di un attraversamento d’acqua, dove, salendo a sinistra, si va all’attacco di un tratto ferrato (Spigolo della Bandiera) che sale al rifugio direttamente; la ferrata può però essere evitata, salendo a destra per comodo sentiero e sbucando pochi metri a destra del rifugio.

Se invece, all’incrocio, si prosegue verso destra, passando vicino ad un bel rudere, dove la strada divien sentiero, si va a sbucare al passo dello Spino (1134m), dove sorge un bel osservatorio avicolo, normalmente abbandonato. Qui si prende la strada verso sinistra, che sale un breve tratto, passando vicino all’attacco di una ferrata (Ernesto-Franco), e poi ad un grande, strano edificio, quindi prosegue pianeggiante fino al rifugio, incontrando sul percorso, a destra, il sentiero dei Ladroni, che sale dal passo della Fobbiola.

2) al rif.Pirlo per la costa orientale di Sur; se non si segue il fondo valle di Sur, ma ci si addentra sulla strada a destra, tra le case, parcheggiando qui, si continua sulla strada, subito in salita e poi sterrata, che sale la costa destra (sin orog.) della valle di Sur; salendo si trovano numerose scorciatoie segnate, l’ultima delle quali ci porta ad uno splendido roccolo (il Pirello) sulla cresta, superato il quale ci si ritrova su di una strada, che a destra scende a S.Urbano (chiesetta tra i boschi, da cui si prosegue per Sanico), e che a sinistra porta, pianeggiando, al passo dello Spino. Non so bene se la strada che percorrevamo si unisce a questa, più sotto, come sospetto.

3) al monte Spino (1504m); sul percorso passo dello Spino rifugio Pirlo, si trova sulla destra il sentiero che sale al monte Spino (due diversi attacchi, che si congiungono quasi subito). Sentiero abbastanza semplice, salvo qualche passaggio su roccette, verso la vetta, sdrucciolevole se con acqua o neve. La vetta non presenta alcuna attrattiva, perché la vista è mascherata dalla vegetazione, salvo verso il Pizzocolo, che risulta visibile per tutto il percorso.

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