Col nome di val Lagarina si intende l’imbocco della valle dell’Adige, limitata dalla chiusa di Ceraino a Sud, fino quasi a Trento, compresa, grossomodo, tra il Baldo ad Ovest e la Lessinia ad Est. Il nome deriverebbe dal fatto che questa zona era resa paludosa dalle inondazioni dell’Adige, fino a quando la chiusa di Ceraino fu allargata a cura del vescovo di Trento, nel 1700.
Lo sbocco della valle nella pianura fu difeso da poderose fortezze già dagli austriaci (forte di Rivoli o Wohlgemuth, forte di Ceraino, o Hlawaty, forte di Monte, o Mollinary. Queste furono poi riattate dagli Italiani, dopo la conquista del Veneto (1866) e prima della Grande Guerra, con il riposizionamento dei cannoni. Inoltre furono aggiunte altre fortezze, come quella di Masua, a Nord del monte Pastello, ad Est dell’Adige, e quella di S.Marco, sul monte Cordespino, ad Ovest del fiume.
Un altro forte austriaco, ora semidistrutto, fu il forte dell Chiusa, mentre dagli Italiani furono costruiti anche la Tagliata di Incanale a Rivoli, i forti Cimo Grande e Naole.
Salendo al monte Pastello da Ceraino, si incontrano sulla strada i forti Hlawaty e Mollinary, mentre si possono ammirare dall’alto il Wohlgemuth, la Tagliata e il S.Marco.
Le fortezze austriache si caratterizzano per la bellezza architettonica e per la cura costruttiva, tutte in pietre di marmo rosso di Verona, perfettamente tagliate e squadrate, come per un palazzo signorile.
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21 gennaio 2018 il forte di Rivoli, o Wohlgemuth, visto dalla chiusa
21 gennaio 2018 il forte di Rivoli, o Wohlgemuth, visto da Ceraino
21 gennaio 2018 forte di Ceraino o Hlawaty
21 gennaio 2018 forte di Ceraino o Hlawaty
21 gennaio 2018 forte di Ceraino o Hlawaty: finestra cannoniera
21 gennaio 2018 forte di Ceraino o Hlawaty: finestra cannoniera
21 gennaio 2018 forte di Ceraino o Hlawaty: il fossato difensivo
21 gennaio 2018 forte di Ceraino o Hlawaty: il fossato difensivo
21 gennaio 2018 la val Lagarina dal forte di Ceraino o Hlawaty; sulla sn, il monte Cordespino, con, poco visibile, il forte di S.Marco
21 gennaio 2018 forte di Ceraino o Hlawaty: una garitta
21 gennaio 2018 forte di Ceraino o Hlawaty: il corridoio di accesso: l'ingresso è in fondo, tra forte e monte
21 gennaio 2018 forte di Ceraino o Hlawaty: l'ingresso al forte
21 gennaio 2018 forte di Ceraino o Hlawaty: i portici del cortile, istoriati dai soliti imbecilli
21 gennaio 2018 forte di Ceraino o Hlawaty: come sopra
21 gennaio 2018 forte di Ceraino o Hlawaty: il cortile triangolare
21 gennaio 2018 forte di Ceraino o Hlawaty: la porta di accesso, dal cortile
21 gennaio 2018 forte di Ceraino o Hlawaty: stanza cannoniera
21 gennaio 2018 forte di Ceraino o Hlawaty: l'accesso alla parte più interna, che da cui si sale alla spianata superiore
21 gennaio 2018 forte di Ceraino o Hlawaty: l'accesso dalla spianata superiore
21 gennaio 2018 forte di Ceraino o Hlawaty: la spianata superiore: i camini a sn servivano per lo sfogo del fumo delle cannoniere
21 gennaio 2018 forte di Ceraino o Hlawaty: il cortile dall'alto
21 gennaio 2018 forte di Ceraino o Hlawaty: il cortile dall'alto
21 gennaio 2018 il forte di S.Marco, sul Cordespino, visto dal forte di Ceraino
21 gennaio 2018 forte di Ceraino o Hlawaty: dalla strada che prosegue vero il Mollinary
21 gennaio 2018: la Madonnina del Forte (poco prima di forte Mollinary)
21 gennaio 2018 forte di Monte, o Mollinary
21 gennaio 2018 forte di Monte, o Mollinary
21 gennaio 2018 forte di Monte, o Mollinary: la chiusa di Ceraino
21 gennaio 2018 forte di Monte, o Mollinary: la porta di accesso, chiusa da uno sbarramento facilmente rimovibile
21 gennaio 2018 forte di Monte, o Mollinary
21 gennaio 2018 forte di Monte, o Mollinary
21 gennaio 2018 forte di Monte, o Mollinary
21 gennaio 2018 il forte di Masua visto dal monte Pastello