monte Vallecetta (3150m) e Bei Laghetti, da Bormio 3000 a B.2000, con GPS

La settimana scorsa eravamo in vetta al Sobretta e, guardando giù verso Ovest, vedevamo dei bellissimi laghetti, di un blu cobalto (o turchese?) splendente, sparpagliati in una grande conca pietrosa. Li avevamo già visti e fotografati 12 anni fa, senza farci troppo caso. Stavolta, invece, aiutati un poco da Internet e molto dall’amico Davide di Aquile Rampanti, scoprivamo il modo arrivarci, ed in modo piuttosto facile. I laghetti, con uno sforzo di fantasia veramente encomiabile, quei di Bormio li chiamano Bei Laghetti, e vi ci portano scendendo da Cima Bianca – Bormio 3000, dove si giunge in comoda funivia da Bormio 2000, per una stradella ben scavata, indicata e mantenuta, aperta a tutti. 

Dai Bei Laghetti (1715m), poi, è possibile tornare a Bormio 2000, o, più facilmente, ritornando indietro a Cima Bianca, o con un lungo giro che vi ritorna aggirando da Est la grande montagna, passando per Bocca di Profa (1662m) e discendendo a Nord per la val di Sobretta

Prima di scendere ai laghetti siamo però saliti in vetta al monte Vallecetta (3150m) (chi cavolo mai avrà inventato un nome simile?), per un sentierino ben tracciato, con poca o nulla esposizione (un solo passaggio in cresta, di due metri, ma con sentiero largo un metro), allungando così il già lungo percorso, ma vuoi mettere la soddisfazione…

A Bormio 2000 si può arrivare per cabinovia o per comoda strada asfaltata. Abbiamo scelto questa seconda, per poter partire con la prima corsa alle 9.00 verso Bormio 3000, dove giungiamo appena prima delle 9,15. Per imboccare la strada per i Laghetti si seguono le indicazioni, che fanno girare intorno alla stazione, appesa proprio in vetta a Cima Bianca (3020m). Si scende per qualche metro e si giunge ad un goletto dove a sn si diparte la via per i laghi, mentre a ds si inizia subito a salire verso il Vallecetta

Prendiamo per questa via, e giungiamo in vetta in una ventina di minuti. Gran panorama, se ci si vedesse, ma il cielo è piuttosto nebbioso. Scattiamo qualche foto e poi scendiamo. Ora prendiamo per i laghi, dove si arriva in circa 40 minuti, prendendosela comoda. Poichè abbiamo pensato di fare il giro completo, non c’è molto tempo per visitarli (ce ne sono diversi, sparpagliati tutti intorno), ma ci accontentiamo dei due più grandi, costeggiati dal sentiero. La caratteristica di questi specchi d’acqua è l’incredibile colore metallico, dato dall’abbondanza di sali minerali che la montagna vi scarica (forse ossidi di zinco). Ricordano il lago Vago, salendo all’omonimo monte. Curiosa è anche l’acqua che vi scende, quasi lattiginosa per sostanze disciolte.

Dai laghi scendiamo sempre verso Sud fino alla Bocca di Profa, dove è passato l’Abate Stoppani (autore del Bel Paese – che non era Bormio, ma l’Italia tutta), come ricorda il cartello indicatore. Verso Sud vediamo due dei laghi di Profa, tra cui il lago Stelù, mentre il maggiore, quello delle Tre Mote resta coperto.

Noi però prendiamo a sn, verso Nord, e discendiamo la valle del torrente Sobretta, fino a giungere ad una gran conca, dove troviamo il Baitin dei Pastori (2300m circa). Qui dobbiamo prendere a sn, attraversare il ponticello e iniziare a salire per un sentierino piuttosto stretto e malagevole che attraversa un po’ in piano, un po’ salendo a strappi, un lungo costone che scende a Est da cima Bianca. Dopo circa 100m di salita, si inizia a scendere fino alla località di Sobrettina, dove si trova una bella strada pianeggiante che riporta a Bormio 2000. Nel frattempo ha iniziato a piovere a dirotto, e giungiamo alla meta ben bene imbrombati, come si dice a Brescia (inzuppati o infradiciati per i puristi). Giunti alla spianata degli impianti, cessa d’improvviso di piovere. Gran folla che assiste ad una gara di discesa in bicicletta. Fuggiamo appena in tempo.

Distanza totale: 16967 m
Altitudine massima: 3156 m
Altitudine minima: 1987 m
Totale salita: 365 m
Totale discesa: -1395 m
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