Il Piz Campasc è una elegante piramide che sorge a Sud-Est del lago Bianco al passo del Bernina.
Sfiora i 2600m, ma poiché la base di partenza sono i 2330m del passo, costituisce una comoda meta anche per chi si è sobbarcato il lungo viaggio automobilistico per giungere colà, ai confini di Tule.
Come aspetto ricorda il Castel di Picol, al lago di Picol, in val Brandet, mentre il sentiero di salita ricorda l’ultimo tratto del Corno Stella, in val Brembana, cioè un traversone destrorso su ripido pendio, con brevi salti rocciosi da superare (facilmente) con uso mani, proprie od altrui.
Il tratto di avvicinamento, lungo un cordone morenico che contiene ad Est il lago Bianco, è di circa un km e mezzo, con continui saliscendi, che aggiungono un centinaio di metri ai 300 che comporterebbe la salita vera e propria.
Il monte, all’avvicinamento mattutino, anche per l’esposizione solare che lascia in ombra i passaggi apparentemente più critici, appare arcigno, ostico e quasi inaccessibile. In realtà è un trucco tutto svizzero: seguendo passo passo il sentiero ci si accorge poi che le difficoltà sono limitate, anche se la salita offre una discreta soddisfazione al normale escursionista semi-esperto come noi.
Giunti ai piedi del monte, si deve prima salire per facile sentiero fino ad una spalla Nord ben visibile, che offre l’accesso alla pala Ovest della cima. Per giungere alla spalla l’unica difficoltà sono gli ultimi 20 metri su pietroni accatastati, ma che si superano senza particolari difficoltà o pericoli. La spalla si supera sulla cresta per tratto piano, poi si inizia con una salita un po’ brusca di una decina di metri per prendere poi il sentiero che sale con pendenza regolare. Subito si incontra la prima (ed unica) difficoltà: un passaggio di tre metri su lastre di granito inclinate a 60 gradi. Il piede fa bella presa, mentre la mano trova sulla sinistra di che appoggiarsi (appigliarsi sarebbe esagerato). Vi è anche una fessura al fianco, che offre un’altra soluzione, ma noi siamo rimasti sulla sn, contro la parete.
Da qui in avanti potete salire tranquilli, che non troverete difficoltà superiori, al di là di qualche capogiro se guardate troppo da basso.
Un breve tratto su terreno di frana, ma senza problemi, e sbucate sul versante Sud, ampio e pratoso, che vi conduce in breve alla vetta. Splendido panorama, tutti circondati da montagne svizzere o valtellinesi, tutte sopra i 3000, mentre ad Ovest si aprono belle vedrette e ghiacciai.
Merita una menzione il lago Bianco, che risulta di tale colore perché alimentato dalle nevi e ghiacci del Piz Cambrena. E’ delimitato da due dighe, sia a Sud come a Nord. L’acqua cade però a Sud, verso l’Adriatico, mentre a Nord la diga impedisce la commistione con il lago Nero, alimentato da sorgive, e che cade invece verso Nord, prima nell’Inn, poi nel Danubio (cui dona il famoso colore blu) ed infine nel mar Nero (nero il lago, nero il mar).
2 Luglio 2022; il parcheggio proprio al valico del passo del Bernina, con la vedretta del Cambrena alle spalle
2 Luglio 2022; a sn del parcheggio troviamo l'indicazione per il Piz Campasc
2 Luglio 2022; ecco il Piz Campasc dal parcheggio, con a sin l'aguzza guglia del Piz dal Teo
2 Luglio 2022; la stradella si alza e si abbassa seguendo la cresta morenica che porta alla base del Piz
2 Luglio 2022; man mano che ci si avvicina, la piramide sembra sempre più inaccessibile
2 Luglio 2022;sulla ns destra il ghiacciaio del Cambrena, con il Piz Cambrena nel mezzo
2 Luglio 2022; il sentiero si snoda tra vari laghetti, tutti suggestivi
2 Luglio 2022; altro specchio, con la piramide del Corn da Camp verso Est
2 Luglio 2022; man mano che ci avviciniamo al Piz Campasc, il ghiacciaio del Cabrena si allontana
2 Luglio 2022; alzandoci di quota, appare alle ns spalle il lago Bianco, piuttosto vuoto; ha due dighe, a Sud e a Nord, e l'acqua finisce nell'Adriatico e nel Mar Nero
2 Luglio 2022; la nostra meta incombe, sempre più minacciosa: occorre prima salire sulla spalla sinistra, per traversare poi la pala in diagonale: si comincia ad intravedere il percorso alto
2 Luglio 2022; vesro Ovest appare il ghiacciaio del Palù
2 Luglio 2022; poco prima di attaccare la vera salita, una fila di grandi ometti, posti di traverso al sentiero
2 Luglio 2022; Eritrichium nanum, che non vedevamo da tanti anni: lo si trova solo ad alta quota
2 Luglio 2022; la salita verso la spalla Nord
2 Luglio 2022; un tratto di massi interrompe il sentiero per la spalla, per un tratto di facile salita a salti e gradoni
2 Luglio 2022; nel frattempo, il rosso trenino del Bernina appare sotto di noi
2 Luglio 2022; la salita negli sfasciumi prima della spalla
2 Luglio 2022;eccoci ad un tratto piano, sulla spalla Nord, dove inizia il traversone sotto la pala
2 Luglio 2022; la spalla Nord vista dall'alto, con il lago Bianco come sfondo
2 Luglio 2022; dopo un primo tratto di pochi metri piuttosto ripido il sentiero sembra calmarsi, ma subito offre la prima (e unica) difficoltà
2 Luglio 2022; qui ci si deve fidare dell'aderenza dei piedi sulle placche inclinate. Forse si sale anche nella fessura alla ns destra.
2 Luglio 2022; il sentiero mantiene questo andamento, con brevi salti dove vengono utili le mani
2 Luglio 2022; qui traversiamo un breve tratto di frana, non ancora trattato della manutenzione cantonale.l
2 Luglio 2022; sbuchiamo sulla cresta Sud, ampia e prativa: a destra il Corno di Dosdè; in centro il Corn da Camp, con a sn il Piz Paradisin e la cima Valeta;.
2 Luglio 2022; ultimi metri in mezzo ai fiori
2 Luglio 2022; a sn il Pizzo Scalino; poi il Piz Varena; sulla dx, tra le nuvole, il Piz Palù e poi il Piz Cambrena, a dx
2 Luglio 2022; il Palù sbuca dalle nuvole e brilla di bianca neve al sole
2 Luglio 2022; Croce di vetta: sostituisce la vecchia Croce, fatta di due bastoni legati tra di loro.
2 Luglio 2022; foto di vetta, con il Sasso Rosso che mi sbuca sopra la testa
2 Luglio 2022; il lago Bianco; dietro scorgiamo il lago Nero ed anche il lago di Pitschen; sulla dx il Piz Albris
2 Luglio 2022; verso Est, sulla dx in basso la val da Camp; da dx la Punta de l'Oseo, il Corno Dosdè; il Corn da Camp, il Piz Paradisin e la cima Valeta.
2 Luglio 2022; a Nord sale la strada per la Forcola di Livigno, con il monte Vago a dx e il Piz dals Leis sulla sn
2 Luglio 2022; ancora la Croce, con il Palù ed il Cambrena
2 Luglio 2022; il Pizzo Scalino. a Sud-Ovest
2 Luglio 2022; il lago Nero ed il laghetto di Pitschen
2 Luglio 2022; a Sud la valle Poschiavina che scende su Tirano ; subito a sn il Sassalb e, più a sn, la Sassa Nera ed il Piz Sena
2 Luglio 2022; il primo tratto del sentiero di discesa
2 Luglio 2022; uno dei brevi saltelli lungo il percorso; più avanti si vede un tornante piuttosto sfasciumoso
2 Luglio 2022; siamo giunti alla spalla Nord: vediamo l'attacco piuttosto brusco
2 Luglio 2022; la discesa dalla spalla
2 Luglio 2022; bellissima Pedicularis kerneri
2 Luglio 2022; la vedretta del Palù, verso Sud-Ovest
2 Luglio 2022; la vedretta del Cambrena
2 Luglio 2022; Botrichium lunaria
2 Luglio 2022; tornando, sguardo all'indietro al Piz
2 Luglio 2022; laghetto con eriofori
2 Luglio 2022; altro laghetto sul percorso di ritorno
2 Luglio 2022; tornati al parcheggio ci spostiamo ora a Norde verso il lago Nero: il trenino rosso del Bernina ne approfitta per sfiorarci
2 Luglio 2022; il lago di Pitschen, con alle spalle, da sn, il Sassal Mason, la forcola dal Caral, il Piz Caral, il Piz Cambrena ed il Piz d'Arlas
2 Luglio 2022; il Sassal Mason fino alla Forcola dal Caral
2 Luglio 2022; forse il Sass Quader se non il Munt Pers
2 Luglio 2022; a dx la mole calcarea del Piz Aiv, in mezzo sbuca il Piz Trovat, a sin il Piz d'Arlas
2 Luglio 2022; il sole illumina il Piz Campasc, mettendo in rilievo il sentiero di salita
2 Luglio 2022; il lago Nero, sormontato dalla diga del lago Bianco
2 Luglio 2022; bel cespo di Sempervivum
2 Luglio 2022; l'acqua del lago Pitschen, nata dal lago Nero, finisce nel mar Nero, attraverso l'Inn e poi il Danubio
Distanza totale: 6530 m
Altitudine massima: 2582 m
Altitudine minima: 2315 m
Totale salita: 421 m
Totale discesa: -417 m
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