Bellissima montagna e bellissimo giro ad anello. Questo monte sorge ad Est di Ala di Trento, e vi si sale da Ronchi, frazione di Ala, o da Ometto, fraz. di Vallarsa. Noi siamo saliti da Ronchi.
Può considerarsi l’ultima propaggine Nord-Ovest del Carega, o la prima della catena che da cima Levante scende su Rovereto ad Ovest della Vallarsa, e che fu teatro di sanguinosissimi combattimenti nella Grande Guerra (passo Buole è detto “Le Termopili d’Italia”).
E’ formata da una stretta cresta che va da NO a SE, ma mentre da Sud-Est si sale per bella e larga strada militare, dalla Pala di Cherle, da Nord Ovest (via delle Crestine), il sentiero è più impegnativo, perché erto, stretto e difficoltoso, anche se mai veramente difficile.
Si raggiunge Ronchi per bella strada partendo dall’ingresso Nord di Ala, appena prima del ponte.
Il giro più completo di cima Levante prevederebbe di parcheggiare a Ronchi (711m) e salire dal sentiero 114 fino a Prà Bel (1650m), dove inizia la cresta per la vetta. Si ridiscende poi verso la, Pala di Cherle, dove si trova l’incrocio con il 108 che sale sempre da Ronchi, ma con un lungo tratto di strada asfaltata da farsi in discesa. Per evitare questo tratto noioso, ho pensato di accorciare il percorso salendo e scendendo dal 108, raggiungendo Prà Bel aprofittando di un tratto di sentiero (114b) che dalla località di Casarino (1667m) attraversa in orizzontale l’intera pala Ovest di cima Levante (come da traccia GPS).
Arrivati quindi a Ronchi, si prosegue sulla strada asfaltata, che si fa un poco più stretta, fino alla sorgente di Motori (865m), dove finisce l’asfalto e vi è un divieto al proseguire (chi lo fa può salire a suo rischio fino a 1000m, dove termina la strada bianca). Comunque, a 1000m (loc.Sbarra) inizia il sentiero 108, con un scalinata (l’indicazione non è per cima Levante, ma per il Carega e la Capanna Sinel). I primi 100metri sono stretti ed erti, poi si allarga, ma resta sempre con bella pendenza. A 1450 metri si trova un bel bivacchetto (La Vasca), con acqua di cisterna (piovana). Poi tutto filato fino a Casarino (1667m), dove abbiamo abbandonato il 108, che prosegue verso dx (e da dove torneremo), per prendere il 114b che in una mezz’oretta ci porta in piano a Prà Bel (1650m). Dopo pochi metri si incontra il bivio per cima Levante (cartello leggibile dall’altra parte). Si prende il sentierino che sale subito con qualche zig-zag. Qui si trova un incrocio, non segnato: a sn si giunge subito ad una trincea, poi il sentiero si perde. Si ritorna e si sale a dx. Poi non si sbaglia più. Il sentiero necessita di attenzione, ma non è mai veramente difficile. In due punti, due corde provvidenziali aiutano a superare due salti di uno o due metri, con scarsi appigli. Verso i 1900m il sentiero si allarga e torna ad essere la primitiva strada-mulattiera. Appena sotto la vetta, la strada prosegue senza salirvi, ma noi prendiamo l’apposito sentierino che porta in vetta, e da cui torneremo, perchè non ci siamo accorti che si poteva scendere dall’altra parte, seguendo la cresta, per altro sentiero, che incontreremo poi, sulla strada. Dalla vetta panorami incantati. Ridiscesi, prendiamo la strada militare ed esploriamo qualche grotta, che trapana il monte da parte a parte. Poi prendiamo una deviazione (ben indicata) per la goletta che porta in val di Gatto (10min). Qui giunti, ci spostiamo a dx ad altra goletta, con targa della 746°Centuria (1917). Ritornati sulla strada da basso, scendiamo fino alla Pala di Cherle (1860m), dove ritroviamo il 108, che riprendiamo girando a dx, e che ci riporta in breve al bivio di Casarino, da dove scendiamo da dove siamo saliti.
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21 maggio 2017; la cima di Levante, in centro-dx, vista dal fondo della valle dell'Adige; la chiesa è quella di Ala
21 maggio 2017; si parcheggia in località Motori di Ronchi di Ala
21 maggio 2017; la strada bianca che sale da Motori (con divieto di transito)
21 maggio 2017; qui inizia il sentiero 108: si segue l'indicazione "Capanna Sinel"
21 maggio 2017; il sentiero inizia erto, ma gradinato
21 maggio 2017; il Sole illumina le vette sopra di noi
21 maggio 2017; dinnanzi a noi, a Sud, la bastionata dei Lessini
21 maggio 2017; primo incrocio, con indicazione a sn
21 maggio 2017; uno sguardo all'intorno
21 maggio 2017; il piccolo bivacco della strega: "La vasca", con acqua (piovana)
21 maggio 2017; il sentiero prosegue sempre con bella pendenza
21 maggio 2017; la testata della valle dei Ronchi
21 maggio 2017; qui troviamo il bivio: a dx per Capanna Sinel, a sn, in piano, si va verso Prabel, dove inizia la "via delle Crestine": noi prendiamo a sn.
21 maggio 2017; il sentiero per Prabel, in leggera discesa
21 maggio 2017; a Prabel si incontra il 114 che sale da Ronchi
21 maggio 2017; dopo pochi metri, si gira a dx per salire a cima Levante: qui inizia la "via delle Crestine"
21 maggio 2017; il sentiero si presenta subito impegnativo: stretto, erto e leggermente esposto
21 maggio 2017; si aggira un balzo roccioso
21 maggio 2017; si sale sempre con attenzione
21 maggio 2017; districandosi tra i mughi invadenti
21 maggio 2017; panorama verso l'Altissimo di Nago, in centro; sullo sfondo l'Adamello
21 maggio 2017; la seconda delle due corde che aiutano a superare i salti più impegnativi
21 maggio 2017; all'indietro vediamo un tratto del sentiero
21 maggio 2017; salendo con alle spalle l'altopiano dei Lessini
21 maggio 2017; in prossimità della vetta, il sentiero si allarga e ridiviene strada militare
21 maggio 2017; ecco sbucare la vetta
21 maggio 2017; sguardo all'indietro
21 maggio 2017; la strada pasa sotto la vetta e prosegue per discendere dalla cresta Est: la freccia indica l'inizio del sentiero per la cima
21 maggio 2017; il cartello che indica la cima
21 maggio 2017; presso la cima, varie fortificazioni
21 maggio 2017; piazzole sotto la cima
21 maggio 2017; dalla vetta, il Cornetto del Pasubio
21 maggio 2017; il Pasubio
21 maggio 2017; in primo piano la cresta trincerata che porta a cima Bante; a dx, la Pala di Cherle, con dietro il Carega; sotto di noi, la val di Gatto
21 maggio 2017; il Carega sullo sfondo; in primo piano, a sn, la Pala di Cherle
21 maggio 2017; dalla vetta, la cresta di salita; a dx, in secondo piano, il monte Zugna
21 maggio 2017; fortificazioni in vetta; sullo sfondo il monte Sparavieri, con impianti sciistici
21 maggio 2017; i Lessini verso Sud-Ovest
21 maggio 2017; la valle dei Ronchi, con Ala in fondo all'imbocco
21 maggio 2017; strani personaggi affollano le cime; quello seduto è Nicola
21 maggio 2017; la trincea di cresta che porta a cima Jocele (o Bante)
21 maggio 2017; la strada militare che scende verso la Pala di Cherle
21 maggio 2017; per strada
21 maggio 2017; una delle tante gallerie che traforano il monte da parte a parte
21 maggio 2017; dalla strada, il Carega a sn, ed il passo Bocca Gaibana che termina la valle dei Ronchi, con cima Sparavieri a dx
21 maggio 2017; la discesa sulla Pala di Cherle
21 maggio 2017; la strada verso la Pala di Cherle
21 maggio 2017; sguardo all'indietro verso cima Levante: si vede bene l'altro sentiero di salita
21 maggio 2017; le gallerie che passano il monte da parte a parte, con le postazioni di artiglieria in grotta
21 maggio 2017; una delle gallerie, nella stanza finale dove stava il pezzo d'artiglieria
21 maggio 2017; all'uscita, dall'altra parte
21 maggio 2017; vista dell'ingresso all'uscita (rebus..)
21 maggio 2017; i tornanti che salgono alla Bocca della val di Gatto
21 maggio 2017; salendo alla Bocca della val di Gatto
21 maggio 2017; lapide; sullo sfondo il Cornetto del Pasubio
21 maggio 2017; il lago di Specchieri, in Vallarsa
21 maggio 2017; la parete Nord del Carega
21 maggio 2017; sempre il Carega
21 maggio 2017; il Cornetto del Pasubio
21 maggio 2017; lapide
21 maggio 2017; la Pala di Cherle, facendosi sotto
21 maggio 2017; la Pala di Cherle dal basso
21 maggio 2017; la strada passa di qui, prima del bivio per ridiscendere dal 108
21 maggio 2017; interno del passaggio: attenti ai capelli!
21 maggio 2017; la Pala di Cherle
21 maggio 2017; altra lapide del V Alpini: "Per la roccia alla Vittoria"
21 maggio 2017; ultimo sguardo a cima Levante, scendendo dal 108
21 maggio 2017; bella panchina, con la scritta "la polsaora del Pim"
21 maggio 2017; ultimo sguardo alla Pala di Cherle
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n.b. Il Garmin oggi segna circa 40m di meno del dovuto. La vetta è 2020m, non 1984 (che è invece un libro di Orwell).
Distanza totale: 16156 m
Altitudine massima: 1984 m
Altitudine minima: 868 m
Totale salita: 1282 m
Totale discesa: -1280 m
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