m.ga di val di Gatto (1497m) e boc.ta di Pra Bel (1650m) da Ronchi

Abbiamo già parlato di Ronchi di Ala nella salita a cima Levante, quando, al solo scopo di guadagnare 200m di quota, abbiamo proseguito in auto dopo il paese, prendendo il sentiero per la Pala di Cherle e per il Carega. Stavolta siamo saliti per il percorso che parte da Ronchi e passa per la piccola frazione di Rom, proprio a Nord di Ronchi, 50 più in alto.

Ma, sia per la presenza di neve in quota, sia per i vari malanni che mi affliggono, stavolta l’escursione doveva limitarsi a raggiungere la malga di val di Gatto (1500m), nella conca a Nord di cima Levante. In realtà poi, raggiunta la malga, siamo saliti fin quasi alla bocchetta di Pra Bel, da dove inizia la via delle Crestine, percorsa nella salita alla vetta di cui sopra, da dove avremmo potuto discendere chiudendo un anello. Purtroppo, per l’inesperienza dei luoghi e per la neve alta, abbiamo rinunciato a pochi metri dalla bocchetta, ritornando per il percorso di salita.

A Ronchi (730m) si parcheggia da qualche parte a fianco della strada e si sale fino alla chiesa, a fianco (dx) della quale parte il viottolo per Rom, all’inizio asfaltato, fino all’ultima casa. Poi si prosegue, con indicazione 114, per mulattiera, sentiero e strada militare, fino a sbucare, a circa 1350m, sulla cresta che scende verso Ala. Prima di scollinare, si incontra sulla destra il sentiero che sale a Pra Bel e poi a cima Levante, rimanendo a Sud della cresta (e quindi al sole). Noi, avendo preventivato di seguire la strada che sale da Ala-Brustolotti (stada forestale di val di Gatto), abbiamo invece proseguito verso sn, per breve tratto, raggiungendo la strada ad Est di cima Perobia, facilmente raggiungibile in 10m, girando a sn. Noi abbiamo invece preso la strada verso dx, raggiungendo in 45min la malga di val di Gatto, posta tra la Siberia Orientale e lo stretto di Bering (così almeno ci è sembrato, dalle temperature polari). Qui abbiamo tentato brevemente la salita a PraBel per sentieri innevati e non calpestati, ma, non conoscendo i posti ed essendo già tardi, abbiamo rinunciato a pochi passi dalla meta (ce lo ha detto poi il Garmin, prima di perdere la registrazione).

Ritorno senza storia per il percorso di salita. 

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