Siamo già stati sul Carega, pertanto trovate le indicazioni per raggiungere il rif.Revolto, da cui si parte, qui.
Di notevole, stavolta ho trovato due lapidi in lingua Cimbra (dialetto bavarese), presso la fontana che si trova al di là del torrente, presso il tornante di Giazza. Ho così scoperto che in alta val di Illasi sono giunte, secoli fa, popolazioni tedesche a colonizzare quei monti, che parlano ancora quel dialetto (le lapidi sono del 1901-1923). Vedi immagini.
Il sentiero 108 rappresenta un percorso del tutto originale per raggiungere la vetta del Carega, correndo un gran tratto su esile cresta e toccando due altre cime: cima Tibet (2090m) e cima Madonnina (2139m). Il percorso è sostanzialmente facile, mai esposto, malgrado la cresta. Ma il primo tratto del sentiero, quello che porta da 1650m ai 2100m è piuttosto faticoso, perchè molto accidentato per radici affioranti, e, in parte, anche molto erto, specie negli ultimi 200m.
Si parte dal rifugio Revolto (1355m), dopo aver parcheggiato sulla strada adiacente (arrivare presto, altrimenti parcheggiate a Giazza…). Dal rifugio parte un bel sentiero indicato per il rif.Scalorbi. Si tratta in realtà solo di una scorciatoia, perchè si può anche seguire la strada. Infatti, dopo circa 100m di dislivello, si raggiunge un tornante della bella strada sterrata, da cui si prosegue, tagliando per un’altra scorciatoia, per il rif.Passo Pertica (1570m). Da qui si percorrono due tornanti (NON prendere la scorciatoia sul primo), e dopo il secondo tornante si trova l’indicazione per il 108. Il sentiero parte subito aggressivo, ma si calma dopo i 1700m, e prosegue per tornanti e traversoni. Le radici, comunque, ostacolano il percorso, costringendo a continua ginnastica. Arrivati a 1900m, inizia un tratto veramente erto, con tornantini strettissimi e salti rocciosi da superare di forza. Poco male se siete di gamba buona. Io ho faticato, anche per il sole torrido della giornata. Si giunge quindi su di una bella cresta, a 10 metri da cima Tibet (2090m), che si raggiunge all’indietro (sn). Si prosegue poi per cima Madonnina, a un tiro di schioppo, ma che prevede anch’essa una salita di bella gradazione. Bella statuina in vetta, per le devozioni di rito. Dalla cima si ridiscende 50m e poi si affronta un’altra erta fino a 2200m, dove poi si prosegue, quasi piani, fino a passare sotto il rif.Fraccaroli, costeggiando la parete rocciosa, avendo il rifugio sulla sinistra. Si arriva sotto la cima del Carega, cui si sale per facile gradinata.
Tornati giù, si gira a sn e si prende subito il sentiero del vallone della Teleferica (108B), che scende dapprima costeggiando gli sfasciumi sulla sn, poi tra i mughi ed alfine vi porta sulla strada sa cui si torna al Pertica e poi al Revolto.
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att.: il primo km del tracciato non è da considerare, perchè siamo ritornati indietro, alla ricerca di un fiore.
Altitudine massima: 2235 m
Altitudine minima: 1360 m
Totale salita: 1028 m
Totale discesa: -1029 m