Anche: Saxifraga sedoides subs. hohenwartii.
Questo fiore fu identificato e nomato dal botanico ceco Kasper Maria Sternberg, che studiò, all’inizio dell”800, la flora del lago di Ledro e del lago d’Ampola, dove scoprì anche la Saxifraga aracnoidea e l’Aquilegia thalictrifolia.
Il Pignatti conferma l’identificazione come specie autonoma, definendone i caratteri in contrapposizione con la S.sedoides nei petali più lunghi dei sepali e nelle foglie meno basali, come in questo esemplare.
Oggi, però, sembra prevalere l’opinione che queste caratteristiche siano piuttosto varanti della più comune S.sedoides, anche se questa, a detta del Pignatti, del Rasetti e del Dalla Fior (tutti illustri botanici e autori di testi famosi), dovrebbe sempre avere i petali più lunghi dei sepali (al massimo, uguali, dice il Dalla Fior).
Nella nuova versione della sua opera, il Pignatti non smentisce l’esistenza della S.hohennwartii, ma afferma che questa non si trova dalle nostre parti (ma Sternberg, evidentemente, l’ha trovata…). Questa che presentiamo, o è lei, o, perlomeno, le assomiglia molto…