cima di Lemma (2348m) e laghi di Porcile, con GPS

Bella passeggiata, quasi per tutti (brevissimi passaggi esposti, ma facili). Panorami entusiasmanti sulle Orobiche e sulla Valtellina. Giro ad anello che inizia e termina ai parcheggi alti di S.Simone di Foppolo (1660m). Risalite la ValBrembana sempre seguendo le indicazioni per Foppolo. Superato Branzi, a poca distanza da Foppolo, a sn la strada per S.Simone, che termina al parcheggio alto (ultimo breve tratto non asfaltato, il resto pieno di buche). Chi possiede un trattore o un carro armato può salire ancora fino alla baita del Camoscio (strada bianca non in cattivo stato), guadagnando 100m e 15min. Noi abbiamo parcheggiato da basso. Si prende la strada (indicata) fino alla baita del Camoscio (1750m). (Presso la baita sorge la c.na Sessi; poiché passeremo pure per i laghi di Porcile, qualcuno si farà delle brutte idee: sono solo calunnie, non credeteci!).

A destra della baita parte il sentiero 116, che evita una curva della strada (che prosegue fino alle baite Fontanini (1905m), dalle quali torneremoche si vedono in fondo a dx). Rientrati poco sopra sulla strada, si prosegue fino ad accogliere il sent.101 che scende da sn dalla Forcella Rossa. Si prosegue qualche cento metri, fino al bivio a sn per il passo di Lemma (sent.116), che si raggiunge per i resti di bella strada militare, con ampi tornanti. Poco prima del passo, ruderi di una casermetta. Al passo si iniziano a trovare i resti della cosiddetta “linea Cadorna” (clicka per immagini), un complesso di fortificazioni che difendevano i passi delle Orobie  verso la Valtellina, in caso di sfondamento austriaco sullo Stelvio_Ortles. Direttamente dal passo di Lemma (sul cartello leggi Lemme) (2137m) parte, sulla dx, un bel sentiero di cresta che, dopo un lungo tratto quasi piano, inizia a salire e porta alla vetta di cima di Lemma, dopo essere piegato verso Nord, nell’ultimo tratto. Il sentiero è bello e facile, con qualche brevissimo passaggio esposto verso dx.

Dalla vetta si vede il facile sentiero di discesa sul passo di Tartano, che costeggia sulla dx il costone orientale del monte. Inizialmente si scende con facilità per prati poco inclinati. Quando l’inclinazione aumenta, il sentiero scende con bel traversone inclinato (qualche tatto franoso merita attenzione, ma solo un tantino), fino al passo di Tartano (2108m). Il passo è molto largo e si estende sulla sua destra: seguendo il sentiero di cresta si incontrano numerose postazioni militari. Dal passo si può scendere direttamente per il 101 che riporta alle baite Fontanini, di cui sopra.

Noi, per allungare un poco, siamo scesi e risaliti al bel laghetto di Porcile superiore (i laghi sono tre su diversi piani). Si segue la linea di cresta del passo fino ad incontrare il costone dall’altra parte. Qui si apre un goletto da cui il sentiero per i laghi scende, poi traversa ed infine risale al bellissimo lago. Notevole: sullo stesso areale cresce Gentiana punctata (gialla) e Gentiana purpurea (rossa), che si accoppiano e danno origine ad uno splendido ibrido, dai due colori.

Si torna per lo stesso tragitto, e dal goletto si scende per facile traccia fino a riprendere il 101, che ci riporta, tra splendide fioriture di giglio martagone e di maggiociondolo (lugliociondolo?), fino a riprendere il 116 e ridiscendere al parcheggio, dovunque esso sia (S.Simone o baita del Camoscio).

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Distanza totale: 15198 m
Altitudine massima: 2324 m
Altitudine minima: 1668 m
Totale salita: 850 m
Totale discesa: -851 m
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