Questo giro è un classico della val Taleggio, e lo si trova ben descritto sia sui libri, sia in Internet. Si risale la val Taleggio fino a Taleggio, località Sottochiesa. Si prende la strada per Pizzino, evitando sia Grasso, sia di entrare in Pizzino, per prendere la strada per Quindicina, che sale fino a circa 1300 metri per fermarsi di botto in un ampio parcheggio (Capo Foppa). Sulla sinistra parte una ripida cementata, con indicazioni per il rif.Gherardi, ma anche il num.153 scritto sul muro. Si tratta del sentiero per il passo Baciamorti, dove siamo diretti noi. Si risale la strada per un centinaio di metri, fino a trovare un bivio sulla destra, che porta subito ad uno spiazzo con cartello, dove la stradella finisce ed inizia un sentiero. Il bivio non è segnato, ma pochi metri più avanti, sulla sn, tra il fogliame, su di un masso è indicato il passo Baciamorti (vedi foto). Si prende il sentiero, che attraversa in orizzontale un tratto di bosco, per congiungersi ad una vecchia mulattiera che sale da destra. Si tratta del 153, che porta in circa un’ora al passo Baciamorti (1541m), dopo essere passato per una bella baita (baita Tagliate). Il passo si apre tra il m.te Venturosa, che cade a picco a dx, ed il Pizzo Baciamorti, a sn. Al Pizzo si sale per una lunga cresta, piuttosto dolce e mai difficile. In vetta si saluta la bella Madonnina, poi si gira leggermente a sn e si raggiunge la vicina cima del monte Araralta, a circa 300metri di distanza. In lontananza, verso Nord spicca già da ora il triangolo del Sodadura, prossima nostra meta. Si scende per bel sentiero per 150m, verso la sottostante m.ga Cabretondo (1869m), che si raggiunge risalendo per una ventina di metri da un goletto. Qui si gira verso destra per il sentiero 101, che porta prima al passo di Regadur (1853m) e poi al passo di Sodadura (1854m, sotto la cresta Est di questo monte. (Tra i due passi, si trova acqua sul percorso). Il sentiero 101 prosegue sulla dx del monte, vero il rif. Nicola, mentre noi attacchiamo direttamente la cresta, trovando il sentiero appena appena sopra. Il sentiero è facile fin quasi in vetta. Nell’ultimo tratto è erto, sfasciumoso e leggermente esposto per brevi passaggi verso sn. In vetta un Madonnina con orribile piedistallo, ed una Croce di pessimo gusto. Siamo poi scesi dalla cresta Ovest, verso i rifugi dei Piani di Artavaggio, per percorso largo e ben tracciato, con un solo passaggio su roccia, ben segnato. Giunti all’intersezione col sentiero 101, girando a dx siamo tornati al passo di Sodadura, e da qui al Regadur, dove un bel sentiero ci ha portati nella grande piana dei Piani di Alben, dove incontriamo prima l’ex rif. Cesare Battisti, poi il rif.Gheraqrdi (1650m), pieno all’inverosimile (pioveva a dirotto). Dal rifugio siamo scesi per la comoda strada agro-forzaSilvio-forestale, che ci ha riportati al parcheggio.
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2 giugno 2018; fontanone selvatico in val Taleggio
2 giugno 2018; cartello a Capo Foppa, all'inizio del percorso
2 giugno 2018; bivio: a sn per rif.Gherardi, a destra per il passo Baciamorti
2 giugno 2018; inizio del sentiero per il passo Baciamorti
2 giugno 2018; l'indicazione sta nascosta tra le fronde
2 giugno 2018; sul sentiero per il passo Baciamorti
2 giugno 2018; il sentiero nel bosco
2 giugno 2018; siamo sul 153
2 giugno 2018; indicazione sulla baita Tagliate
2 giugno 2018; baita Tagliate
2 giugno 2018; la distesa di pascolo sotto Baciamorti ed Araralta
2 giugno 2018; Orchis mascula sulla strada
2 giugno 2018; passo Baciamorti
2 giugno 2018; Dactylorhiza sambucina, salendo verso il Baciamorti
2 giugno 2018; la lunga cresta che porta al pizzo Baciamorti, con baita Baciamorti
2 giugno 2018; il rifugio Cesare Battisti, in lontananza
2 giugno 2018; baita Baciamorti dall'alto
2 giugno 2018; Fritillaria tubaeformis
2 giugno 2018; verso la vetta
2 giugno 2018; all'indietro, il Venturosa sopra il passo Baciamorti
2 giugno 2018; la bella Madonnina del Baciamorti
2 giugno 2018; sul Pizzo Baciamorti
2 giugno 2018; la cresta verso l'Araralta
2 giugno 2018; la vetta del Baciamorti, andando all'Araralta
2 giugno 2018; dalla vetta dell'Araralta
2 giugno 2018; dall'Araralta, il Sodadura, a centro-destra
2 giugno 2018; scendendo dall'Araralta verso m.ga Cabretondo
2 giugno 2018; verso Nord, la bella sega del il monte Cantardo (?)
2 giugno 2018; scendendo dall'Araralta, la bocchetta di Ragadur
2 giugno 2018; la baita Cabretondo
2 giugno 2018; baita Cabretondo con dietro l'Araralta
2 giugno 2018; il sentiero 101 si fa strada fra dirupi calcarei
2 giugno 2018; Ranunculus alpinus
2 giugno 2018; bella baita nuova a Bocchetta di Ragadur
2 giugno 2018; bocchetta di Ragadur
2 giugno 2018; Baita Regina, mt 1870
2 giugno 2018; verso il Sodadura, si incontra acqua sorgiva
2 giugno 2018; all'indietro, baita Cabretondo e l'Araralta
2 giugno 2018; i monti dopo il Sodadura
2 giugno 2018; a passo di Sodadura, la cresta Est da cui saliamo
2 giugno 2018; il sentiero di salita, nel tratto intermedio
2 giugno 2018; la salita nell'ultimo tratto è più sfasciumosa e parzialmente esposta
2 giugno 2018; sulla cresta finale del Sodadura
2 giugno 2018; il Corno di Piazzo dal Sodadura
2 giugno 2018; il rif. Cazzaniga, ai Piani di Artavaggio
2 giugno 2018; la povera Madonnina del Sodadura, messa allo spiedo...
2 giugno 2018; vetta del Sodadura
2 giugno 2018; il Sodadura da Ovest, sotto l'acqua battente
2 giugno 2018; il sentiero che dalla Bocchetta Ragadur scende al rifugio Gherardi
2 giugno 2018; il sentiero per il Gherardi
2 giugno 2018; per prima si arriva all'ex rif.Cesare Battisti
2 giugno 2018; il Cesare Battisti
2 giugno 2018; il rif Battisti, ora privato delle sue funzioni
2 giugno 2018; il rif. Gherardi ai Piani dell'Alben
2 giugno 2018; targa del Gherardi
2 giugno 2018; Saxifraga hostii
2 giugno 2018; bella baita poco prima di giungere al parcheggio
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Distanza totale: 18501 m
Altitudine massima: 2007 m
Altitudine minima: 1286 m
Totale salita: 1095 m
Totale discesa: -1073 m
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