dalla via del caminetto. Questa via, che sale dal versante Ovest, è più tecnica rispetto a quella che sale dalla cresta Nord, ma anche decisamente di maggior soddisfazione. Si fa base di partenza al rifugio Alberto Grassi (1197m – detto la Grassi), il cui accesso documentiamo qui. Dal rifugio, di primo mattino, si prende il sentiero indicato che punta verso Ovest, e che percorre una lunga cresta prima di raggiungere la base del Pizzo. Sul percorso, un breve tratto attrezzato. Si supera il Corno di Camisolo (2157m) e si risale al Pian delle Parole (2189m), dove è possibile prendere un sentiero che scende verso sinistra, e che porta a prendere la cresta Nord, più facile (buono per il ritorno, anche se io ho rifatto quello di salita). Ora si giunge sotto l’imponente mole che dobbiamo salire, per gli ultimi 300m. Qui il sentiero si fa decisamente più erto, tanto che, dopo qualche tornante, l’uso mani è d’obbligo ed anche ben gradito. Alcune varianti creano momenti di panico, ma i numerosi compagni di salita servono da riferimento. Qualche catena e qualche tratto di corda aiutano non poco. Alla fine si sbuca su una bella cresta, abbastanza larga da starci comodamente con entrambe le suole. Questa punta decisamente verso una terrificante parete rocciosa, apparentemente impenetrabile. Invece, al centro-sin si apre un intaglio, che si raggiunge per facili roccette, entrati nel quale si trova un caminetto che piega verso destra e che fa guadagnare una ventina di metri. Il caminetto è ostruito da neve ghiacciata fino a stagione inoltrata, ed è bene allora avere ramponi e picozza, perché la pendenza è notevole. Io, però, sono salito a destra tra neve e roccia, senza difficoltà, già a fine giugno. Alla fine del caminetto, un bel terrazzo, anche qui con un mucchio di neve a rompervi l’atto atletico. Poi si attacca la parete, con un percorso da destra a sinistra, lungo cengette ripide ma ben fatte, con l’aiuto di una solida catena, fino alla breve cresta finale che adduce alla grande Croce. Per il ritorno, se si vuole evitare difficoltà, discendere per la cresta Nord, fino ad incontrare il sentiero che, piegando a sinistra, riporta al Pian delle Parole (attenti però alla neve, se presente).
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Ricordi la salita al Tre Signori
Con gli stambecchi in branco a salutare
Guardavam l’erta da sotto, gli occhi fuori
Per lo spavento dell’arrampicare.
Su per la crina cruda, un lungo assaggio
Poi la cresta all’imbocco al caminetto
Neve ghiacciata, angusto era il passaggio
Ma in breve uscimmo fuori dallo stretto.
Sulla parete il tratto catenato
Facile parve dopo quel penare
Fino alla Croce di vetta ci ha portato
Qui, tra la folla, infine a riposare.
Era dall’altro lato facil gita
Ma noi tornammo giù per la salita.