Il monte Misma è un’altura non eccessivamente elevata, a Nord-Est di Bergamo, ma che gode di una vista panoramica eccezionale per la posizione completamente isolata. Per la generosità dei luoghi, esso non si accontenta di goderne da solo, ma ne fa godere anche tutti i salitori, purchè in giornate serene, come quella di oggi. Cosicchè, ne abbiamo goduto anche noi…
La vetta si trova alla conflenza di tre dorsali, disposta a stella: a Nord, a Sud-Ovest e a Sud-Est. La base delle dorsali, a quota 800m, è collegata in anello, cosicchè è possibile salire da una qualsiasi di esse e discendere da una delle altre due, chiudendo sempre il periplo del monte.
Un anello più alto, denominato “Vie del Misma” circonda la vetta, tra gli 800 ed i 1000m. I due anelli, in parte, si sovrappongono.
Facilita la salita l’esistenza del Santuario della Madonna della Forcella, a 600m circa, raggiungibile da Pradalunga, comune ad Est di Albino, in automobile, per bella strada che parte dal centro del paese (piazza G.Mazzini). Qui si trova un grande parcheggio, ed un’altro un km circa più avanti, in località “la Sbardelada“.
In questa escursione siamo saliti dalla costa Sud-Ovest e discesi da quella Sud-Est, raggiungendo nella discesa, un secondo Santuario, quello di S.Maria di Misma. Nella traversata che da questo riporta alla costa di salita, abbiamo visitato un terzo luogo di preghiera, nominato “l’Apparizione“, indicatoci da un cortese alpinista locale.
Partendo dal parcheggio del Santuario della Forcella (620m), la prima meta sono i Prati Alti (775m), o Pratolina , come indicato dai cartelli del luogo, un vasto prato circondato da castagni secolari. Si può raggiungere il luogo o seguendo la strada asfaltata o seguendo il facile sentiero che percorre la cresta montuosa che sale dietro il santuario, passando alla chiesetta degli Alpini, appena sopra. Se si parcheggia più avanti, la via asfaltata è forzata.
Il sentiero, purtroppo, è poco segnato, cosicchè a metà percorso, ad un crocicchio, abbiamo erroneamente preso a sinistra, scendendo così sulla strada. Al ritorno, invece, abbiamo percorso l’intero sentiero, imboccandolo in fondo al prato della Pratolina.
Dalla Pratolina si prosegue per strada fino ai prati di Mesolt (820m), da dove, proseguendo diritti, si imbocca il sentiero che sale alla vetta, indicato con “Vie del Misma“, mentre sulla destra si stacca, in lieve discesa, quello che porta a S.Maria di Misma, da cui poi torneremo.
Il sentiero sale nel primo tratto piuttosto erto. Dopo poco, sulla sinistra, si stacca l’indicazione “Vie del Misma“, che non va seguita, ma si prosegue diritti (manca l’indicazione per la vetta). Giunti a 920m, dove si apre un piccolo pascolo, il sentiero perde un poco pendenza. Poco dopo, a 970m, si incontra una bella baita detta Cà de la Ert, dopo la quale il sentiero prosegue quasi completamente gradinato per un bel lavoro degli Alpini locali.
Sbucati sulla cresta Sud, a 1100m, si incontra un grande ometto, che segna la confluenza col sentiero della cresta Sud-Est, da cui scenderemo. Da qui si prosegue, con scarsa pendenza, fino alla grande Croce, che ricorda quella del Canto Alto (che da qui si può scorgere). Proseguendo verso Nord sulla cresta sommitale, piana, ci si affaccia sulla val Seriana. Il panorama è maestoso, dal monte Rosa ad Ovest fino monte Guglielmo ad Est (silicet parva...), passando per i tremila bergamaschi (Diavoli, Redorta, Coca ecc.) con l’Adamello che sbuca là in fondo, a Nord-Ovest.
In fondo in fondo, ad Ovest, sembra pure di scorgere il MonViso, o chi per lui.
La discesa su S.Maria di Misma, che si vede fin da subito, è più impegnativa della salita, poichè il sentiero è piuttosto erto e tra roccette, ma basta stare attenti a non scivolare, postando bene i piedi (non c’è esposizione). Giunti al nuovo Santuario (825m), ci si può ristorare al rifugio che sorge subito dietro, o arrangiarsi nel prato come si può (noi abbiamo potuto…). Sulla destra parte il sentiero di ritorno, che riporta a Mesolt, dove si chiude l’anello.
Circa a metà strada si giunge ad un alto roccolo a torre, chiamato curiosamente Ol Ruculù, incrocio di numerosi sentieri. Qui prendiamo a sn, verso Sud, per raggiungere la vetta del monte Bastia (810m), a soli 10 minuti, dove si trova un luogo di preghiera e meditazione, chiamato L’Apparizione, realizzato da un devoto locale (indicatoci da un cortese Francesco del luogo, da non confondersi con l’omologo romano).
Torniamo quindi al Ruculù e riprendiamo sul sentiero piano, evitando quello in salita (Misma) e i numerosi che scendono. Al Mesolt chiudiamo il cerchio e torniamo al parcheggio.
21 Dicembre 2021; Santuario della Madonna della Forcella (B.V.della Neve).
21 Dicembre 2021; attacco del sentiero dietro il Santuario.
21 Dicembre 2021; chiesetta degli Alpini.
21 Dicembre 2021; chiesetta degli Alpini.
21 Dicembre 2021; il sentiero che sale dietro la chiesetta degli Alpini.
21 Dicembre 2021; roccolo sul sentiero.
21 Dicembre 2021; ad un incrocio sbagliamo strada e, prendendo a sn invece di salire diritti, scendiamo sulla strada sottostante, che riporta comunque ai Prati Alti, o Pratolina.
21 Dicembre 2021; Pratolina o Prati Alti.
21 Dicembre 2021; la vetta dell'Alben
21 Dicembre 2021; un roccolo in località Mesolt , poco prima di attaccare il sentiero per il Misma.
21 Dicembre 2021; attacco del sentiero in località Mesolt
21 Dicembre 2021; nel primo tratto il sentiero sale piuttosto ripido; in questo tratto, evitare di girare a sinistra per "le vie del Misma" e proseguire diritti.
21 Dicembre 2021; poi un poco si adagia
21 Dicembre 2021; qui si incontra il sentiero che sale dal Ruculù, che vedremo al ritorno.
21 Dicembre 2021; Cà de la Ert; da qui il sentiero è tutto gradinato, ad opera dei preziosissimi Alpini.
21 Dicembre 2021; il sentiero dopo Cà de la Ert.
21 Dicembre 2021; siamo vicini alla vetta; andando diritti il percorso è più erto; la freccia ci invita a ds, per la più dolce.
21 Dicembre 2021; pochi metri prima di sbucare sulla cresta Sud.
21 Dicembre 2021; cresta Sud
21 Dicembre 2021; sulla destra vediamo il Santuario S.Maria di Misma, con il vicino rifugio, dove passeremo scendendo
21 Dicembre 2021; grande omettone dove la cresta quasi si spiana.
21 Dicembre 2021; inizia ad aprirsi un grande panorama. la Presolana spicca in centro-ds. Sulla ds, in fondo, si vede l'Adamello
21 Dicembre 2021; l'attacco del sentiero di discesa su S.Maria di Misma.
21 Dicembre 2021; la grande Croce di vetta dà problemi di inquadratura. A destra Arera ed Alben; in centro Ponteranica, poi Zucco di Campelli; infine (bianco di neve) il Grignone e la Grignetta.
21 Dicembre 2021; sguardo sulla pianura, verso Sud-Ovest. A centro dx il Canto Alto con sotto il paesino di Monte di Nese.
21 Dicembre 2021; da sn, il Resegone, la Grignetta, il Grignone, lo Zuccone di Campelli, il Pizzo dei tre Signori, il Ponteranica. I paesini montani sono, da sn, Monte di Nese, Selvino, Ama ed Amora di Aviatico.
21 Dicembre 2021; Alben ed Arera.
21 Dicembre 2021; da sn, Il Fop, il Pz.del Diavolo di Tenda (sbuca), il Secco; Il Redorta, il Coca, il Diavolo di Malgina, Recastello, Tre Confini ed infine Presolana.
21 Dicembre 2021; da sn, Presolana, Camino, Adamello, Carè Alto, Blumone e mille altri.
21 Dicembre 2021; il Crocione del Misma visto dalla cresta che si allunga verso Nord.
21 Dicembre 2021; da sn il gruppo del p.zo Camino, in centro l'Adamello e a ds monte Fumo.
21 Dicembre 2021; la discesa verso S.Maria di Misma attraversa una zona di roccette calcaree.
21 Dicembre 2021; tipologia del monte nel primo tratto di discesa
21 Dicembre 2021; incrociamo il sentiero "Vie del Misma" che percorre un intero periplo del Misma.
21 Dicembre 2021; "casa Giulia" sul sentiero di discesa
21 Dicembre 2021; sentiero tra i faggi
21 Dicembre 2021; altra bella costruzione sul sentiero
21 Dicembre 2021; il Santuario di S.Maria di Misma.
21 Dicembre 2021; verso destra la via del ritorno.
21 Dicembre 2021; il bellissimo interno
21 Dicembre 2021; Madonna con putti ed angioli
21 Dicembre 2021; il rifugio S.Maria di Misma
21 Dicembre 2021; il porticato laterale del Santuario
21 Dicembre 2021; il sentiero di ritorno passa sotto pareti rocciose, da cui, anni fa, è franata una grande fetta.
21 Dicembre 2021; passaggio tra roccioni
21 Dicembre 2021; si entra nella riserva naturale di Valpredina, con cartelli descrittivi della fauna che vi si trova (nel frattempo sentiamo una poiana che pigola lamentosamente sopra di noi).
21 Dicembre 2021; il Ruculù, grande roccolo che costituisce anche un incrocio di numerosi sentieri.
21 Dicembre 2021; prendiamo un attimo verso sn per raggiungere la vetta del monte Bastia, dove si trova una zona di preghiera che ricorda un fatto miracoloso. Qui viene chiamato "L'Apparizione"
21 Dicembre 2021; vetta del monte Bastia.
21 Dicembre 2021; zona di preghiera e meditazione.
21 Dicembre 2021; bella statua della Madonna, in una teca di vetro. L'intero luogo è stato realizzato dal veggente.
21 Dicembre 2021; ritorniamo al Ruculùper riprendere il sentiero verso Mesolt, dove chiuderemo l'anello.
21 Dicembre 2021; poco prima di raggiungere Mesolt (meno di 50 metri) troviamo l'imbocco del sentiero per il Misma, ma noi siamo saliti per un altro, quasi parallelo. I due percorsi si incontreranno molto più avanti.
21 Dicembre 2021; sopra le frazioni di Aviatico vediamo da sn lo Zuccone, in centro il P.zo dei Tre Signori con a ds il Ponteranica
21 Dicembre 2021; la spianata dei Prati Alti. Il sentiero di discesa si prende dietro la casa, in fondo al prato, sulla ds in basso. Non è nè segnalato nè indicato.
21 Dicembre 2021; l'unica indicazione a metà percorso.
21 Dicembre 2021; interno del santuario della Forcella: nelle tue mani, Signore, affido il mio spirito.
Distanza totale: 11235 m
Altitudine massima: 1162 m
Altitudine minima: 614 m
Totale salita: 745 m
Totale discesa: -749 m
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