Il Podona è il primo monte notevole all’imbocco Ovest della val Seriana. Non è molto alto, e per di più è circondato da abitati, come Selvino (962m) o Salmezza (1000m) che ne rendono molto facile e breve la salita.
E’ frequentato da corridori alpini orobici che, in tuta e scarpette, ne percorrono incessantemente i sentieri, costringendo i gitanti a continui spostamenti laterali per non esserne travolti…
Abbiamo scelto di salirlo da Lonno (700m), frazione di Nembro, dal cui centro è raggiunta da bella strada.
Si parcheggia di fianco alla chiesa. Scesi dalla macchina, ci si trova nel mezzo di un via vai di tizi nerboruti e membruti, con tute attillate e scarpette multicolori, che si buttano dai loro automezzi e partono di scatto, immaginiamo verso il Podona.
Poichè in centro a Lonno non si trova alcuna indicazione per il monte (secondo l’usanza bergamasca, le indicazioni sono riservate a quelli che già le conoscono, e quindi poste 500m al di là da dove servirebbero), e poiché la difficoltà data dalla lingua che divide bresciani e bergamaschi (nessun accordo è stato ancora raggiunto sull’uso dell’h aspirata e di molti suoni gutturali) rendeva difficile l’informarsi, abbiamo scelto uno dei tanti per seguirlo nel suo andare.
Naturalmente, era l’unico che non andava sul Podona.
Quando, insospettiti del suo girovagare, lo abbiamo interpellato (in esperanto), ci ha rivelato che eravamo sul sentiero per cima Valtrusa, una cima minore, dove c’è una bella Croce, mentre per il Podona potevamo rimediare per un sentierino di cresta, ben indicato. Così abbiam fatto (vedi GPS). Non contenti del primo errore, comunque, ne abbiamo fatto un secondo, insistendo per cresta dove dovevamo andare a destra, e finendo in mezzo a rocce e rovi millenari (i Corni), da dove siamo usciti con non poca fatica, scendendo sul Forcellino (860m), un goletto dove si incontrano ben 5 sentieri, provenienti da tutte le località possibili, compreso quello da Lonno che avremmo dovuto seguire (e che percorreremo in discesa).
Prendendo il sentiero di mezzo (che passa accanto ad un casino diroccato), si inizia a salire in mezzo alle rocce, con bella pendenza, per circa 70m. Poi il sentiero si fa più dolce, e cosi si giunge alla prima vetta del Podona, a 1183m, con altissima Croce. La vera vetta (1227m) è però 600m (distanza) più avanti, dopo una breve discesa (attenzione con neve e ghiaccio, anche se non esposta). Giunti, per cresta, alla seconda e vera vetta, si potrebbe scendere dall’altra parte (Nord) a Salmezza od a Selvino, per rientrare a Lonno per sentieri che costeggiano il Podona ad Ovest ed a Est.
Disamorati dalle traversie del mattino, sospettando nuovi inganni, siamo invece tornati per il percorso già fatto, salvo, al Forcellino prendere a dx per il bel sentiero sbagliato al mattino. Abbiamo potuto così vedere l’errore commesso alla partenza: di fronte alla chiesa sa va diritti per via Buonarroti (vedi foto), senza girare a dx per via Raffaello Sanzio, fino a trovare le indicazioni per il monte. Per di più, quella è anche la strada che va a Salmezza, e che avremmo potuto percorrere in anello.
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Altitudine massima: 1254 m
Altitudine minima: 710 m
Totale salita: 676 m
Totale discesa: -686 m