la Presolana (2521m) è la Regina dei monti calcarei bergamaschi, e dell’intero gruppo orobico (che comprende anche i monti scalvino-camuni) superandoli tutti in altezza ed in imponenza. Purtroppo è anche quella che conosco di meno, non essendovi mai salito neppur da giovane (ricordo solo una salita da Colere per la ferrata del passo della Porta). Vedremo se nei prossimi anni, Dio e forze permettendo, potremo porvi rimedio. Parleremo quindi di solo qualche puntata ai piedi delle pareti, in genere per cercar fiori rari od esclusivi.
La Presolana (si dice Pizzo della, ma in tal caso si dovrebbe cambiar genere, ed il titolo di Regina stonerebbe), sorge a cavallo di quattro valli: quella di Castione (valle di Tede) a Sud, quella di Valzurio ad Ovest, la valle di Colere a Nord e la val di Scalve–via Mala ad Est.
Il punto di partenza privilegiato per escursioni è il passo della Presolana (1297m), tra val di Tede (val Seriana) e val di Scalve; altri percorsi partono dal rif.Albani (Colere), passando per il Passo della Porta (2291m), che mette in comunicazione la valle di Colere con quella di Castione; dal rif. Olmo in Valzurio, attraverso il passo di Pozzera; da Rusio di Castione, attraverso il passo Olone.
Punto di convergenza dei percorsi e la Grotta dei Pagani (2224m), da cui parte una via attrezzata per la,vetta maggiore (Presolana Occidentale).
1) Grotta dei Pagani (2224m). (Traccia GPS). Poco sotto il passo della Presolana, lato Castione, parte il percorso segnato per la baita Cassinelli (1568m), che si raggiunge per sentiero attraverso pineta. Dalla baita si staccano due sentieri per la Grotta: uno più alto, a dx, che sale diagonalmente per la costa del monte, l’altro più basso, a sn, che entra nella valle dell’Ombra, e si innalza a raggiungere prima il bivacco Città di Clusone (2050m), con altare-chiesetta (Cappella Savina), e poi si ricongiunge col percorso precedente per una salita su conoide di sfasciumi, fino alla Grotta, un profondo antro naturale, alla destra del quale parte in arrampicata (1° grado) la via per la vetta sovrastante. A sinistra della Grotta si stacca un sentiero che, attraversando in falsopiano tutta la base del monte, si porta al passo di Pozzera (2122m), da cui si può ridiscendere nella valle dell’Ombra (sede naturale della Saxifraga presolanensis)
1a) lo stesso, con neve.
2) monte Visolo per il pizzo Plagna (2369m-1687m). Il monte Visolo è la propaggine più orientale della Presolana, attraverso la cui vetta passa il sentiero per la via ferrata della Porta. Il sentiero più diretto per la cima parte dalla baita Cassinelli, salendo dietro di questa, verso destra. Un percorso più vario è quello che passa per il pizzo Plagna, una modesta altura che sorge a mezzo della cresta che sale dal passo della Presolana verso Nord-Ovest, in direzione del gruppo maggiore. Al passo, appena presa la strada per la baita Cassinelli, che nel primo tratto sale verso destra, per poi rigirare subito a sn, al prossimo tornante, mentre per la Cassinelli si prosegue diritti, la strada prosegue verso destra. Dopo poco, però, un sentiero si stacca a sinistra, salendo a raggiungere una presa dell’acquedotto. A sinistra di questa il sentiero prosegue, costeggiando da sn la lunga cresta della Plagna, fino a raggiungere il punto più alto, dal quale si scende ad un colletto, per poi risalire, stando a sn della cresta sottile, fino a raggiungere il sentiero che sale dalla Cassinelli da sn. Dopo un traversone a dx, si prosegue per tornanti fino alla vetta, con qualche tratto lievemente esposto.
3) al passo Olone da Rusio (1850m), con visita alle cime di Bares. Rusio (900m) è una piccola, pittoresca frazione di Castione della Presolana, chiusa intorno alla chiesetta di S.Giacomo. Si parcheggia prima del paesino (che resta al di là del torrente Borzo), e si prosegue per carrareccia, salendo per bei dossi, fino alla malga di Campo. Qui si abbandona la strada e si prosegue per sentiero che sale con un lungo traversone, costeggiando a dx le cime di Bares, una bella cresta rocciosa. Subito dopo malga di Campo (1528), un sentiero sale a sinistra fino al costone proveniente dal Blum–Parè, fornendo un accesso alle cime di Bares, a dx. Proseguendo invece diritti, si giunge al bel passo Olone, che per due differenti goletti permette la discesa al rifugio Olmo. Girando a sn, per cresta, si raggiungono con facilità ed in bellissimo ambiente, le cime di Bares, nelle quali ci si può avventurare a proprio rischio (EE), ridiscendendo dal sentiero di cui sopra (questo tratto io non lo ho percorso).