la val Vertova

La val Vèrtova (attenti all’accento sulla e e non sulla o) sale dal paese di Vèrtova in direzione Nord-Ovest, fino alle pendici meridionali del monte Alben. Fa quindi propriamente parte di quel gruppo montuoso, ma mentre la valle del Riso e la val Serina, che circondano l’Alben da Est e da Ovest, congiungendosi a Nord al passo di Zambla, sono ricche di centri abitati e percorse da strade asfaltate, la val Vertova è una valle selvaggia e bellissima, degna di una trattazione separata, per la ricchezza di mete che offre di per se stessa.

Si entra in valle dal paese di Vertova, risalendola per circa 2 km, fino ad uno spiazzo per parcheggiare, poco oltre una baita riattata a ristoro GAV, superato un piccolo gruppo di case. Da qui parte il sentiero principale di fondo valle, che porta alla conca di Sedernel (1200m) e poi al bivacco Testa (1489m), posto sulla cresta Sud-Est dell’Alben.

Sul versante Nord-Est della valle una strada asfaltata, che parte da Vertova, quasi all’imbocco della valle, dopo la chiesa, porta al rifugio degli Alpini del monte Cavrera (1120m). Poco sotto il rifugio parte un altro percorso, di cresta, che porta al bivacco Testa, passando per il passo di Bliben (1277m).

A Sud-Ovest, una strada sterrata parte dal paese di Orezzo e porta fino in val de Gru, sotto il monte Suchello; la si raggiunge anche dalla baita GAV (Gruppo Alpinistico Vertovese), prima del parcheggio, all’inizio valle, per un bel sentiero che sale alla strada sovrastante.

La valle è percorsa da moltissimi sentieri, e cercherò di riassumerli in giri ad anello, anche se dovrò tralasciarne parecchi.

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1) al bivacco G.Testa (1489m), con ritorno da Bliben: dal parcheggio a fondo valle si prende la comoda mulattiera che sale costeggiando il torrente. Dopo non molto, si lascia sulla dx un sentiero per il passo di Bliben. Si guada due volte, con l’aiuto di corrimani e poggia piedi, fino a transitare di fronte alle belle cascate del Grù (appena più avanti si lascia una deviazione a sn per la val da Gru); più avanti la mulattiera finisce, ma cento metri prima si stacca, a sinistra il sentiero indicato per il biv.Testa. Si risale un tratto, si lascia sulla sinistra una deviazione per il passo della Barbata, e si prosegue poi pianeggianti per superare un tratto vorticoso del torrente, dove poi si ridiscende, riattraversandolo. Il sentiero continua a salire, con un lungo tratto ricco di fascino sul fondo del torrente. Quando lo lascia, sale fino alla grande conca di Sedernel (1200m), con una bella, cascina ristrutturata. Qui, a sn parte un percorso per il passo Barbata, mentre a dx si sale al bivacco Testa. Dietro il bivacco parte un sentietro alpinistico per l’Alben, che risale la lunga cresta Sud-Est del monte. Noi, invece, prendiamo a destra e ritorniamo per il percorso di cresta che porta al passo di Bliben (1277m), a metà della dorsale Nord-Est della valle. Passiamo accanto alla bella guglia del monte Secretondo (1555m), cui si può salire senza eccessiva difficoltà, da un canalone a Sud (sentiero segnato). Giunti a Bliben, si gira  a destra e si ridiscende in valle per un bel sentiero, che,poco prima di giungere al fondo, passa vicino ad una bella santella che ricorda una famiglia del luogo: la Tribulina dei Melgher.

2) al roccolo della Barbata (1306m); si tratta di un ameno passo che si apre a Nord del monte Suchello, che prende il nome dalla bella passata che vi si trova. Vi si può giungere sia

  • dal fondo valle per un percorso ben segnato, che si diparte a sn dal  sentiero per il Testa, subito dopo che questo ha abbandonato la mulattiera, e sale nei boschi passando per belle malghe diroccate, giungendo al passo dopo essere entrato nel percorso alto, che dalla Barbata va verso Aviatico, girando a destra
  • dalla conca di Sedernel, per un sentiero che si prende dietro l’ultima malga di sinistra, e che percorre la costa dirupata salendo e scendendo per canaloni.

I due percorsi permettono un giro ad anello, anche se la salita al Suchello che da lì si offre facile, impone altre giravolte.

Dalla Barbata, oltre alla possibile discesa in val Brembana, per la valle del Ferro, partono: 1) il sentiero di salita al monte Suchello verso Sud, 2) un sentiero per l’Alben, che aggira la costa a Nord dalla parte val Brembana, e 3) un sentiero, verso Sud, che costeggia il Suchello da Est (val Vèrtova) , che porta dapprima ad una bella costruzione nel bosco, la Palazzina Donadoni, dalla quale si può scendere direttamente in val da Grù, oppure andare fino alla Forca di Aviatico (1060m), dove si trova una strada che scende in val Brembana, mentre noi si rientra per sentiero in val da Grù.

3) al monte Suchello (1541m) dalla passata della Barbata e ritorno dalla val da Gru. Il Suchello è una piacevole cima che si erge a metà della costola sinistra (Ovest) della val Vèrtova. Lo si può raggiungere per cresta da entrambe i lati (Nord e Sud). Noi vi siamo saliti da Nord e discesi dall’altra parte. Alla Barbata si prende per cresta verso il Suchello (indicato), passando per alcuni roccoli; poi si entra verso destra in un vallone che porta alla vetta, cui si perviene aggirandola sulla destra. Sotto la vetta, una piccola costruzione; sopra grande Croce. Si prosegue sulla cresta, scendendo ad una forcella e risalendo ad una anticima Sud, da dove parte una lunga cresta piuttosto aerea, che scende fino ad una lunga dorsale quasi pianeggiante, che porta al passo di Aviatico. Sulla dorsale si aprono numerosi (tre?) sentieri che scendono verso sn alla val de Grù. Meglio prendere il secondo, che passa per la palazzina Donadoni. Giunti alle case della val da Gru  (chiesetta del Salvatore), si può rientrare comodamente per la lunghissima strada che scende ad Orezzo, abbandonandola quasi alla fine sulla sn  (segnato) per calarsi all’imbocco valle (baita GAV), oppure, appena imboccata la strada sotto le case, dopo un tornante, girare a sn (segnato) per discendere in valle stando sulla sponda sn (orog) del torrente: ci si cala alla fine per un valloncello roccioso e scivoloso (passo del Gatto – EE), che porta al torrente Vertova, subito dopo (a monte) della cascata della val de Grù. Si guada togliendosi le scarpe e ci si ritrova sulla strada di fondovalle.

4) al passo di Bliben (1277m) per sentieri poco conosciuti; salendo in macchina nella Valvertova, poco prima della baita Gav, proprio dove finisce l’asfalto e la strada scende per pochi metri, trovate un’edificio di colore rosso (Cà Roset); di fianco (dx) a questo, parte una stradella verso destra, che sale ad una malga; aggirandola a dx, la strada divien sentiero ed inizia ad inerpicarsi dentro la valle, fino ad un’altra malga, molto più isolata, ma ancor tenuta, di cui non ricordo il nome (indicato dai cartelli). Salendo ancora dietro questa, in mezzo a rocce di aspetto interessante, si giunge alfine ad entrare a T in un altro sentiero orizzontale. Il bivio è ben segnato, con paletta, pertanto non fatevi ingannare da deviazioni più in basso. Il sentiero, girando a dx porta, attraverso canaloni e rocce incombenti, circa all’inizio della strada che da Cavlera sale a Bliben. Girando invece a sn, si va direttamente al passo di Bliben, passando dapprima per belle malghe, poi per un sentierino di costa che sbocca in una strada in via di costruzione che viene dal passo (ho fatto questo sentiero con la neve, arrischiando l’osso del collo, ma in condizioni normali deve essere assolutamente per tutti). Vi sono appena tornato, è ho trovato una strada realizzata di fresco, che porta a Bliben

Al passo di Bliben, nel prato poco sotto a dx, verso la val Vertova, parte verso dx un sentiero segnato detto “dei cacciatori” che va fino a Sedernel, sotto il biv.Testa. Passa in posti bellissimi, accanto a roccoli tra rocce a pinnacolo. Non lo ho percorso tutto, sia perché era tardi, sia per canaloni ancora pieni di neve. Voi lo percorrerete per me.