la valle della Foga è una vallecola che si apre appena prima (Ovest) di Valbondione, scendendo da Nord, con andamento molto ripido, dalle pendici del pizzo Redorta. Sulla sponda destra orografica della valle scende un condotto d’acqua forzata, che alimenta la centrale di Dossi, di proprietà comunale. Il condotto ha origine a circa 1800m, dove la valle è trascorsa da una condotta orizzontale che raccoglie le acque dei vari torrenti, e che proviene, credo, dalla vicina valle del Coca (Est). Tale condotta è caratterizzata da una bella torre in pietra di vecchia costruzione (pozzo ENEL), che sorge proprio in centro alla valle, presso la quale passa il sentiero che sale al laghetto dell’Avert ed all’alta valle.
Il laghetto dell’Avert (2310m) è uno splendido gioiello che si apre sulla sponda destra orog. (Ovest) della valle, che merita da solo la gita di una giornata (1400 metri di dislivello, partendo da Valbondione).
Merita pure uno sguardo la parte superiore della valle, ricca di stambecchi dalle lunghe corna arcuate.
Caratteristiche sono pure, a quota più bassa, le belle cascate della Foga, che si incontrano salendo, a sinistra della strada (vi è un sentiero che vi conduce). La valle è attraversata, a quota 1800, dalla variante bassa del sentiero delle Orobie, che collega i rifugi Baroni e Coca, ed a quota 2600 dalla variante alta, che scende dal colletto del Simal. I due tracciati sono collegati da un percorso che, partendo dal pozzo ENEL, e passando per il lago d’Avert, raggiunge il Simal (2653m), con andamento che sale da Est ad Ovest.
Oggi, per raggiungere il rifugio Coca con il percorso basso, a causa di una frana perversa, occorre, giunti al pozzo ENEL, salire un tratto verso l’Avert, per trovare più sopra la nuove deviazione a dx (ancora non del tutto affidabile).
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1) al laghetto dell’Avert (2310m). Giunti a Valbondione, appena prima di entrare in paese si apre sulla sinistra un bello spiazzo dove parcheggiare, nei pressi dei capannoni delle corriere. Subito dietro lo spiazzo si trova un sentierino (indicato) che sale nel bosco e, con andamento da destra a sinistra, passa accanto alla azienda agricola Salvasecca per poi sbucare in una strada sterrata che inizia qualche centinaio di metri prima dell paese e sale fino alle case Redorta (1337). Si segue questa comoda strada, che ci conduce nei pressi delle imponenti cascate della Foga (sentierino sulla sinistra, ad un tornante). Più in alto, finiti i tornanti, quando la strada ha assunto un andamento costante da Est ad Ovest, sulla destra è indicato un percorso per una baita di cui non ricordo il nome (tipo: baita del Bepi), salendo per il quale si giunge ad una bella costruzione ristrutturata, sul fondo valle, proprio sotto il pozzo dell’ENEL, che la sovrasta 200 metri sopra, e che si raggiunge per bel sentiero a zig-zag. Se invece si prosegue per la strada, si trova più avanti un altro percorso che risale il costone destro orog. della valle fino all’imbocco della condotta forzata, a 1800m, dove si deve piegare a destra e raggiungere il torrione (pozzo ENEL), ben visibile a circa 200m, per un sentierino trasverso.
In prossimità del pozzo passa, orizzontalmente, il sentiero delle Orobie Baroni-Coca, che noi non degniamo di uno sguardo, ma prendiamo a salire per un sentierino a scaletta, indicato per l’Avert. Più sopra il sentiero si distende leggermente, ma continua a salire impietoso, in mezzo a torrentelli. Giunti sopra i 2000m, il sentiero abbandona il centro valle (qui molto ampio) e si sposta verso sinistra, con un tratto quasi orizzontale, per portarsi sotto lo spallone, dove torna ad arrampicarsi, girando verso destra. Sale fino a 2200, poi rigira a sinistra e traversa fino alla sommità della spalla, dove, sbucando, trova il bel laghetto, in trepida attesa. Salendo al di sopra del lago, un’altra conca è spesso visitata da interi branchi di stambecchi. Dal lago continua il sentiero per il Simal, che non ho mai percorso, volendo tornare a casa per cena.
Guardate anche questi due collegamenti: riflessi all’Avert e giochi di bimbi all’Avert.
2) stambecchi in alta val Foga. Quando il sentiero per l’Avert, superati i 2000m, gira a sinistra, divenendo per un tratto orizzontale, lo si abbandoni, e si salga verso destra. Si entrerà in una bellissima conca, che prelude all’alta testata di valle, risalendo la quale per tracce e sfasciumi si avranno sorprendenti incontri